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giovedì 5 ottobre 2017

Ministero degli Esteri o Ministero degli Stranieri? Jus soli e digiuno



Il Ministero degli Esteri dovrebbe cambiare nome è chiamarsi Ministero degli Stranieri. La notizia di ultima ora è che Mario Giro il Viceministro agli Esteri ha aderito allo sciopero della fame a staffetta per l’approvazione della legge sullo Jus soli indetto da circa 900 insegnanti. Una esterofilia quella del viceministro a noi ben nota. Del resto Mario Giro è una nostra vecchia conoscenza, vista la situazione in cui ci ha lasciati dopo aver promosso la chiusura della nostra ambasciata con tutti i disagi che ancora oggi siamo costretti a subire.
La sensibilità di Mario Giro per le questioni riguardanti gli stranieri e in particolare gli africani è arcinota. Ricordiamo che il suo alias è Mario Africa. Si tratta pur sempre di una figura di rilievo all’interno della Comunità di Sant’Egidio, che di fatto non può aver abbandonato, figuriamoci! Una missione per tutta la vita. E poi si ritrova pur sempre all’interno della Farnesina in un clamoroso conflitto di interessi. La Comunità di Sant’Egidio opera nell’ambito della Cooperazione Internazionale come la Farnesina con la differenza che non lo fa venendo incontro agli interessi dell’Italia e degli italiani. L’atteggiamento di Mario Giro ricalca questo modello di condotta. Nel momento in cui c’è da scegliere tra un taglio alla rete diplomatica e un’elargizione a un paese del terzo mondo, la decisione è scontata e non si fa nemmeno attendere. Questo è il motivo per cui gli italiani della circoscrizione estero non riescono oggi a esercitare in tempi ragionevoli il loro diritto alla cittadinanza italiana. Per loro non ci sono risorse. Del resto uno che essendo viceministro agli esteri è disposto a fare uno sciopero della fame per sostenere lo Jus soli, rischiando magari complicazioni di salute o addirittura la morte non penso che abbia un minuto di titubanza per decidere contro gli italiani e a favore degli stranieri all'ora di assegnare le risorse del suo ministero.
Mario Giro è uscito allo scoperto nell'agosto scorso quando, scavalcando Premier, Ministro degli Interni e Ministro degli Esteri ha sostenuto, quasi aggiudicandosi la funzione di re sole in una monarchia assoluta, che:”Continueremo a raccogliere i migranti, non possiamo rimandarli in Libia”.
 La caparbietà e l’autorevolezza con la quale si muove a favore degli interessi stranieri non ci lascia alcuna speranza per il futuro. Tant'è che ad esempio qui a Santo Domingo ci sono già soldi che girano per la locazione e l’arredamento e la dotazione degli impianti necessari relativamente alla nuova sede della cancelleria e alla nuova abitazione dell’ambasciatore, ci sono i soldi relativi ai programmi da perfezionare per la cooperazione, ma i soldi per assumere dieci impiegati a contratto che costano quanto uno di ruolo non ci sono.
Mario Giro non penso comunque che dica sul serio quando sostiene che digiunerà per quella che lui ritiene una giustissima causa. Non è uno sul quale puoi fare affidamento subito quando dice qualcosa. Sappiamo già che dice e disdice con facilità e poi spesso anche trae in inganno… In questo caso non gli occorreranno però le menzogne. Gli basteranno e avanzeranno le sue capienti tasche. Come so che sono capienti? Beh uno che va in giro a regalare milioni di euro a otto dei dieci paesi più corrotti del mondo deve per forza avere le tasche capienti! Ma non vorrei essere frainteso, con questo non voglio dire che intaschi qualcosa di quello che dà. Questi sono accertamenti che non spettano a me. Certo che in fatto di trasparenza non siamo al massimo. Comunque per finire il discorso con tasche così capienti, cosa vuoi che sia nascondere un panino e mangiarselo di nascosto?
Ma nella Farnesina c’è anche Benedetto Della Vedova, sottosegretario agli esteri noto perché ogni tanto risponde a qualche interrogazione parlamentare. Della Vedova con un occhio distratto bada alle cose della Farnesina, ma scatta subito sull’attenti quando c’è da promuovere la depenalizzazione ad esempio dell’uso della cannabis. Tant’è che è stato uno dei promotori della legge sulla “cannabis legale” che non è andata a buon fine. Anche Benedetto Della Vedova, sottosegretario agli esteri, ha aderito al digiuno pro Jus soli.
In che mani siamo! Veramente ci sono tutti gli estremi per cambiare il nome da Esteri a Stranieri.

Un digiuno a staffetta non meglio definito. Un digiuno quindi soft, non dobbiamo preoccuparci per la loro salute. E poi si tratta comunque di un atto preparatorio. Non è lontano il giorno infatti in cui tutti gli italiani saranno costretti per colpa loro, dei digiunatori di oggi,  e di gente come loro, a fare il Ramadan, anche quello un digiuno, non è a staffetta, ma quasi…