Né le mascherine, né il
distanziamento sociale, né il lavaggio delle mani hanno fatto parte della festa
dei morti haitiana chiamata Guédé. Un rito che, come ogni anno, ha radunato
migliaia di persone nel cimitero pubblico di Port-au-Prince, uno spazio emblematico
della cultura voodoo.
Nella mitologia vudù, i
Guédés simboleggiano lo spirito dei morti. I rituali si celebrano l'1 e il 2
novembre di ogni anno. Le circostanze di questo 2020 non hanno scoraggiato gli
haitiani che hanno partecipato a questa festa proseguendo la tradizione tra le
tombe, adornate con immagini di spiriti in bassorilievo e teschi umani.
Donne e uomini si
vestono di bianco, indossano una sciarpa viola intorno al collo o alla testa e
portano candele. L'atmosfera del vasto spazio del cimitero si carica di caffè,
profumi e preghiere offerte in onore dei loro defunti.
Il Clerén, un distillato
simile al rum fatto in casa, è un elemento essenziale in questa cerimonia e non
necessariamente da ingerire: alcune donne lo spalmano anche sui genitali, nel
corso del rituale, mentre pronunciano i loro canti di invocazione degli spiriti
del Guédé con esplicite connotazioni sessuali mentre raggiungono un trance
convulso.
Sul set delle preghiere
di sacerdoti e sacerdotesse spicca quella del "papa vudù" Augustin
Saint-Clou, che con la sua veste bianca prega davanti a una croce nera alla
base della quale si trovano offerte di alcolici, cibo e candele.
Nonostante la
prevedibile numerosa affluenza di pubblico al cimitero per partecipare alla
festa dei morti, le autorità non hanno richiesto alla popolazione di rispettare
le misure sanitarie come è stato fatto durante i festeggiamenti di tre o
quattro mesi fa.
Dal 26 ottobre non
vengono pubblicate newsletter aggiornate. Nell’ultima sono stati segnalati otto
nuovi casi di coronavirus SARS-CoV-2 per un totale di 9.054 confermati, 232
morti, oltre a 32.225 casi sospetti, e un tasso di mortalità del 2,56%.
Le celebrazioni
continueranno anche oggi in misura maggiore rispetto a ieri, in quanto il 2
novembre si commemora il grande giorno di Guédé.