Domani sarà una giornata pericolosa. Chi non è costretto
a uscire sarà meglio che resti a casa. Le forze armate al loro completo sono state
acquartierate.
Tutte le federazioni di conducenti hanno annunciato
lo sciopero al quale hanno aderito 12 organizzazioni civili. Uno sciopero pacifico
dicono, ma è poco probabile che lo sia.
Di solito la volontà di alcuni di non erogare il
servizio di trasporto di persone e cose si estende a tutti con la forza, con
atti vandalici e aggressioni a chi non aderisce.
I numerosi membri delle federazioni dei conducenti
hanno già dimostrato la loro capacità di innescare scaramucce di guerriglia
urbana. Lancio di molotov, pestaggi e incendi di veicoli sono all’ordine del
giorno.
Inoltre adesso c’è la novità dei sedicenti
passeggeri che occupano le strade impedendo la circolazione di veicoli privati
e pubblici.
Come controparte però l’attuale governo non scherza
nemmeno e alla lunga avrà sicuramente la meglio nel braccio di ferro in atto.
La tecnica di disinnescamento di questo tipo di
potenziali disordini si basa sullo spiegamento di forze addestrate e decise,
armate di randelli che usano volentieri, pronti al lancio di gas lacrimogeni e
a colpire i manifestanti con pallottole di gomma e ultimo ma non per importanza
gli arresti massicci con reclusioni dei rivoltosi in celle gremite e sudice
dove si dorme sul pavimento se si riesce a trovare lo spazio necessario.
Certamente alla mala fede dei dimostranti, le
autorità rispondono con durezza. Si gioca sporco da entrambe le parti.
Ma c’è dell’altro. Esiste tutto un servizio di
intelligenza dello stato efficacissimo, le cui proporzioni si stimano in circa
30 mila agenti segreti o “calies”, anche se ne vengono dichiarati solo 2.000,
che setaccia tutte le pubblicazioni sulle reti sociali, segue da vicino queste organizzazioni,
ha nomi e cognomi, e conosce vita, morte e miracoli di attivisti e
finanziatori.
La marcia verde è stata resa inoffensiva così,
demotivando coloro che la sostenevano finanziariamente, ricorrendo a ispezioni di
aziende e accertamenti fiscali. Bastano pochi interventi per raffreddare
immediatamente la situazione. Anche per i conducenti sono già state annunciate misure,
non per tutti, per ora solo per quelli che transitano nel quartiere Miraflores.
Verrà loro imposto alla lettera il codice della
strada e tanto basta per rovinarli, dopo le multe ci saranno i sequestri delle
autovetture.
Intanto il presidente della principale
organizzazione di conducenti Juan Hubieres ha annunciato la sua candidatura alle
prossime elezioni presidenziali. Il suo partito si chiama “Frente amplio”.