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martedì 16 ottobre 2018

Sciopero di domani: da parte del governo e delle federazioni di conducenti scioperanti tutto è pronto. Juan Hubieres annuncia la sua candidatura a presidente




Domani sarà una giornata pericolosa. Chi non è costretto a uscire sarà meglio che resti a casa. Le forze armate al loro completo sono state acquartierate.
Tutte le federazioni di conducenti hanno annunciato lo sciopero al quale hanno aderito 12 organizzazioni civili. Uno sciopero pacifico dicono, ma è poco probabile che lo sia.
Di solito la volontà di alcuni di non erogare il servizio di trasporto di persone e cose si estende a tutti con la forza, con atti vandalici e aggressioni a chi non aderisce.
I numerosi membri delle federazioni dei conducenti hanno già dimostrato la loro capacità di innescare scaramucce di guerriglia urbana. Lancio di molotov, pestaggi e incendi di veicoli sono all’ordine del giorno.
Inoltre adesso c’è la novità dei sedicenti passeggeri che occupano le strade impedendo la circolazione di veicoli privati e pubblici.
Come controparte però l’attuale governo non scherza nemmeno e alla lunga avrà sicuramente la meglio nel braccio di ferro in atto.
La tecnica di disinnescamento di questo tipo di potenziali disordini si basa sullo spiegamento di forze addestrate e decise, armate di randelli che usano volentieri, pronti al lancio di gas lacrimogeni e a colpire i manifestanti con pallottole di gomma e ultimo ma non per importanza gli arresti massicci con reclusioni dei rivoltosi in celle gremite e sudice dove si dorme sul pavimento se si riesce a trovare lo spazio necessario.
Certamente alla mala fede dei dimostranti, le autorità rispondono con durezza. Si gioca sporco da entrambe le parti.
Ma c’è dell’altro. Esiste tutto un servizio di intelligenza dello stato efficacissimo, le cui proporzioni si stimano in circa 30 mila agenti segreti o “calies”, anche se ne vengono dichiarati solo 2.000, che setaccia tutte le pubblicazioni sulle reti sociali, segue da vicino queste organizzazioni, ha nomi e cognomi, e conosce vita, morte e miracoli di attivisti e finanziatori.
La marcia verde è stata resa inoffensiva così, demotivando coloro che la sostenevano finanziariamente, ricorrendo a ispezioni di aziende e accertamenti fiscali. Bastano pochi interventi per raffreddare immediatamente la situazione. Anche per i conducenti sono già state annunciate misure, non per tutti, per ora solo per quelli che transitano nel quartiere Miraflores.
Verrà loro imposto alla lettera il codice della strada e tanto basta per rovinarli, dopo le multe ci saranno i sequestri delle autovetture.
Intanto il presidente della principale organizzazione di conducenti Juan Hubieres ha annunciato la sua candidatura alle prossime elezioni presidenziali. Il suo partito si chiama “Frente amplio”.