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lunedì 18 settembre 2023

Allerta negli Stati Uniti per la presenza di un batterio “carnivoro” mortale nelle acque dell'Atlantico e del Golfo del Messico

 



Laura Barajas, una californiana di 40 anni, ha dovuto farsi amputare tutti e quattro gli arti dopo aver mangiato tilapia presumibilmente contaminata da un pericoloso batterio carnivoro. La donna ha trascorso più di un mese in ospedale dibattendosi tra la vita e la morte.

Gli amici di Laura hanno riferito che aveva comprato il pesce al mercato e che lo aveva cucinato lei stessa. Pochi giorni dopo si ammalò gravemente e i medici dovettero indurla in coma. "Aveva le dita nere, i piedi neri e il labbro inferiore nero. Era in piena setticemia, i suoi reni stavano collassando", dice un amico di Barajas.

Laura è stata infettata dal batterio mortale "Vibrio Vulnificus", che può essere trovato nei frutti di mare crudi e nell'acqua di mare. Si può contrarre mangiando cibo contaminato o quando qualcuno con una ferita aperta entra in contatto con acqua che contiene questo batterio.

È stata lanciata una campagna di raccolta fondi GoFundMe a sostegno della donna, che ha un figlio di 6 anni, per aiutarla ad adattarsi alla sua nuova vita.

Secondo i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC), ogni anno si verificano circa tra 150 e 200 casi di infezione da "Vibrio Vulnificus", che causa la morte di una persona su cinque.