I “cacerolazos”,
la forma di protesta e di rifiuto utilizzata dalla popolazione contro la
riforma fiscale, si sono sentiti mercoledì sera per la quarta volta in vari
settori del Gran Santo Domingo e in altre zone del paese.
Sulle terrazze le
persone sbattono paioli, pentole, bicchieri di metallo e perfino il ferro per
esprimere il loro rifiuto del progetto di riforma fiscale introdotto dal
governo e in discussione al Congresso Nazionale.
Alle ore 20:00
iniziano i “cacerolazos” in settori come La Julia, Los Jardines del Norte,
provincia di Santiago Rodríguez, Invivienda a Santo Domingo Este e il quartiere
San José dell'Avenida Independencia nella capitale, tra gli altri.
Martedì scorso
sono state segnalate forti proteste nei rioni Los Cacicazgos, Piantini, Bella
Vista, Mirador Norte, Naco, Evaristo Morales e altri punti del centro urbano
della capitale.
Oltre a battere
pentole e padelle, diversi settori hanno manifestato davanti al Congresso
nazionale contro le misure proposte nella riforma. Anche nel Cibao si sono
ribellati contro questo provvedimento.
Si chiede che i
poveri e la classe media non vengano colpiti negativamente dalla riforma
fiscale.
Il presidente
della Repubblica, Luis Abinader, ha comunicato lunedì la disponibilità del governo
a rivedere "la proposta" di modernizzazione fiscale.