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venerdì 5 agosto 2022

Zelensky il russo non russo, l’ucraino non ucraino, pedina importante dell’élite globalista

 



Volodymyr Zelenski è nato da una famiglia askenazita nell’Ucraina orientale russofona. La sua madrelingua è il russo. Nato nel 1978 ha iniziato ad accorgersi che esisteva la lingua ucraina verso la fine del 1991 quasi all'età di 14 anni, quando l'Ucraina si rese indipendente dall’Unione Sovietica.

Zelensky finì i suoi studi secondari nella scuola russa e si laureò in legge sempre in russo. Diventò famoso come comico usando il russo. Infatti, i comici devono avere per forza una conoscenza linguistica approfondita, a livello letterario, Faceva il comico in Ucraina e diventò famoso come tale usando il russo, la sua lingua. Quindi se raggiunse la notorietà, vuol dire che era seguito da un pubblico numeroso in grado di capire perfettamente il russo.

 Zelensky non è un ucraino autentico. La sua lingua e la sua cultura sono russe. Non è però nemmeno un russo… Di fatto è un askenazita e attualmente il ruolo da lui assunto non ha nulla a che vedere con gli interessi degli ucraini o dei russi ma solo con gli obiettivi dell'élite askenazita.

Il presidente russofono, non russo, non ucraino ha promosso su suggerimento dei suoi consanguinei askenaziti una reazione da parte dei russi che provocherà la morte di tantissimi ucraini scarsamente armati, poco addestrati e male alimentati nonché la perdita di un quinto del territorio ucraino, ivi inclusa la sua regione natale.

Una cosa è certa, l’Occidente non se la sente di avviare una guerra nucleare. Troppe variabili in gioco sono ignote.

Se non ci sarà la guerra nucleare, ciò significa che la Russia raggiungerà tutti i suoi obiettivi in Ucraina. Attendiamo solo che arrivi l'inverno, che come sappiamo è da sempre il generale più importante della Russia: il famoso Generale Inverno.

Da una parte gli ucraini scarsamente armati, poco addestrati, male alimentati e insufficientemente vestiti e riscaldati. Dall’altra, i russi… Non so se mi spiego.