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mercoledì 26 settembre 2018

Kirk si rafforza e aumenta la latitudine del suo percorso. Pendiamo dalle labbra del NHC di Miami



Ore 17:00 del 26/9. Coordinate 12.7-55.7. Venti interni 95 km/h, velocità di traslazione 30 km/h.
In sei ore, Kirk si è rafforzato ancora raggiungendo i 95 km/h. Una tendenza che non si è verificata però nelle ultime tre ore. Probabilmente in questo momento la tormenta è nel bersaglio dei venti taglienti.
Kirk si trovava alle ore 17:00 a 415 km dalle Barbados e a 615 dalla Martinica. Tra circa 15 ore arriverà nell’arcipelago dove lo stanno aspettando.
Kirk darà più filo da torcere agli isolani delle Piccole Antille di quanto abbia dato recentemente l’amletico Isaac. Inoltre il NHC di Miami non fa cenno a problemi strutturali interni del ciclone che possano impedirgli un potenziamento a breve e un mantenimento dell’intensità raggiunta lungo la prosecuzione della sua traiettoria.
Il NHC parla di indebolimento e addirittura di dissipamento ma non più entro 72 ore bensì entro 120. Siamo nel mondo delle ipotesi, ma tra cinque giorni Kirk ci avrà già colpiti se del caso. Tutto può accadere, anche esattamente l’opposto di quando il NHC va dicendo e subito dopo contraddicendo.  Sei ore fa il pronostico era di 72 ore di vita, ora è di 5 giorni… Una differenza che può rappresentare molto per noi.
Eppure sembra che le autorità dominicane questa volta abbiano abbassato la guardia e ritengano di fidarsi dei responsi sibillini del NHC e di optare per l’inazione. D’altronde l’esercito e le forze di polizia per un motivo o per l’altro non smettono mai di essere in allerta.
Ogni confronto con Isaac è ingiustificato e soprattutto prematuro. Kirk percorre acque tropicali calde, non ha problemi strutturali, i venti taglienti non riescono a indebolirlo.
Non risulta che questi persisteranno dopo l’attraversamento delle Piccole Antille, almeno a giudicare dalle relative mappe, per cui Kirk continuerà a rafforzarsi anche nei Caraibi proseguendo per la sua traiettoria. Dobbiamo prendere atto che c’è una barriera di alta pressione che lo guida. Ce lo conferma il NHC. L’abbiamo osservato con Isaac. Speriamo che il ridge o barriera tenga lontano da noi Kirk che ha tutta l’aria di non voler morire e di essere intenzionato ad arrivare ad ogni costo e con potenza distruttiva nel continente americano. Questo chiaramente se la barriera di alta pressione sarà sufficientemente forte da impedirgli di volgere verso nord.
Se la tormenta continuerà a virare a nord con il ritmo delle ultime sei ore è probabile invece che ce lo ritroviamo nel bel mezzo di Santo Domingo e questa volta non saranno resti…
I venti con forza di tormenta tropicale raggiungono i 180 km dal centro.