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sabato 18 maggio 2024

Dodici milioni di italiani si rivolgono ogni anno a maghi e cartomanti: spesa media 500 euro l’anno a testa

 



I preoccupanti dati del nuovo rapporto dell’Osservatorio Antiplagio: il 68% delle vittime sono donne, il 90% dei consulti avviene online. Il totale degli introiti annui per maghi e occultisti è di 6 miliardi.

Dalle divinazioni attraverso la lettura delle carte passando per i riti propiziatori per ottenere un posto di lavoro, arrivare alla persona amata o guarire da una malattia. Ma anche formule magiche finalizzate a scacciare (o a lanciare) il malocchio.

Per quanto possa sembrare incredibile nel 2024 sono quasi 12 milioni gli italiani (il 20% circa sul totale) che si rivolgono ogni anno a maghi, cartomanti, occultisti, guaritori, veggenti che promettono soluzioni in grado di risolvere patemi sentimentali, problemi di salute, disaccordi lavorativi e drammi esistenziali. Il 68% sono donne.

Tutto in cambio di soldi, naturalmente: la spesa media è di 500 euro l'anno a testa. E nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di denaro non tracciato.

Una tendenza che emerge dall’ultimo rapporto dal titolo “Magia, pseudoscienze, intelligenza artificiale e altre dipendenze” elaborato dall’Osservatorio Antiplagio, attivo dal 1994.

Secondo questa analisi, le persone che si rivolgono a sedicenti maghi e cartomanti si avvicinano a questo universo di facili promesse attraverso i social e Internet in generale: il 90% dei consulti arriva infatti online, con solo il 10% dei clienti che preferisce il contatto diretto col chiromante di turno.

Tajani se la prende con Vannacci e il leghista Borghi che criticano la bandiera dell’Ue: “Ignoranti”

 



“Qualche ignorante” si “prende gioco della bandiera europea”, e invece ci vorrebbe più “rispetto”. Antonio Tajani, segretario di FI ha attaccato senza nominarli il generale Roberto Vannacci e il leghista Claudio Borghi, che hanno criticato la bandiera con dodici stelle: per Tajani, la rappresenta le “radici cristiane” dell’Ue: "La bandiera europea non sono dodici stelle su un fondo azzurro. Quella bandiera rappresenta la nostra identità e le nostre radici cristiane. Sono le dodici stelle che cingono il capo della Vergine, rappresentano le dodici tribù di Israele, e la bandiera è azzurra perché il manto della Vergine è azzurro".

Un'opinionepiuttosto diversa da quella riportata sul sito ufficiale dell'Unione europea, che riporta: "Le stelle rappresentano gli ideali di unità, solidarietà e armonia tra i popoli d'Europa. Anche il cerchio è simbolo di unità, ma il numero delle stelle non dipende dal numero dei Paesi membri". In ogni caso, Tajani ha insistito: "Quella bandiera indica chiaramente quali sono le nostre radici. Per quello va rispettata. Su questo credo debba esserci rispetto e cercare di capire bene chi siamo, perché più sappiamo chi siamo, più siamo forti".

Non si è fatta attendere la risposta di Claudio Borghi, che evidentemente si è sentito chiamato in causa dalle parole del segretario di Forza Italia: "Abbiamo il simpatico Antonio Tajani che si lancia in spericolate interpretazioni esoteriche della bandiera Ue (le dodici tribù di Israele, il manto della Madonna)". Borghi ha quindi replicato: "Per me può anche tenerla come coperta, la libertà è sacra". Per poi concludere ribadendo la sua proposta: "Non voglio essere l'unico Paese con l'obbligo di esporla a fianco della bandiera nazionale".

 

Da luglio 2024 si potrà fare il passaporto alle Poste: le istruzioni su come richiederlo e rinnovarlo

 



A partire da luglio 2024, progressivamente, Poste Italiane estenderà in tutta Italia il servizio che permette di fare il passaporto direttamente all’ufficio postale. L’annuncio segue la sperimentazione iniziata nei piccoli Comuni da alcuni mesi.

La novità non scatterà in tutto il Paese nello stesso momento, ma progressivamente si estenderà: a partire da luglio 2024 in poi, tutti gli uffici postali si attrezzeranno per fornire il passaporto a chi lo richiede e a chi ha bisogno di rinnovarlo. Il passaporto è un documento indispensabile per chi vuole viaggiare fuori dall'Unione europea, ma in Italia da tempo ottenerlo è diventato un processo lunghissimo.

Così, già da diversi mesi Poste italiane ha lanciato una sperimentazione in Emilia Romagna, in particolare in 31 uffici in provincia di Bologna. Entro fine maggio, i Comuni coinvolti saranno 130. L'idea era che l'iniziativa si sarebbe poi allargata a tutti i Comuni sotto i 15mila abitanti, ma i piani sono cambiati: tutti gli uffici postali forniranno il servizio, e l'estensione a tutto il territorio nazionale partirà a luglio di quest'anno.

L'annuncio è arrivato direttamente dal direttore generale di Poste, Giuseppe Lasco, che ha affermato che da luglio "questo servizio interesserà progressivamente gli uffici postali di tutta Italia, senza distinzioni tra piccoli e grandi centri". Come detto, questo non significa che dalla mattina del 1° luglio tutti i circa 13mila uffici delle Poste potranno fare il passaporto, ma con il tempo – secondo una tabella di marcia che non è stata comunicata – il servizio dovrebbe arrivare dappertutto.

Al momento, possono svolgere la procedura tutti i cittadini maggiorenni che hanno il domicilio in uno dei Comuni in cui il servizio è attivo. Più avanti, comunque, è previsto che la stessa procedura si possa svolgere anche per i minorenni, il cui passaporto non è valido per dieci anni, ma solo per cinque (se hanno tra i tre e i diciotto anni) oppure per tre (se sono più piccoli).

La procedura per il passaporto, anche quando viene fatto alle Poste, non è complicata. Bisogna andare all'ufficio avendo con sé due foto identiche, nel formato foto-tessera e seguendo tutte le indicazioni del caso (un'immagine a colori, con espressione neutra, occhi aperti, sfondo bianco, sguardo rivolto alla fotocamera). Non c'è bisogno che le foto siano "legalizzate", cioè che ci sia una dichiarazione di un pubblico ufficiale che attesta che corrispondano alla persona in questione: si potrà fare direttamente alle Poste.

In più servono le due ricevute dei pagamenti del bollo da 73,50 euro e del bollettino postale da 42,50 euro, un documento di identità e anche una copia del documento. Se bisogna chiedere un nuovo passaporto perché quello vecchio è stato smarrito o rubato, è rovinato o è scaduto, bisogna anche portare il vecchio passaporto oppure la copia della denuncia di furto/smarrimento. Se il proprio domicilio è diverso dalla residenza, bisognerà anche compilare un modulo per attestare il domicilio.

A quel punto, una volta consegnati tutti i documenti e le informazioni necessarie, si otterrà una ricevuta. Questa indicherà l'ufficio di polizia che si occuperà di fornire il passaporto, e anche il codice della procedura. Dopodiché, si potrà andare a ritirare il documento una volta pronto – normalmente i tempi sono tra i 15 e i 30 giorni – oppure si potrà richiedere che sia consegnato direttamente a domicilio.

 

L'Ambasciata italiana di Santo Domingo e la comunità LGBTIQ +

 



l'Italia non ha sottoscritto la dichiarazione per la promozione delle politiche europee a favore della comunità LGBTIQ+ presentata dalla presidenza di turno belga ai paesi membri dell'UE. Dei 27 stati appartenenti all'Unione, nove non hanno apposto la loro firma sulla dichiarazione proposta dal Belgio: Italia, Ungheria, Croazia, Romania, Bulgaria, Lituania, Lettonia, Repubblica Ceca e Slovacchia.

L'ambasciata olandese di Santo Domingo ha voluto “richiamare l'attenzione sull'importanza dell'uguaglianza di diritti per le persone LGBT IQ+” che si commemora ogni 27 maggio, Giornata Internazionale contro l'Omofobia, la Transfobia e la Bifobia.

Nel messaggio dell'ambasciata olandese (ora Paesi Bassi), si dichiara che “in tutto il mondo le persone lesbiche, gay, bisessuali, transgenere, queer e intersessuali affrontano discriminazione e violenza”.

Nonostante il governo italiano non abbia sottoscritto la suddetta dichiarazione, a Santo Domingo la nostra ambasciata ha aderito all'iniziativa di quella olandese, che tra l'altro si trova nello stesso edificio.

Nella foto vediamo il vice-ambasciatore Rodolfo Colaci sostenendo un lembo della bandiera LGBTIQ+.

giovedì 16 maggio 2024

La nave Raimondo Montecuccoli, della Marina militare italiana, farà scalo a Santo Domingo

 



Il Pattugliatore Polivalente d’alta quota della Marina Italiana farà scalo nel porto di Santo Domingo dal 21 al 24 maggio e sarà ormeggiata a Punta Torrecilla.

L'unità sta compiendo una campagna operativa intorno al globo, quasi 70 anni dopo la circumnavigazione della storica nave da crociera Montecuccoli, all'epoca Nave Scuola dell'Accademia Navale per la campagna studentesca del 1956 e 1957.

Lo scalo sarà anche un'ottima occasione per la popolazione locale di visitare la nave e scoprirne le peculiarità tecnologiche e le eccellenze nazionali, attraverso brevi tour guidati dall'equipaggio.

La nave Montecuccoli sarà aperto al pubblico il 22 e 23 maggio con i seguenti orari:

22 maggio: dalle 10:00 alle 12:00 / dalle 15:00 alle 18:00.

23 maggio: dalle 10:00 alle 12:00.

La nave Raimondo Montecuccoli è il terzo dei sette Pattugliatori Polivalenti d'alta quota - Multi Purpose Combat Ship (primo nella versione Light Plus) che rientrano nel piano di rinnovamento delle linee operative delle unità navali della Marina Militare, deciso dal Governo e dal Parlamento e avviato nel maggio 2015 sotto l’egida di OCCAR (Organizzazione per la cooperazione congiunta in materia di armamenti).

Si tratta di una nave ad elevata flessibilità operativa, concepita per svolgere una molteplicità di compiti di carattere prettamente militare quali il pattugliamento, il trasporto logistico e il combattimento, ma anche di protezione civile e ambientale grazie alle sue intrinseche capacità duali, rese evidenti dalle peculiari predisposizioni di bordo. Le due zone modulari di poppa permettono, infatti, l’imbarco di container adatti alle diverse esigenze della missione, come container logistici e sanitari, e allo stesso tempo consentono l’imbarco di Forze Speciali o di un comando complesso.

Costruito interamente in Italia, presso il cantiere integrato di Riva Trigoso e Muggiano (SP) di Fincantieri, il pattugliatore si contraddistingue alla vista per la doppia prora sfalsata, che evoca il rostro delle antiche navi romane, una soluzione che permette all’unità la riduzione della formazione ondosa e dei consumi di carburante, aumentandone così l’idrodinamica e la velocità massima.

Altri due elementi tecnologici iconici e futuristici sono il Naval Cockpit e il riduttore multi-clutch. Il primo permette la condotta della nave e delle operazioni aereo-navali da una postazione integrata gestita da due soli operatori. Il secondo, invece, permette un ampio ventaglio di possibili assetti propulsivi adattabili alla situazione tattica, da quelli che garantiscono una notevole estensione dell’autonomia a quelli capaci di raggiungere le massime prestazioni in termini di reazione e velocità (32 nodi). Le nuove tecnologie implementate la rendono uno strumento ingegneristico di primissimo livello, che ben sintetizza il processo di ricerca e sviluppo e le capacità realizzative del genio italiano.

Attualmente nella Repubblica Dominicana sono assistiti 205 pazienti affetti da lebbra

 



La lebbra, una malattia infettiva della pelle che può portare a mutilazioni, è ancora presente nel Paese, poiché nei primi quattro mesi dell'anno l’istituto dermatologico “Dr. Huberto Bogaert Díaz” (IDPC) ha diagnosticato 20 nuovi casi della malattia e l'anno scorso ne sono stati rilevati 87.

Anche se la sua incidenza è sempre più bassa tra la popolazione dominicana, si invita la popolazione a informarsi su eventuali macchie o lesioni sulla pelle e, se presenti, a rivolgersi all’Istituto dermatologico come misura preventiva, da valutare e diagnosticare in modo tempestivo. Attualmente sono in cura 205 pazienti.

La lebbra è una malattia infettiva cronica curabile che provoca principalmente lesioni cutanee e danni ai nervi. È causata dal batterio Mycobacterium leprae, che colpisce principalmente la pelle, gli occhi, il naso e i nervi periferici.

I sintomi includono lesioni chiare o rosse sulla pelle, sensibilità ridotta e intorpidimento delle mani e dei piedi.

Quest'anno, finora, sei uomini sono morti per mano delle loro compagne nella Repubblica Dominicana

 



Sebbene la mortalità maschile dovuta a omicidio perpetrato da una donna nei confronti del proprio partner sia relativamente rara, nella Repubblica Dominicana rientra nelle statistiche.

Finora, nel 2024, si sono verificati almeno sei casi di uomini morti per mano della loro partner. Nel corso del 2023, il Paese ha registrato almeno 11 uomini uccisi dalle loro partner.

Recentemente, una donna ha ucciso il suo compagno colpendolo alla testa con il coperchio del water nel settore Los Transformadores di Bonao, provincia di Monseñor Nouel. La vittima è stata identificata come Rolando Reynoso, 34 anni. La donna, Aracelis Rodríguez Fanini, 45 anni, aveva litigato con Rolando e lo aveva ucciso nell'abitazione che condividevano.

Un'altra vittima è Alejandro García, alias Kalito, ucciso a San Cristóbal. L'aggressore, identificata come Martina Coha Solís, 26 anni, ha ferito anche una donna durante l'incidente.

Il 29 aprile Alfonso Then è morto a causa della coltellata che la sua compagna gli aveva inferto, nel bel mezzo di una discussione davanti alla casa dove vivevano a Las Matas de Santa Cruz, Montecristi, hanno riferito le autorità. L'aggressore è stata identificata come Yafreisi Santos, che si è consegnata alle autorità dopo aver commesso il fatto.

Nel mese di aprile, un'altra morte simile è stata registrata a Higüey. Adonis Gabriel Laureano Jiménez, 26 anni, è morto per delle stoccate presumibilmente inferte dalla sua partner. La scena del crimine mostrava mobili con fori fatti da coltelli e pareti e pavimenti insanguinati, suggerendo che l'attacco fosse stato brutale e avesse coinvolto più di una persona.

Il 5 marzo è morto a La Vega per una coltellata all'addome inflitta dalla sua compagna, Francisco Tejada, di 26 anni.

Il 9 gennaio Rony Pierre Dachoute, 43 anni, si è unito alla lista. Sua moglie, Rubianny Gory, 23 anni, è accusata di averlo pugnalato a morte. La polizia ha riferito che l'aggressore lo ha ucciso durante una discussione nella loro residenza nel settore María Auxiliadora del Distretto Nazionale.

Il 9 gennaio, una donna di nazionalità haitiana ha pugnalato a morte il marito americano Rony Pierre Dachoute, 43 anni. Secondo le dichiarazioni rese dalla donna alle autorità, l'uomo la maltrattava costantemente.

mercoledì 15 maggio 2024

Il premier slovacco Robert Fico ha subito un attentato e versa in gravissime condizioni



Tre colpi di pistola hanno raggiunto Robert Fico, due nelle braccia, uno nello stomaco. La sua prognosi è riservata. Attualmente il premier slovacco è sottoposto a intervento chirurgico. L'attentato ha avuto luogo a Handlova, una città slovacca 150 km a nord-est della capitale Bratislava. L'attentatore è stato arrestato. Si tratta di un ex agente di sicurezza privato settantunenne, ora poeta, scrittore, fondatore di un club letterario e autore di numerosi racconti. Avrebbe sparato perché in disaccordo con la politica del governo.

Di recente il primo ministro slovacco Robert Fico ha dichiarato che l'Ucraina non è un paese indipendente e sovrano, ma sotto  totale controllo e influenza degli Stati Uniti. Ha inoltre ribadito che il suo Paese non fornirà mai più armi all'Ucraina, di essere contrario all'ingresso dell'Ucraina nella NATO e che su questo eventualmente sarebbe disposto a porre il veto in quanto scatenerebbe la terza guerra mondiale. Ha inoltre accusato l'Ucraina di essere uno dei paesi più corrotti al mondo di cui non si sa dove scompaiano gli aiuti che le vengono inviati. A suo avviso il conflitto con la Russia, che dura da oltre due anni, non ha una soluzione militare e l'Ucraina dovrà cedere parte del suo territorio.

martedì 14 maggio 2024

Il divieto di vendita di bevande alcoliche vigerà a partire dalle 7 di sabato




La Direzione per il controllo delle bevande alcoliche (Coba) del Ministero dell'Interno e della Polizia ha inviato una comunicazione a tutte le imprese del Paese informandole che a partire dalle 7 di sabato 18 maggio entrerà in vigore il “divieto elettorale”. Sarà vietata la vendita e la distribuzione di bevande alcoliche su tutto il territorio nazionale.

Questa restrizione sarà in vigore  24 ore prima e 12 ore dopo la conclusione del processo elettorale di domenica prossima.

Due sorelle di Bonao sono morte mentre erano dirette via terra da El Salvador verso gli Stati Uniti

 



Due sorelle Sábana del Puerto, Bonao, sono morte durante il viaggio attualmente più in voga noto come “Vuelta por México”, che aveva come destinazione finale gli Stati Uniti.

La prima delle sorelle è stata identificata come Arisbelkis Valdez Rosario, morta cadendo dal camion sul quale viaggiava con altri immigrati nella comunità di San Antonio Pajonal, nel dipartimento di Santa Ana, zona al confine con il Guatemala.

Al momento del riconoscimento del corpo, le autorità salvadoregne hanno spiegato di aver trovato addosso alla donna 6.500 dollari e un cellulare e che non presentava segni di violenza.

La seconda sorella, Daniela Valdez Rosario, è morta in Guatemala dopo aver accusato un mal di stomaco dovuto ad una presunta indigestione. Valdez è stata ricoverata in un centro sanitario in compagnia di un minore, che sta bene e che si trova presso il centro sanitario.

La madre delle due donne è partita questa mattina con un volo per El Salvador per le operazioni di rimpatrio della prima salma e successivamente per il Guatemala.

domenica 12 maggio 2024

Turista arrestato per false recensioni al ristorante italiano in Thailandia: “Voleva vendicarsi”

 



Il 21enne britannico è stato identificato e arrestato dalla polizia a Bangkok dopo essere tornato in Thailandia. Al termine di un indagine per diffamazione, infatti, vi era un mandato di arresto nei suoi confronti.

Inventarsi false recensioni online per ripicca nei confronti di un locale non è cosa bella ma in alcuni casi si rischiano anche conseguenze penali. Lo ha scoperto a sue spese un cittadino britannico in Thailandia che è finito addirittura agli arresti con l'accusa di aver scritto o comunque inventato false recensioni a una stella nei confronti di un ristorante del posto. Il 21enne è stato identificato e arrestato dalla polizia giovedì scorso al termine di un’indagine per diffamazione. È stato arrestato a Bangkok dopo essere tornato in Thailandia perché contro di lui era stato emesso un mandato nell'agosto del 2023.

I fatti contestati risalgono a metà del 2022 quando il giovane aveva litigato con il proprietario di un ristorante di cucina italiana.

Dopo l'alterco, il proprietario del locale ha affermato di aver notato che la valutazione del suo ristorante su Google in poche ore era scesa improvvisamente e drasticamente da 4,9 a 3,1 stelle. Il ristorante in pratica era stato inondato di numerose recensioni a una stella che contenevano informazioni false. Secondo il gestore, il sospettato e i suoi amici avrebbero complottato per bombardare il ristorante con commenti negativi in ​​un breve periodo di tempo.

Per questo aveva presentato una denuncia alla stazione di polizia, sostenendo che il ristorante aveva subito danni alla reputazione e ai profitti a causa dell'atto doloso. Gli investigatori avevano avviato le indagini che poi hanno portato al mandato di arresto ma a quel punto l'inglese aveva già lasciato il Paese. Al suo ritorno, però, la polizia lo ha identificato e arrestato. Se condannato rischia fino a due anni di carcere.

 

Fermato dalla polizia per una foto in un bar, bloccato per tre mesi in Turchia

 



Qualche scatto con il telefonino all’interno di un bar, per immortalare il ricordo di uno sprazzo di vacanza. Una mano che piomba addosso, impossessandosi del cellulare. Poi il caos. È l’inizio dell’odissea turca dell’udinese Adelmo Ivano Musso – pensionato settantatreenne, un passato lavorativo di cuoco al servizio, fra l’altro, di due Ambasciate italiane, a Berna e a Stoccolma –, da poco rientrato in Italia dopo più di tre mesi di permanenza forzata a Istanbul, seguiti ad un giorno di arresto. «La vicenda che mi è capitata – testimonia il protagonista della disavventura – è talmente surreale e preoccupante che desidero raccontarla per far capire cosa può nascere, in certi luoghi, da gesti che noi consideriamo assolutamente normali e legittimi. Mi trovavo a Istanbul: ero arrivato il 28 dicembre, avrei dovuto fare rientro a casa il 16 gennaio. Non è andata così». Tutta colpa di alcuni clic in una caffetteria, appunto. «Era il 6 gennaio. Mentre stavo seduto a un tavolino scattai delle foto: nell’inquadratura rientrava una persona, ripresa di spalle. All’improvviso un soggetto che si trovava dietro di me mi ha sfilato con violenza il telefonino dalla mano, accusandomi di aver violato la privacy. È seguito un momento di grande confusione, con l’arrivo di uomini in divisa e senza alcuna possibilità di chiarimento da parte mia. Sono stato trasportato al posto di polizia e lì trattenuto per 26 ore, in uno stato di totale isolamento: non è stato messo a mia disposizione un interprete, per poter dare delle spiegazioni, né mi è stato concesso di comunicare con il nostro Consolato».  In quelle ore drammatiche, però, Musso mai avrebbe immaginato che sarebbe dovuto rimanere a Istanbul per i tre mesi successivi. «Per effetto della denuncia sporta nei miei confronti – spiega – mi è stato impedito di lasciare la Turchia, con l’obbligo di firma al comando di polizia ogni lunedì». Tutto questo è andato avanti dall’8 gennaio al 15 aprile, quando finalmente la situazione si è sbloccata. «Il Consolato italiano di Istanbul – ricostruisce il pensionato – mi ha consigliato un avvocato, cui mi sono rivolto ma che purtroppo non ha seguito il mio caso correttamente, determinando il protrarsi di uno stallo che avrebbe potuto essere superato in pochi giorni. Per un po’ sono rimasto in albergo, poi fortunatamente ho trovato ospitalità nel monastero dei padri Domenicani dei Santi Pietro e Paolo in Galata, che mi hanno accolto per ben 82 giorni. L’avvocato, nel frattempo, mi teneva in sospeso, con continui rimandi che si sono prolungati fino a fine marzo». È stato grazie all’aiuto dei frati che Musso ha trovato un secondo legale, «una donna»: «In due settimane – spiega l’udinese – ha risolto e chiuso la mia causa, dandomi così la libertà di rientrare in Italia, in data 19 aprile». «Purtroppo – commenta poi – devo dire che il nostro Stato non ha fatto nulla per assistermi, nonostante le pesanti difficoltà in cui mi trovassi. Dal Consolato non ho ricevuto l’attenzione necessaria: spiace rimarcarlo, ma mi sarei aspettato un’assistenza e un supporto ben diversi. Per fortuna – ribadisce – alla fine ho incontrato i Domenicani, cui va tutta la mia gratitudine: senza di loro, che con estrema umanità e generosità si sono resi disponibili ad ospitarmi nei loro spazi e dimostrati pronti a darmi una mano per arrivare ad una soluzione, non so davvero come avrei fatto».

Ricky Filosa scopre le sue carte

 



Non è un segreto per nessuno che Ricky Filosa appartiene alla cerchia più esclusiva dei leader del MAIE, “l'unico partito non romano”, tanto per citare il suo slogan preferito. Filosa ha richiesto ancora una volta al Comites Santo Domingo il nulla osta per i contributi all’editoria richiesti per il suo giornale Azzurro Caribe. È stata quindi convocata l’assemblea straordinaria prevista dalla legge a tal fine, che si è svolta il 30 aprile in modalità virtuale. I consiglieri, il cui operato è volontario, sono stati scomodati dopo che l’anno scorso si erano già pronunciati negativamente sulla sussistenza dei requisiti di legge necessari per l’ottenimento del contributo.  Filosa ha riproposto la sua richiesta per il 2023, non ha fornito dati nuovi di sorta, si è solo basato come al solito sulla percezione che i membri del Comites hanno del suo giornale, la quale per la verità è insufficiente quest’anno, come lo era l’anno scorso, per definirlo diffuso a livello nazionale e con contenuti interessanti per la comunità. Si parla, però, di cifre che si avvicinano molto ai 100.000 euro annuali, il che lo si deduce dal fatto da prima del 2015 al 2021 compreso, Filosa ha incassato oltre 200 mila euro dal Dipartimento dell’Editoria con una cifra annuale che aumenta considerevolmente di anno in anno anche talvolta del 50%. Nel 2022, anno di riferimento 2021, sono stati incassati 76.837 euro. La richiesta per il 2022, ancora sotto l’esame della Presidenza del Consiglio, deve essere stata superiore come del resto anche quella relativa al 2023. Una bella sommetta che si aggira con ogni probabilità sui 200.000 euro. E sono tutti “rimborsi”…

Filosa è “hard to die” come si dice in inglese. Persiste e non molla. Con queste cifre che si aggirano sui 6.500 euro al mese da ricevere per 24 mesi retroattivamente vale anche la pena di non mollare, soprattutto quando si hanno le relazioni giuste.

Nella foto vediamo Ricardo Merlo presidente del MAIE e Giorgio Silli, Sottosegretario agli esteri. Dice Filosa nel suo articolo su ItaliaChiamaItalia: “Di solito quando Ricardo Merlo si muove non lo fa per caso e quando posta una foto politica o istituzionale sui suoi seguitissimi canali social, oltre centomila followers, lo fa per un motivo ben preciso: lanciare un segnale. Forse proprio questo o forse no il significato della foto di Merlo presidente del MAIE che stringe la mano al Sottosegretario agli esteri Giorgio Silli che guarda caso è candidato alle europee nella lista Forza Italia. Sarà che il Movimento Associativo Italiani all'Estero si prepara a sostenere la lista Forza Italia-Noi Moderati in occasione delle elezioni di giugno? Oppure sarebbe un sostegno ad personam, ovvero a favore di Silli candidato?

Certo che la posizione del viceambasciatore Rodolfo Colaci sui contributi all'editoria di Azzurro Caribe desta perplessità. Il Comites ritiene per la seconda volta che il giornale, tra l'altro formalmente esistente da un anno, pur ricevendo contributi da prima del 2015, non è diffuso nel territorio e le sue pubblicazioni non interessano i connazionali. Il diplomatico invece considera il giornale uno “strumento” per la promozione della lingua italiana in loco. Una tesi originale ma forzata. Potrebbe esserci di mezzo un interessamento del sottosegretario agli esteri alla ricerca di voti per le prossime elezioni? Chissà. Che sia questo l’asso nella manica del giornalista Ricky Filosa? Comunque, se si vogliono “strumenti” per la promozione della lingua italiana, è inutile strapparli al Dipartimento dell'Editoria di Palazzo Chigi a titolo di contributi all'editoria quando i presupposti di legge a tal fine non sussistono.

sabato 11 maggio 2024

È partito per l’Italia Il turista italiano che ha lanciato una tazza di caffè a un agente Politur



Il turista italiano Antonio Pinto, rimasto coinvolto in un incidente all'aeroporto internazionale José Francisco Peña Gómez Las Américas, lanciando una tazza di caffè ad un agente della Polizia del Turismo (Politur), è partito venerdì per il suo paese con un volo di linea .

Lo straniero, che si trovava nel paese da più di un mese, si sarebbe arrabbiato perché l'ufficiale del Politur di nome Ogando gli aveva fatto notare che non poteva rimanere nell'area check-in dell'aeroporto perché non aveva né biglietti aerei né la prenotazione per il viaggio.

È stato riferito che Pinto aveva problemi di salute mentale e che i suoi farmaci di controllo erano finiti giorni prima e si trovava in uno stato di salute “difficile”.

Dopo l'accaduto, lo straniero è stato trasferito dagli agenti della Direzione Centrale della Polizia del Turismo all'ospedale Padre Billini, dove è stato assistito e medicato dagli specialisti del suddetto presidio sanitario.

"Quella persona era in uno stato calmo e cosciente all'aeroporto di Las Américas, dove l'abbiamo scortata fino a quando non ha lasciato il Paese calmo e tranquillo", ha dichiarato il funzionario della Politur.

L'ufficiale aggredito, invece, è rimasto illeso, poiché il caffè non le ha fatto alcun male, per cui ha deciso di non sporgere denuncia contro lo straniero.

Il vicedirettore del Politur dell'AILA, colonnello Almonte Marte, ha dichiarato che al turista sono state fornite tutte le agevolazioni affinché potesse rientrare senza problemi nel suo Paese, l'Italia, questo venerdì e ha aggiunto che i parenti del passeggero hanno contattato il personale dell'ambasciata italiana nel Paese, spiegando lo stato di salute del loro parente.

"È importante ricordare l'importanza della salute mentale e la necessità di avere i farmaci appropriati per evitare situazioni come questa", ha riferito l'ufficiale.

Occhio alla droga dello stupro: è dappertutto

 



Viene chiamata la “droga dello stupro” e si associa alla violenza sessuale sulle ragazze. Un fenomeno in crescita da quanto riportato da diversi centri sanitari del nostro Paese con un aumento di accessi al pronto soccorso del 50% nell'ultimo anno. Le sostanze utilizzate possono avere effetti sedativi ipnotici e dissociativi. Vengono somministrate alla vittima sciolte nelle bevande alcoliche senza che la persona se ne renda conto. In Italia diverse sostanze dopanti stanno prendendo piede e vengono usate come droghe dello stupro. L'associazione con alcool ne potenzia gli effetti sedativi e amnesici. Il ricordo degli avvenimenti è frammentato durante l'effetto della sostanza e ciò impedisce la ricostruzione della violenza subita. La vittima ignara sperimenterà perdita dei freni inibitori, inibizione della volontà, azzeramento della coscienza e sarà incapace di resistere alle avance. E non solo, l'uso di sostanze psicoattive viene impiegato anche per furti aggressioni raggiri e sottomissioni della vittima alla volontà dell’abusante. La combinazione tra ricerca farmacologica, che ha introdotto un maggior numero di principi attivi disponibili, e l'utilizzo del web, che ha portato ad una maggiore diffusione e accessibilità, hanno fortemente aumentato l'abuso di psicofarmaci ed il loro uso improprio. Così vediamo come le cosiddette “droghe da stupro” siano facilmente usate nei locali dall'aggressore, il quale avvista una ragazza, si avvicina e le offre da bere con l'intento di sciogliere nel suo cocktail il farmaco che blocca la memoria della vittima per circa 2-4 ore, il tempo necessario per fare della vittima ciò che si vuole. Al risveglio, la ragazza non ricorda più nulla, solo delle immagini confuse che sembrano somigliare più ad un sogno che a un fatto realmente accaduto. Il corpo, tuttavia, parla di chiari ed evidenti segni di violenza sessuale. Quanto dura l'effetto nell'organismo? La sostanza assunta viene eliminata dall'organismo rapidamente e gli effetti svaniscono tra le 8 e le 12 ore. La rapida eliminazione ne rende difficile la determinazione nei liquidi biologici dopo la denuncia che avviene generalmente a molte ore di distanza. Le storie sono tutte tristemente uguali in Italia come all'estero. Nessuna ricorda cosa è successo. Regole di buon senso per evitare questi problemi è che andando ad una festa o in locale è bene non allontanarsi dal banco lasciando incustodita la bibita ordinata oppure mai perdere di vista la consumazione; conviene tenere sempre il bicchiere in mano, farsi servire dai gestori bottiglie che vengono date chiuse col tappo, mai bere dal bicchiere di persone che non conosci e non accettare drink da chi non si conosce bene, proprio come dicevano i genitori quando eravamo piccoli: “non accettare doni da sconosciuti”.

Contributi ad Azzurro Caribe, un giornale che non si vede da nessuna parte, che è legato a un partito politico, il MAIE, ma che aspira a un rimborso spese superiore a 6.403 euro ovvero circa RD$416.000 al mese

 



In data 30 aprile 2024 si è tenuta l'assemblea straordinaria del Comites Santo Domingo convocata con il seguente ordine del giorno: 1) Parere preventivo obbligatorio del Comites in merito alla richiesta dei contributi all'editoria da parte del periodico Azzurro Caribe (ai sensi dell'articolo 2 comma 4 lettera h della legge numero 286 del 2003); 2) Varie ed eventuali.

Ricky Filosa membro del Comitato di presidenza del MAIE, editore di ItaliaChiamaItalia, che se non è la testata del partito poco le manca, ha riproposto la richiesta di contributi per il suo giornale di riserva, del quale è l'editore, dopo il rifiuto del nulla osta espresso dal Comites nel 2023 per le erogazioni relative al 2022.

Nel 2021 (anno di riferimento 2020) sono stati erogati a Filosa per questo suo secondo giornale 76.837 euro a titolo di contributo all’editoria, pari a 6.403 euro al mese. Si presume che nel 2022 (anno di riferimento per i contributi 2021) la richiesta sia stata superiore, nonostante la pandemia nel 2021 fosse al suo massimo livello e nonostante che la diffusione del giornale avvenga prevalentemente mediante deposito di alcuni numeri nei ristoranti e nei negozi (rimasti gran parte dell’anno chiusi per lockdown) quasi esclusivamente nel Distrito Nacional e quindi non in tutto il territorio nazionale.

Anche questa volta il Comites, con cinque voti contrari, uno favorevole e quattro astenuti, ha negato il nulla osta all'erogazione dei contributi ad Azzurro Caribe.

Al riguardo nel corso dell’Assemblea si sono espressi tre consiglieri e il diplomatico Rodolfo Colaci in rappresentanza dell’ambasciata.

Il consigliere Flavio Bellinato si è astenuto per evitare un possibile conflitto di interessi in quanto anche lui operante nell'editoria.

Il consigliere Simone Barbuscio si è espresso così: “Ritengono necessario dal punto di vista personale e soprattutto per l'etica di mantenere quella che era la mia posizione nella precedente assemblea del Comites nella quale ho votato contro”.

Il consigliere Giuseppe Visca ha riferito quanto segue: “Questo periodico non solo non riesce a esprimere quelli che sono gli argomenti necessari da divulgare come informazione alla collettività italiana, ma è un periodico, devo purtroppo dirlo, che sviluppa prevalentemente quelli che sono i caratteri politici di un singolo partito e dove il rappresentante, colui il quale chiede il finanziamento, è un dirigente di quel partito. Pertanto c'è anche un conflitto di interessi.”

Ecco l’intervento del viceambasciatore Rodolfo Colaci: “La legge prevede che il parere del Comites sia obbligatorio ma non vincolante sulla decisione finale che è della Presidenza del Consiglio. Rispetto a quel parere negativo dell'anno scorso, il parere del Comites ha comunque prodotto un supplemento istruttorio che non è ancora finito. Quindi, il periodico Azzurro Caribe non ha ancora ricevuto i rimborsi del 2022 proprio perché a seguito della vostra segnalazione c'è stato un supplemento istruttorio. Questo lo sappiamo dal Dipartimento dell'Editoria di Palazzo Chigi. Noi ci aspettiamo che (questa istruttoria) termini nei prossimi mesi. Verso giugno, luglio possiamo aggiornarci. Comunque le informazioni sono pubbliche. Se non vedete il periodico nella tabella Excel nel link del Dipartimento vuol dire che non è stato finanziato. Volevo far presente che al di là del merito e dei contenuti, che comunque riguardano argomenti più o meno di interesse della comunità a nostro avviso, perché anche a noi viene chiesto di attestare l'interesse della comunità, e più in generale una nostra scelta che va proprio a riflettere quello che è scritto nell'articolo nella lettera b del comma tre dell'articolo 21 del decreto legislativo riguardo alla diffusione della lingua italiana. Noi (l’ambasciata) stiamo facendo un'azione ad ampio raggio per promuovere la lingua italiana nelle università e in corsi di lingua con qualsiasi strumento, anche un periodico come questo, che può essere migliorabile in tutti i modi, criticabile nei contenuti, però essendo scritto in lingua italiana per noi comunque si inserisce sotto questo profilo della promozione della lingua. Essendo un quotidiano, un periodico quasi interamente in italiano, è su questo che noi facciamo la nostra valutazione.”

Rodolfo Colaci, il viceambasciatore ritiene e non è il solo, visto che fa uso della prima persona plurale “noi”, che Azzurro Caribe possa essere uno strumento utile per la diffusione della lingua italiana nel territorio dominicano. Un giornale le cui poche copie vengono depositate in ristoranti e negozi della capitale, che non è diffuso a livello nazionale e che non è nemmeno completamente accessibile online. Un giornale, però, che spesso e volentieri riporta sulla sua copertina la foto dell’ambasciatore e di altri funzionari dell’ambasciata. Deve essere bello recarsi in un ristorante e trovare il proprio ritratto bene in vista in un giornale gratuitamente a disposizione. Eppure Filosa per il 2022 ha richiesto per Azzurro Caribe un “rimborso spese” di 6.403 euro al mese pari a circa 416.000 pesos. Uno “strumento”, come lo chiama Colaci, costoso, non c’è ombra di dubbio, tenendo conto che viene editato nella Repubblica Dominicana. E quanti strumenti molto più validi si potrebbero trovare spendendo la stessa somma? Sembra che a questo Rodolfo Colaci e gli altri non ci abbiano pensato. Se paga lo Stato italiano probabilmente a loro l'entità della spesa non interessa più di tanto…

venerdì 10 maggio 2024

Il passaporto dominicano tra i cinque meno prestigiosi dell'America Latina





Il passaporto della Repubblica Dominicana è uno dei cinque con la reputazione più bassa dell'America Latina, superato solo dai passaporti di Haiti e Cuba, in base ai dati del Global Passport Ranking, realizzato dalla società britannica Henley & Partners.

Secondo il prestigioso indice, che tiene conto di 199 passaporti in tutto il mondo e del numero di destinazioni alle quali consentono l'ingresso senza la necessità di ottenere un visto preventivo, la Repubblica Dominicana occupa la posizione numero 69, consentendo di viaggiare senza visto verso 74 destinazioni.

Il Paese ha avanzato alcune posizioni rispetto al 2023, passando dal 74esimo e 72esimo posto dell'anno scorso al 68esimo nel gennaio di quest'anno e al 69esimo di questo mese. Tuttavia, il numero di destinazioni in cui il Paese consente l'ingresso con il passaporto nazionale rimane pari a 74.

Haiti, che sta affrontando una crisi a più livelli ed è impantanata in una spirale di violenza in attesa del dispiegamento di una missione internazionale per affrontarla, è il paese con il passaporto più debole di tutta l’America Latina. Dà accesso a soli 55 paesi in cui è possibile entrare senza visto, il che lo colloca all'87° posto nella lista.

La Suprema Corte de Justicia conferma la condanna per frode elettrica al ristorante André's Carnes

 



La Seconda Camera della Suprema Corte de Justicia (SCJ) ha respinto il ricorso e ha confermato la condanna a 3 anni di reclusione e al pagamento di 320 salari minimi allo Stato, comminata a un imprenditore accusato di aver sottratto elettricità nel ristorante André's Carni per oltre due milioni di pesos a danno della società Edesur Dominicana.

Attraverso un comunicato stampa, l'istituzione ha riferito che la sentenza pronunciata il 18 ottobre 2022 dall'Ottava Sezione della Sezione Penale del Tribunale di Primo Grado del Distretto Nazionale concede un'amnistia giudiziale alla sanzione della pena detentiva e dell'ammenda inflitta all’imputato José Andrés Lamarche Benzán.

Lamarche Benzán è stato condannato a pagare le seguenti somme: l'energia elettrica fornita per un valore di RD$ 2.368.530,25 e il pagamento di un risarcimento di RD$ 50.000,00 a favore della società di distribuzione di energia elettrica Edesur Dominicana, S.A., dopo essere stato ritenuto colpevole di aver commesso il reato di frode elettrica.


Piogge e infezioni gastrointestinali

 



 

Oltre alla congestione del traffico, le stagioni delle piogge portano con sé un aumento delle malattie infettive e contagiose che causano diverse patologie, tra cui quelle gastrointestinali sono tra le più frequenti.

L'accumulo di acqua contaminata contribuisce alla trasmissione di malattie gastrointestinali parassitarie e batteriche, con agenti patogeni come colera, E. coli, amebe, giardia, febbre tifoide ecc. Aumentano anche i virus, le malattie da rotavirus, l’epatite A e altre patologie non virali e aggressive come la leptospirosi.

Per prevenire le malattie in queste giornate piovose, la Società Dominicana di Gastroenterologia raccomanda di lavarsi spesso le mani dopo essere andati in bagno, prima di preparare il cibo, nonché di lavare e cuocere bene gli alimenti.

Inoltre, mantenendo rigorosamente le abitudini igieniche si dovrebbe optare sempre per l'uso di acqua potabile, sia essa bollita, filtrata o imbottigliata,.

I virus sono responsabili di un gran numero di diarree. Tra questi, quelli che causano il maggior numero di casi nei bambini sotto i cinque anni e soprattutto nei bambini sotto un anno di età sono il rotavirus, alcuni tipi di adenovirus e norovirus. I sintomi diarroici sono molto gravi e portano facilmente alla disidratazione. Anche la popolazione anziana è un segmento vulnerabile.


Rapina in un negozio di ferramenta di Higüey

 



Tre delinquenti sono stati ripresi da una telecamera di sicurezza nel momento in cui hanno rapinato sotto la minaccia delle armi il negozio di ferramenta La Zona, in via Los Locutores, nel comune di Higüey, provincia di La Altagracia.

Secondo le informazioni fornite, i rapinatori hanno rubato una grossa somma di denaro, oltre a seminare il panico tra le persone presenti.

Nel video si vede come i soggetti irrompono nell'esercizio commerciale, uno di loro va direttamente alla cassa, dove si trovava il denaro, mentre l'altro si occupava di immobilizzare i dipendenti e i clienti dell'esercizio sotto la minaccia delle armi.

giovedì 9 maggio 2024

Negli ultimi 4 mesi sono state estradate 32 persone dalla Repubblica Dominicana

 



Almeno 32 dominicani sono stati estradati negli Stati Uniti, a Porto Rico e in altri paesi nei primi quattro mesi del 2024. La Repubblica Dominicana occupa il terzo posto nella classifica mondiale delle nazioni che maggiormente rispettano gli accordi di consegna dei fuggitivi. Inoltre, figura come il Paese con la maggiore collaborazione con diverse nazioni nella cattura di stranieri latitanti nel territorio nazionale.

La consegna in soli quattro mesi di circa 32 dominicani richiesti principalmente per l'estradizione dagli Stati Uniti e da Porto Rico è considerata un record e un fedele rispetto degli accordi con altri paesi.

Per la maggior parte dei dominicani estradati si trattava di ricercati per traffico di droga, riciclaggio di denaro, truffa, falsificazione di documenti, rapimenti, violazioni sessuali, traffico di esseri umani e di armi da fuoco.

Gli ultimi due dominicani estradati sono stati José Mejía Medina e Juan Pablo Goris Castellanos, il primo legato a omicidi e altri crimini e il secondo, secondo quanto riferito, al traffico di eroina in diversi stati degli Stati Uniti.

La cattura sia di dominicani che di stranieri fuggitivi è stata effettuata in diverse località del Paese, dalla Diretcción Nacional de Control de Drogas (DNCD), dalla Procuraduría General de la República e con la collaborazione del Servizio Marshall degli Stati Uniti e della Polizia Internazionale (INTERPOL).

Oltre a posizionarsi al terzo posto tra le nazioni che procedono all'estradizione per traffico di droga, la Repubblica Dominicana figura anche nei primi posti tra i paesi che hanno inferto maggiori colpi al traffico internazionale di droga con sequestri di ingenti carichi.

Secondo i rapporti del DNCD, ad esempio, nei primi quattro mesi del 2024, le autorità nazionali sono riuscite a sequestrare circa otto tonnellate di droga, la maggior parte nel sud del territorio nazionale.

Nelle operazioni di confisca, alle quali hanno partecipato attivamente la Marina dominicana, l'Aeronautica Militare, i servizi segreti e il Pubblico Ministero, le autorità sono riuscite a smantellare potenti strutture che comprendevano dominicani, venezuelani e colombiani.

UN TURISTA ITALIANO ha aggredito un'agente della Polizia Turistica Politur all'aeroporto Las Américas.

 



Un turista italiana ha aggredito fisicamente un’agente della Polizia Turistica (Politur) lanciandole in faccia un caffè caldo nell'area check-in delle compagnie aeree situata nell'Aeroporto Internazionale José Francisco Peña Gómez di Las Américas.

L'incidente è avvenuto mercoledì dopo le quattro del pomeriggio nell'area di pre-check passeggeri al secondo piano del terminal dell'aeroporto.

L'agente, identificata come Ogando, è stata portata alla clinica medica dell'aeroporto a causa delle ustioni riportate sul viso.

Secondo le informazioni ricevute, il connazionale identificato come Antonio Pinto, 49 anni, era bloccato in aeroporto da diversi giorni. Non aveva, però, una prenotazione per viaggiare mercoledì, bensì venerdì prossimo, 10 maggio.

Secondo le autorità “lo straniero soffre di un presunto delirio di persecuzione, poiché alludeva di essere perseguitato da qualcuno”.

È stato riferito che il biglietto per tornare nel suo Paese gli è stato inviato dall’Italia da una sua sorella.

L'agente che ha subito l'aggressione è stata curata e dimessa dai medici dell'ambulatorio medico dell'aeroporto.

Il connazionale è stato trattenuto nell'ufficio della Direzione Centrale Politur situato nel terminal dell'aeroporto per essere processato in relazione al caso.

mercoledì 8 maggio 2024

Inondazioni nei negozi e nelle case della Ciudad Colonial a causa della pioggia

 



Le strade di Ciudad Colonial, soprattutto la via El Conde, sono state allagate a causa delle piogge di martedì pomeriggio.

Le acque sono entrate in alcuni negozi danneggiando la merce.

La via El Conde è diventata un "fiume" in meno di mezz'ora a causa del flusso d’acqua proveniente dalla parte alta.

Ma le acque hanno causato danni anche nella parte alta, come nel negozio Sirena di viale Mella, dove le acque sono penetrate nello stabilimento commerciale.

Martedì pomeriggio, le strade e i viali del Distretto Nazionale, Santo Domingo Este, Norte Oeste sono stati allagati dalla pioggia lasciata da un depressione.

Il caso Mentana Gruber a La7: un ritardo dovuto all'incontinenza

 



Secondo Lilly Gruber il ritardo di 15 minuti della chiusura del telegiornale di Mentana si deve all'incontinenza che sarebbe per lei una brutta cosa. In fondo la Gruber con queste parole dice tante cose. L’incontinenza non è solo quella degli sfinteri del retto e della vescica ma anche in senso figurato “l’incapacità di moderarsi nei propri atti, di astenersi da cose illecite o eccessive”. Se vogliamo optare per questa interpretazione dobbiamo dare ragione alla Gruber. Mentana, infatti, non ha fermato il suo telegiornale a tempo debito perché riteneva evidentemente di avere cose trascendentali da comunicare, mettendo il contenuto del programma della Gruber in secondo piano. Ovviamente la Gruber non poteva non sentirsi offesa per questo. Se invece ci concentriamo sugli sfinteri, in questo caso il Mentana secondo la Gruber non sarebbe riuscito a trattenere tutto il contenuto del suo telegiornale, tutta m..da, entro il limite temporale a lui assegnato. Brutta situazione, si fa per dire. Enrico Mentana, il capo dei fact checker di Facebook e Lilly Gruber sono due giornalisti i cui programmi non mi sono mai interessati. Possono pertanto litigare quanto vogliono e fare i loro bisogni biologici o meno all’interno o al di fuori dell’orario stabilito…

Napoli: 48 milioni di euro falsi in una stamperia

 



Fermati sette falsari. Un bottino di 48 milioni di euro. Una cricca guidata dall'esperto falsario settantenne Alfredo Muoio in grado di stampare senza sosta banconote da 50 euro perfettamente contraffatte. Il nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli ha scoperto un vero tesoro di euro falsi: ben 48 milioni, in un capannone del quartiere Ponticelli, dove gli imponenti i macchinari off-set provenienti dall'hinterland erano stati trasferiti. Sette le persone sottoposte a fermo. Oltre ai capobanda sono stati presi i suoi due abili falsari. I due falsari Alessandro Aprea Ciro Di Mauro da quel capannone non si spostavano quasi mai. La qualità delle banconote ha indotto il Nucleo Speciale di Polizia Valutaria di Roma a ritenere che fossero riconducibili al “Napoli Group”, cartello tra i più efficienti al mondo che opera anche in modo itinerante tra Caserta e Napoli. Il loro prezzo di smercio è altissimo: 20 euro veri per ogni pezzo da cinquanta falso.

martedì 7 maggio 2024

A Linate debutta il "FaceBoarding": ecco come funziona

 


Dopo una lunga fase sperimentale iniziata nel febbraio 2020, l'aeroporto Linate di Milano si dota ufficialmente del servizio di FaceBoarding, lo scanner che utilizza un sistema biometrico per il riconoscimento facciale dei passeggeri: basterà mostrare soltanto il viso senza l'utilizzo di passaporti o carte d'identità snellendo notevolmente le procedure previste e smaltendo molto più velocemente la mole di viaggiatori specialmente durante i periodi dell'anno in cui i volumi del traffico aumentano inesorabilmente.

Il nuovo sistema non è obbligatorio: saranno sempre disponibili a tutti i metodi tradizionali e saranno anche le varie compagnie aeree, per le quali il FaceBoarding diventa operativo dal 7 maggio, a decidere se impiegarlo o meno. Tra le prime compagnie che hanno aderito al nuovo servizio ci sono Ita Airways e Sas (Scandinavian Airlines). Con il riconoscimento facciale l'esperienza dei passeggeri viene ottimizzata: l'utilizzo sarà possibile per coloro che si saranno precedentemente registrati nei punti ad hoc sparsi nello scalo aeroportuale oppure tramite un'app che sarà disponibile dal prossimo mese di giugno. "Affinché il procedimento vada a buon fine, è possibile effettuare la registrazione non appena si è in possesso della propria carta di imbarco a partire da una settimana prima del volo e fino a 30 minuti prima della partenza del volo stesso", spiegano gli esperti.

Il nuovo sistema super tecnologico funziona ovunque, dai tornelli di accesso all'area controlli al gate per l'imbarco che diventa a tutti gli effetti "self-service": i test effettuati in questi anni hanno dato esito positivo con un'evoluzione importante. I passeggeri potranno inoltre decidere se utilizzare questa nuova possibilità per il singolo volo o con una registrazione annuale. La nuova e sicura tecnologia sviluppata con l'ausilio della Polizia di Stato e dell'Enac garantisce al massimo la privacy dei dati che riguardano i passeggeri.

Linate è il primo aeroporto europeo a utilizzare questo nuovo sistema per i controlli di sicurezza.

lunedì 6 maggio 2024

Nel Nordest la premier capolista è seguita dall’eurodeputato Sergio Berlato accusato di essere un no vax



Nel nord-est, la circoscrizione dove sarà capolista, per il PD Giorgia Meloni ha scelto come vice capolista dietro di sé il no vax Sergio Berlato noto per sostenere che il Covid sia stato un grande imbroglio dice Stefano Bonaccini presidente dell'Emilia Romagna questa scelta rende più evidente anche il vero volto della premier perché dietro di lei si nasconde una classe dirigente inadeguata a rappresentare i nostri territori nelle importanti sfide che ci riguardano, dal Welfare alla doppia transizione economica e digitale e soprattutto nel nuovo processo di integrazione europea di cui l'Italia dovrà essere un pilastro fondamentale lo scrive in un post su Facebook il segretario regionale del Partito Democratico del Veneto Andrea Martella. Berlato sostiene di non essere affatto un no vax: “Sono plurivaccinato. Semplicemente dopo essermi correttamente informato da alcuni luminari, ho scelto consapevolmente di non farmi inoculare sostanze geniche sperimentali che non sono vaccini.” Dunque Perlato sostiene di non essere un no vax, semplicemente non ha fatto il vaccino anti-covid. “Mi sono affidato a cure mediche normali, utilizzando dei normali farmaci. Non ho mai negato l'esistenza del Covid, ho solo detto che mi sono affidato a medici, che non sono certo stregoni, i quali, anziché applicare il protocollo ministeriale, curavano le persone. Io ho 64 anni, grazie alle cure domiciliari precoci, sono guarito in tre giorni.”

Studente italiano arrestato a Miami, le immagini choc della bodycam: Matteo Falcinelli incaprettato per 13 minuti

 



Incaprettato in cella dalla polizia di Miami, le immagini shock dello studente italiano. L'arresto In circostanze controverse, l'ammanettamento che sfocia nell'abuso di forza e una preventiva ammissione di colpe che paiono Invece tutte da accertate. Sembra il resoconto di uno dei tanti episodi per i quali è diventata tristemente nota la polizia statunitense. Stavolta nella parte della vittima c'è un ragazzo italiano. La vicenda viene riportata dal Quotidiano Nazionale che pubblica anche le durissime immagini delle bodycam degli agenti. A farne le spese è stato lo scorso 25 febbraio uno studente di Spoleto, Matteo Falcinelli, 25 anni, iscritto a un master alla Florida International University e arrestato in un locale di spogliarelliste. Il ragazzo, è la versione dei suoi difensori, vi entra convinto che sia un bar come tanti e come tale è pubblicizzato, salvo poi scoprire che lì Viene offerta la compagnia anche di una donna, 500 dollari per mezz'ora. Non è chiaro se lui si rifiuti di pagare o chieda la somma indietro. Fatto sta che dopo un drink si accorge di non avere più i due cellulari. Li reclama, un buttafuori lo aiuta a ritrovarli, ma alla fine della discussione che sembrerebbe rimasta solo sul piano verbale, Falcinelli trova la polizia ad attenderlo all'esterno del locale. Convinto di essere nel giusto non si mostra collaborativo con gli agenti che vogliono identificarlo. Secondo i testimoni punta il dito contro uno di loro chiedendo di fornirgli il suo numero di matricola. “Non ho diritti?”, urla. E a quel punto scatta l'arresto, volto a terra e un ginocchio sulla nuca. Viene ammanettato nella stazione di polizia. Falcinelli si trova poi con quattro agenti in una stanza, scalzo e di fatto inoffensivo e di nuovo legato mani e piedi, incaprettato, steso a terra e lasciato per 13 minuti in condizioni di grosse difficoltà respiratorie, mentre ripete “Please… “ Proprio la tecnica che uccise nel 2020 nel Minnesota George Floyd. Solo dopo ore i compagni di appartamento riescono a rintracciarlo e a racimolare 4.000 dollari per rimetterlo in libertà. Il 12 aprile il venticinquenne accetta di ammettere le proprie responsabilità e accede a un programma rieducativo che fa decadere le accuse di resistenza. La famiglia vuole dare battaglia, dicendo di aver fatto emergere solo ora il caso per paura di ritorsioni. Finito per cinque giorni in un ospedale psichiatrico, ferito e sotto shock, Falcinelli avrebbe tentato più volte il suicidio.

domenica 5 maggio 2024

Il Garante Civico e l’Ambasciata italiana salutano e sostengono il “Patto per gli animali”

 



Il Garante civico, l'ambasciata italiana nel paese e altri enti e istituzioni hanno celebrato la firma di un “patto per gli animali”, proposto da Listín Diario e sostenuto dalla Federazione Dominicana per i Diritti degli Animali.

La firma del patto, da parte dei candidati alla presidenza e di diverse autorità nazionali, promuove il trattamento adeguato e dignitoso degli esseri viventi che fanno parte della famiglia, secondo una comunicazione firmata da Pablo Ulloa, Garante Civico.

Stefano Queirolo Palmas, ambasciatore italiano nel Paese, si è congratulato con l'iniziativa e ha sottolineato che il suo Paese è spesso associato alle sue città d'arte, ai suoi siti UNESCO e al suo vasto patrimonio culturale, ma ha affermato che nel ricco mosaico che compone la cultura italiana ci sono inoltre innumerevoli realtà rurali dove tradizioni e stili di vita si sono sviluppati in simbiosi con gli animali.

“Il progresso di una società si misura anche nel modo in cui tratta il suo ambiente e nella sua capacità di educare i cittadini verso comportamenti più civici. In questo senso l'iniziativa merita il più convinto sostegno perché mira a sensibilizzare la popolazione su un tema che, sebbene possa non sembrare prioritario tra tanti problemi, tocca profondamente la sensibilità umana e contribuisce a migliorare la società", indica la comunicazione inviata al Listin Diario dall'ambasciatore italiano nel Paese, Stefano Queirolo Palmas.

 

Le contraffazioni cinesi minacciano il commercio locale

 



Il commercio locale nella Repubblica Dominicana è stato invaso da repliche a basso costo di prodotti contraffatti in arrivo dalla Cina, una pratica illegale.

L'ampio elenco di contraffazioni cinesi comprende: parti di veicoli, profumi, cosmetici, abbigliamento, giocattoli e persino prodotti farmaceutici, questi ultimi tra le contraffazioni pericolose più comuni.

«Stanno contraffacendo anche marchi di prodotti cosmetici per il viso, ciprie ed eyeliner, tutti i prodotti delle grandi marche che esistono nel mondo”, ha affermato Ivan García, presidente della Federazione Dominicana dei Commercianti.

Da notare che le contraffazioni cinesi sono esposte nella maggior parte delle vetrine delle arterie commerciali del Paese e alcuni di questi prodotti copiano il marchio così com'è, mentre altri variano o cambiano la posizione delle lettere ma con lo stesso logo, imballaggio ed etichette.

Un esempio di questa situazione è l’acquisizione in un negozio Duarte di un profumo della marca Boss che è una replica della marca Hugo Boss (The Scent), che nella sua versione da 3,3 once ha un prezzo medio di mercato di 7.496 pesos, mentre la copia cinese costa 270 pesos, presentandosi come un'ottima offerta per il cliente.

Inoltre, i profumi della marca Victoria Secret sono quotati sul mercato a un prezzo superiore a mille pesos, mentre quelli falsi costano RD$150.

Secondo il presidente della Federazione Dominicana dei Commercianti, Ivan García, la presenza di tanti negozi cinesi in tutto il Paese sta portando al fallimento i negozi tradizionali.

sabato 4 maggio 2024

Imprenditore del vino muore e lascia l’azienda in eredità ai dipendenti: “Onore e grande responsabilità”

 



Piero Pittaro, imprenditore del settore vitivinicolo, è morto lo scorso marzo a 89 anni. Ha lasciato l’azienda in eredità ai suoi 9 dipendenti: “È un onore e una grande responsabilità”.

Un mese fa la notizia della morte a 89 anni di Piero Pittaro, famoso in tutto in Friuli per la sua produzione di vino, aveva scatenato una ondata di commozione. A poco più di un mese di distanza, ne arriva un'altra di notizia: l'imprenditore ha lasciato in eredità ai suoi nove dipendenti l'azienda, cosa che i lavoratori hanno scoperto all'apertura del testamento.

I nove costituiranno ora una nuova società e si impegneranno a portare avanti il marchio friulano, che Pittaro, che è stato anche presidente di Assoenologi, ha creato anni fa. L’azienda si estende su 85 ettari nelle Grave del Friuli a Codroipo, e vende circa 300mila bottiglie di vino all’anno, di cui 100mila sono di spumante.

"Io ho quello che ho donato", sono le parole del poeta Gabriele D’Annunzio che si leggevano nel suo necrologio preparato anticipatamente. La cantina è così andata all'enologo e braccio destro, al perito agrario, la contabile, all’addetto commerciale, agli uomini di cantina e di vigneto. I dipendenti, come riportano i quotidiani locali, hanno accettato l’inattesa eredità. "Costituiranno in tempi brevi una nuova società con tutti i crismi di legge, che sarà guidata da un amministratore delegato, mentre ogni erede avrà i suoi incarichi specifici all’interno. La parola d’ordine è: continuità e valorizzazione del marchio, che resta friulano e non viene ceduto al miglior offerente", si legge sulla stampa friulana.

Grati e felici gli eredi. "Tra noi c’era un bel rapporto, fatto di stima e di rispetto, ma non avremmo mai pensato a un gesto di così grande generosità. Da parte nostra c’è grande emozione, oltre a un doveroso ringraziamento. E sicuramente c’è l’impegno e la consapevolezza di portare avanti in prima persona l’azienda. È un onore e una grande responsabilità. Un dono prezioso che va valorizzato al massimo, faremo di tutto per portare avanti il suo nome come merita", ha commentato Stefano Trinco, l’enologo del gruppo che è anche presidente della Doc Friuli.