La letalità delle
malattie sotto sorveglianza epidemiologica nella Repubblica Dominicana è sempre
più accentuata, soprattutto nei casi di dengue e leptospirosi, con cifre molto
più elevate rispetto allo scorso anno.
La dengue ha
causato nove decessi accertati, tre volte di più rispetto allo stesso periodo
del 2023, e la leptospirosi è passata da 17 a 24, con un aumento del 41,18%, secondo il bollettino corrispondente
alla settimana epidemiologica 23 (dal 2 all'8 giugno) del Ministero della
Sanità Pubblica.
La leptospirosi,
anche se registra meno casi, circa 276, è più letale, con un record di 10
decessi confermati nella settimana 23, per un totale di 24 finora quest'anno.
La dengue è in
allerta gialla nella tabella statistica della Direzione di Epidemiologia, con
892 casi confermati e nove decessi. I casi sospetti di dengue si accumulano
intorno ai 7.790.
“Fino alla
settimana epidemiologica 23, sono stati segnalati 7.790 casi sospetti, di cui
l’11,45% di casi confermati. Il tasso di incidenza cumulativo a livello
nazionale è di 18,9 casi per 100.000 abitanti, con la provincia di San José de
Ocoa che è quella con il tasso di incidenza cumulato più alto con 196,87 casi
per 100.000 abitanti, seguita da Puerto Plata con 90,35 casi per 100.000
abitanti e Monte Cristi con 78,91 casi ogni 100.000 abitanti”.
La pioggia e i
rifiuti accumulati sono terreno fertile per la diffusione delle zanzare che
trasmettono la dengue (zanzara Aedes a Egypti) e l'urina di ratto, nel caso
della leptospirosi.
Sebbene la
leptospirosi sia legata alle aree sovraffollate e vulnerabili alle inondazioni
e alle piene, il consumo di fast food, acquistati per strada e in luoghi che
non rispettano adeguate misure igieniche, può portare la malattia.
Si può contrarre
la leptospirosi quando si entra in contatto con l'urina di animali infetti, che
possono essere topi, cani, maiali e altri animali, ma anche ingerendo acqua non
sicura o cibo contaminato.