La Repubblica
Dominicana si trova ad affrontare una grave carenza di oltre 15.000 infermiere,
il che ha comportato un aumento insostenibile del carico di lavoro di questi
operatori sanitari senza un corrispondente aumento dei loro salari.
Ad avvertirlo è
Francisco García, presidente dell'Unione Nazionale dei Servizi Infermieristici
Dominicani (Unased), secondo cui questo deficit è stato aggravato dall’emigrazione
delle infermiere verso gli Stati Uniti, dove trovano migliori condizioni
lavorative e salariali.
García ha
invitato il presidente Luis Abinader a prestare attenzione alle esigenze del
personale infermieristico, esortandolo ad adottare misure per evitare che
questi professionisti siano costretti a emigrare.
Secondo gli
ultimi dati del Ministero della Presidenza, gli ospedali e i centri di primo
livello della rete di sanità pubblica del Paese contano più di 20.000
collaboratori nel settore infermieristico. Nonostante questo dato, il sindacato
degli infermieri sostiene che il deficit resta allarmante e che le condizioni
di lavoro continuano a peggiorare.
"Un'assistente
infermieristica guadagna 33.000 pesos, quando il paniere familiare è ben al di
sopra dei 40.000; un laureato guadagna 41.736 pesos", ha sottolineato
García. Ha riferito inoltre che nonostante il governo abbia aumentato gli
stipendi del 30%, le condizioni attuali sono "insostenibili".