Nella giornata di
ieri, l’oro ha toccato un nuovo record, quotandosi a 2706 dollari l’oncia con
un aumento dell‘1%. Dall'inizio dell'anno l'ascesa del prezzo del metallo
prezioso è stata costante e i record sono stati raggiunti ben 34 volte
consecutivi.
Molta strada è
stata fatta dal 1971, quando il prezzo dell’oro era di 51 dollari l'oncia e il
presidente americano Richard Nixon decise di abbandonare il regime aureo: in
poco più di 50 anni, un incremento pari al 7.710%!
Negli ultimi 12
mesi il valore dell'oro è salito da circa 1.800 a 2706 dollari l’oncia. Una
delle principali ragioni di questo vertiginoso incremento è legata alla politica
monetaria della Federal Reserve. Se la Banca Centrale USA dovesse continuare a
ridurre i tassi di interesse, l’oro potrebbe ulteriormente apprezzarsi , dato che i rendimenti dei titoli di stato
statunitense calerebbero, rendendo il metallo giallo un investimento più
attraente.
L’oro è
tradizionalmente un bene rifugio e in periodi di instabilità mondiale con
guerre e conflitti vari, come quelli che sono attualmente in corso, la sua
domanda è sempre al rialzo. Molte banche
centrali inoltre stanno sostituendo il dollaro con l’oro nelle sue riserve. Una
tendenza che è destinata a persistere vista la de-dollarizzazione in atto,
dovuta soprattutto ai BRICS, i cui paesi membri stanno adottando le proprie
valute nelle loro transazioni, e all'abbandono generalizzato del petrodollaro.
Si dice inoltre che le esplorazioni sono ferme e che l'offerta ora sia
inferiore alla domanda, per cui si sta provvedendo addirittura al riciclo dei
gioielli per soddisfare le grandi richieste.