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sabato 31 luglio 2021

BACHATA E GUINESS DEI PRIMATI


Barcellona, maggio 2019: viene battuto Guiness dei primati per numero di ballerini di bachata

È stato battuto il Guinness dei primati del numero di ballerini di bachata. Il record precedente era di 740 ballerini, pari a 370 coppie e ora è di 1000, vale a dire 500 coppie.

Il nuovo record non è stato raggiunto però nella Repubblica Dominicana, bensì come quello precedente, in Europa.

Il primo nella cittadina di Kalamata in Grecia e l’altro in quella di Sabadell (Barcellona).

E i partecipanti non erano ballerini improvvisati, come quelli europei che vediamo nei colmado dei quartieri di periferia di Santo Domingo che non hanno capito niente e ballano la bachata come se si trattasse di un liscio. Assolutamente no! Dal primo all’ultimo, i giovani ballerini provenivano da diverse scuole di ballo della Catalogna, in tutto circa una ventina e, come possiamo apprezzare nella foto, erano tutti vestiti allo stesso modo, jean blu, maglietta nera e cappellino rosso. Dove lo trovi qui un cappellino rosso così? Ballerini tutti bravi come possiamo apprezzare dalle figure che abbozzano mentre danzano.

Per partecipare all’evento i ballerini hanno pagato una quota che ha consentito di raccogliere fondi per la Croce Rossa. Si sa che questi record sono fortemente controllati. Non si scherza. Se si dice che ci sono stati mille ballerini non c’è motivo per dubitarne.

È proprio vero che la bachata sta prendendo piede a livello mondiale. Paesi con due ritmi nazionali moderni non ce ne sono mica tanti nel mondo! Merengue e Bachata sono due ritmi indiscutibilmente dominicani.

Chissà se qualche connazionale gestisce una scuola di bachata da qualche parte. Sembra che ballare mantenga in salute e ringiovanisca…

venerdì 30 luglio 2021

LA FIORENTE INDUSTRIA DELLA FALSIFICAZIONE NELLA REPUBBLICA DOMINICANA

 



I laboratori per la falsificazione di documenti sono numerosi nella Repubblica Dominicana e sono anche all'avanguardia in materia di equipaggiamento e attrezzatura sempre modernissimi e in grado di ottenere "prodotti finiti" quasi perfetti. Sta di fatto che spesso le autorità dominicane scoprono e quindi requisiscono documenti falsi a migliaia e risalgono a questi laboratori che regolarmente smantellano e questo ormai non fa più notizia. Può trattarsi di documenti necessari per l'espatrio, ma anche di documenti per la permanenza legale nel territorio dominicano, che diventa sempre più complicata. La maggior parte delle volte i titolari di questi documenti non sono consapevoli della loro falsità. Sono persone che si rivolgono ai soliti "buscones" e cioè a quei personaggi che vantano agganci con gli impiegati delle amministrazioni pubbliche e che propongono il rilascio di documenti in brevissimo tempo dietro pagamento di somme di denaro diverse.

All'interno del Piano di Regolarizzazione del soggiorno di cittadini stranieri, le ricerche effettuate hanno rivelato la presenza di migliaia di documenti migratori falsificati. Si tratta di tessere di regolarizzazione per stranieri, passaporti haitiani falsi, carte d'identità dominicane, visti e residenze dominicani, permessi di soggiorno nel paese, tra gli altri. Questi documenti si trovano nel possesso di cittadini stranieri di diverse nazionalità che ammettono di averli acquistati dietro pagamento a persone che si dedicano a questo tipo di attività. Il direttore di migrazione ha riferito che siccome questo tipo di controllo si fa in combinazione con le ambasciate straniere, i documenti falsi vengono inviati a queste.

C'è da dire che tanti nostri connazionali, davanti a informazioni veritiere di persone esperte appartenenti alla nostra comunità, insistono nel mantenere convinzioni errate che li portano immancabilmente alla perdita di denaro e di tempo. Io non opero nel settore dei documenti, ma la mia esperienza mi basta per poter dare un consiglio. So per certo che raccomandare il percorso legale ai connazionali è spesso oggetto di derisione da parte loro. La sanno lunga, le loro mogli, i loro amici dominicani hanno sempre delle strade molto più veloci e sicure… Un caso frequente è quello della necessità del visto di ingresso rilasciato da un consolato dominicano in Italia per la richiesta della residenza. C'è chi dice che non ci vuole, che si risolve… Sarebbe ora di smettere di fare i saccentoni e di decidersi a seguire rigorosamente l'iter legale per l'ottenimento dei documenti. Le cose sono cambiate da quando sono arrivato io qui 26 anni fa e comunque devo dire che già allora sono stato truffato dai "buscones". Se così stavano le cose allora, oggi stanno mille volte peggio!

giovedì 29 luglio 2021

Forestieri e Biaggi due cognomi italiani nel TSE



Sono stati eletti i cinque giudici titolari del Tribunale Superiore Elettorale, ci sono due che portano cognomi italiani: Alfredo Biaggi Lama e Pedro Yermenos Forastieri. Resteranno in carica per quattro anni.
Il cognome Forestieri è giunto nella Repubblica Dominicana con Giuseppe Forestieri, nato nel 1855 a San Nicola Arcella in Provincia di Cosenza. Si radicò a Salcedo dove morì nel 1935. Anche un suo fratello, Felice, si trasferì nella Repubblica Dominicana verso la fine dell’800.
Il cognome Biaggi proviene invece da Portorico dove è diffusissimo con un numero quasi quattro volte superiore a quello esistente in Italia, 3936. I Biaggi di Portorico sono giunti dalla Corsica verso la metà dell’800.

È morto il famoso cantante dominicano Johnny Ventura



Il cantante e compositore di merengue dominicano Johnny Ventura è morto ieri all'età di 81 anni, vittima di un infarto, ha comunicato la sua famiglia alla stampa.
Secondo quanto riferito dalla famiglia e dai parenti il cantante, noto come "El Caballo Mayor", è stato ricoverato d'urgenza in una clinica a Santiago dove è stata dichiarata la sua morte, il che ha subito suscitato un’ondata di reazioni nelle reti sociali tra i suoi colleghi, tra i politici e tra il pubblico in generale.
Alla fine di marzo 2020, Ventura, candidatosi senza successo alla carica di sindaco della capitale dominicana alle ultime elezioni comunali, è rimasto ricoverato per tre giorni dopo essere risultato positivo al COVID-19, malattia da cui è guarito con successo.
È stato dichiarato il lutto nazionale per tre giorni.

Johnny Ventura: un testimonial della vaccinazione contro il COVID-19


 Johnny Ventura un testimonial della vaccinazione contro il COVID-19

Aveva ricevuto lo scorso 4 marzo la sua prima dose del vaccino COVID-19.
Nell'Università Nazionale Pedro Henríquez Ureña (Unphu) gli è stato inoculato il vaccino dell'azienda farmaceutica cinese Sinovac.
“Vuoi ballare? Fatti vaccinare. Penso che sia una dimostrazione di responsabilità recarsi ai centri di vaccinazione, soprattutto se hai un’età avanzata come la mia, perché è lì che il Covid colpisce più duramente. Vaccinandoci sappiamo che potremmo anche ammalarci ma senza rischiare la morte. Allora con la somministrazione del vaccino aumenta la tua difesa immunitaria e allo stesso tempo proteggi chi ti circonda”, ha riferito Ventura a chi gli stava attorno dopo che si era già vaccinato.
“Vieni al tuo centro di vaccinazione, fai quello che ho fatto io e mettiti a ballare”, ha concluso.
Ha riferito ancora con una risata che l'iniezione non gli aveva fatto male. "Non ho sentito niente di strano, ha delle mani divine, non ho nemmeno sentito la puntura."
Johnny Ventura vista la sua solerzia vaccinale probabilmente ha anche provveduto a farsi inoculare la seconda dose e perché no anche la terza della Pfizer. Sta di fatto però che lo vediamo qui in due foto diverse scattate lo stesso giorno in cui gli vengono fatte due punture (o forse anche nessuna) una sul braccio destro e una sul braccio sinistro…

IN 18 PROVINCE NON E' STATO RAGGIUNTO IL 50% DI VACCINATI



Province e vaccinazioni complete, La Altagracia guida la classifica con il 78,6% della popolazione che ha già ricevuto le due dosi, la chiude San Cristobal con il 39,5%.

Diciotto province del paese non sono state in grado di vaccinare contro il Covid-19 con le due dosi il 50% della loro popolazione di età superiore ai18 anni. mentre 13 province superano il 50% della popolazione target.
Solo una provincia, La Altagracia, ha superato l'obiettivo proposto dal governo nel suo piano di de-escalation del 70% dei vaccinati con le due dosi, raggiungendo il 78,6%, mentre la provincia con maggiore ritardo nella vaccinazione è San Cristóbal, che ha il 39,5% della sua popolazione vaccinata con il programma completo a due dosi.
La media nazionale di applicazione delle due dosi di vaccino contro il Covid-19 è del 50,2%, mentre per la prima dose la media è del 65,5%. Ricordiamo che il Piano Nazionale di Vaccinazione ha avuto inizio con il personale sanitario, gli insegnanti, gli anziani e i militari, seguito da altri gruppi di popolazione. Inizialmente il piano prevedeva la vaccinazione solo dei maggiori di 18 anni, ma in seguito, dopo l'arrivo del vaccino della casa farmaceutica Pfizer, sono stati inclusi gli over 12.
Secondo il rapporto ufficiale di vaccinazione contro il Covid-19 nelle persone di età superiore ai 18 anni con dati preliminari al 26 di questo mese di “VacunateRD”, la seconda provincia con il maggior numero di abitanti con lo schema a due dosi applicato è Espaillat con il 59,6% ; seguita da Puerto Plata con il 55,3% e Independencia con il 55,2%.
Con il 54,1% della sua popolazione con le due dosi di vaccino si trova San Pedro de Macorís, seguito dal Gran Santo Domingo con il 53,7%; Pedernales con il 52,3%; Barahona con il 52,2%; La Romana e Sánchez Ramírez rispettivamente con il 52,1% e Dajabón con il 51,7%; San José de Ocoa con il 51,3% e Monte Cristi con il 50,5%.
Con meno del 50% si trovano Monte Plata con il 49,4%; Bahoruco con il 49,0%; San Juan con il 48,6%; Santiago Rodríguez con il 48,6%; Azua con il 47,7%; Valverde con il 47,5%; Peravia con il 47%; María Trinidad Sánchez con il 45,9%; Hato Mayor con il 45,6%; Duarte e Samaná con il 45,1%; Hermanas Mirabal con il 45%; Santiago con il 44,2%; El Seibo con il 43,8%; Elías Piña con il 41,8%; La Vega con il 41,2%; Monsignor Nouel con il 41,1% e San Cristóbal con il 39,5%.

mercoledì 28 luglio 2021

IL LUSTRASCARPE

 


Il lustrascarpe

L'italiano medio ci mette molti anni come ci ho messo io per capire che l’attività di lustrascarpe nella Repubblica Dominicana non è considerata per niente denigrante e che anzi rappresenta il primo approccio dei bambini al mondo del lavoro. I genitori della classe media dotano i loro figli di quanto necessario perché il sabato e la domenicana questi si diano da fare come lustrascarpe per guadagnarsi qualche peso.

Il professor Juan Bosch, già presidente della repubblica e fondatore del PLD, da bambino ha fatto il lustrascarpe e lo si ricorda in pitture e statue esercendo questa professione che secondo l’ottica dei dominicani non è per niente denigrante.

Sul discorso lustrascarpe ci sono dei risvolti molto interessanti che restano per lo più nascosti agli stranieri. Questi vedono un lustrascarpe e pensano a uno stato di bisogno e di miseria che costringe questo bambino a fare un lavoro umiliante. Invece c’è da dire che il dominicano ci tiene ad avere le sue scarpe lucide e ad averne tante di scarpe. Ricordo un mio vicino di casa che periodicamente chiamava un lustrascarpe per lucidare le oltre10 paia che possedeva. A parte questo caso estremo, il rapporto fra uomo comune è il lustrascarpe è molto stretto. Il dominicano medio è generoso e quando si rivolge a un lustrascarpe lo fa ricordando quando anche lui usciva da casa con gli attrezzi per guadagnarsi qualche peso con quella attività. La mancia al ragazzo non manca mai oltre ai 25 pesos della tariffa media.

Alla fine della giornata questi bambini scambiano gli spiccioli per banconote da 500 e da mille e tornano a casa felici e contenti.

Ricordo un cugino dei miei figli che aveva fame, la madre non c’era e la zia non aveva soldi. Bisognava aspettare l’arrivo della madre. Niente affatto, il bambino ha detto alla zia di non preoccuparsi che i soldi se li sarebbe procurati subito ed è uscito con i suoi arnesi da lustrascarpe.

Dopo meno di un’ora il pranzo era pronto!

Non sorprende che ci siano personaggi importanti che da piccoli abbiano fatto i lustrascarpe. Paese che vai usanze che trovi.

Non puoi giudicare le cose che vedi secondo l’ottica del paese dal quale arrivi, devi capire la mentalità del posto dove ti trovi.

RICHIESTI SETTE ANNI DI RECLUSIONE PER L'ITALO-DOMINICANO CORRADO PITTALUGA

 


Per l’italo-dominicano Conrado Pittaluga sono stati richiesti 7 anni di reclusione

Il pubblico ministero del processo Odebrecht ha chiesto anni di reclusione per Conrado Pittaluga, l’avvocato Italo-dominicano di origini genovesi. Uno dei testimoni giunto dal Brasile per deporre nel processo lo ha segnalato come uno dei percettori delle tangenti insieme ad Angel Rondón e al politico Victor José Díaz Rúa. Per questi sono stati richiesti 10 anni di reclusione.
L’avvocato e notaio Conrado Pittaluga Arzeno in linea paterna discende da Salvatore Pasquale Pittaluga Marzano arrivato nella Repubblica Dominicana nel 1870 e originario di Sampierdarena in provincia di Genova e in linea materna da Sebastiano Arzeno proveniente da Zoagli sempre in provincia di Genova nella prima metà dell’800.
L’oriundo professionista viene accusato di consulenza legale e societaria finalizzata alla ricezione di tangenti. Avrebbe sottoscritto contratti di servizi giuridici simulati con la “Constructora Norberto Odebrecht” e costituito società off-shore con conti bancari a lui intestati sui quali Odebrecht avrebbe depositato delle somme destinate all’ex ministro dei Lavori Pubblici Victor José Díaz Rúa.
Per queste accuse l’avv. Pittaluga Arzeno è stato accusato del reato di lavaggio di attivi e di arricchimento patrimoniale illecito. Il genovese di origine avrebbe fornito consulenza giuridica allo scopo di evitare le conseguenze penali delle azioni di Díaz Rúa.
Nella foto vediamo a sinistra Conrado Pittaluga e a destra Díaz Rúa.
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martedì 27 luglio 2021

CHAPEADORA O CHAPIADORA

 


Chapeadora o chapiadora

Un neologismo che fa parte dello slang urbano dal 2014. In quell’anno è stata la parola più usata e sulla quale più si è discusso nella Repubblica Dominicana. Le sue origini sono precedenti con ogni probabilità e sono legate al tosaerba, la “chapeadora”. È per questo che un suo calzante sinonimo è “peladora” o tradotto letteralmente “spellatrice”.

Alla diffusione della parola è legata la canzone “Ya tengo una jeva” (Ho già una ragazza) nella quale il cantante di merengue urbano Chimbala esordisce con la frase “Que lo que chapeadora?”

Se vogliamo una definizione breve del termine vengono chiamate chapiadoras le donne che si dedicano a spillare denaro agli uomini, a chiedere in continuazione, a fare spendere in un modo o nell’altro l’uomo che le accompagna, e possono essere anche tanti contemporaneamente, secondo lo stile del tosaerba dal quale proviene la parola.

Diversamente dalle prostitute, le prestazioni sessuali non sono sempre in gioco e spesso non ci si arriva. Vengono insinuate magari, ma il più delle volte non si verificano.

La vittima della chapiadora può benissimo anche essere suo marito o il suo fidanzato di turno. In questo caso le tecniche sono diverse. L’importante è spillargli quattrini, tanti e nel minor tempo possibile.

La parola è stata coniata da poco ma l’usanza è antica in una determinata fascia sociale dominicana.

LA CORRUZIONE LIMITA GLI INVESTIMENTI NELLA REPUBBLICA DOMINICANA


 

Gli Stati Uniti affermano che la corruzione limita gli investimenti nella Repubblica Dominicana

Il rapporto afferma che resta da vedere se il presidente Abinader manterrà il suo impegno per le riforme istituzionali, la trasparenza e la riforma del settore elettrico.

Molte aziende e investitori statunitensi hanno espresso preoccupazione per il fatto che la corruzione nel governo, compresa la magistratura, continua a limitare gli investimenti nella Repubblica Dominicana.

Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti inserisce nel suo rapporto sugli investimenti esteri nella Repubblica Dominicana le lamentele degli investitori che indicano il Paese come una destinazione con episodi di corruzione diffusa con richieste di tangenti.

Gli investitori segnalano ritardi nei pagamenti governativi, scarsa applicazione dei diritti di proprietà intellettuale, ostacoli burocratici, processi amministrativi e giudiziari lenti e talvolta distorti e procedure atipiche di valutazione doganale e classificazione delle importazioni.

Gli investitori stranieri segnalano inoltre numerosi problemi sistemici nella Repubblica Dominicana, adducendo la mancanza di regole chiare e standardizzate per la concorrenza e la mancata applicazione delle regole esistenti.

Le leggi deboli sulla proprietà fondiaria e gli espropri governativi senza il dovuto compenso continuano a rappresentare un problema. Il processo decisionale amministrativo e giudiziario è percepito come incoerente, opaco e dispendioso in termini di tempo. La corruzione e la scarsa attuazione delle leggi esistenti sono l’oggetto principale delle lamentele degli investitori.

 

lunedì 26 luglio 2021

E' DECEDUTA L'ITALO-DOMINICANA MARGARITA COPELLO



È deceduta il 22 luglio scorso l’italo-dominicana Margarita Copello, promotrice della musica sinfonica nella Repubblica Dominicana e presidente della Fundacion Orquesta Sinfonica Nacional.

"È con profondo rammarico che annunciamo la morte della nostra amata signora Margarita Copello de Rodríguez, presidente onorario e anima della Fondazione Sinfonica, partita tra le braccia del Signore questa mattina, giovedì 22 luglio 2021", è stato postato su Instagram.
"La signora della musica", come viene chiamata, era "la più grande amante" delle arti. "Ha dedicato la sua vita alla diffusione, all'apprezzamento e allo sviluppo del talento dominicano, in particolare dell'Orchestra Sinfonica Nazionale".
La sua famiglia, i musicisti, gli artisti, i collaboratori della fondazione e il pubblico "la ricorderanno sempre come una donna eccezionale, saggia, entusiasta, visionaria e devota alla sua causa”.
I Copello provengono da Santa Margarita Ligure, Italia. I fratelli Anselmo e Giuseppe giunsero nella Rep. Dominicana nei primi anni del ‘900. Margarita ha avuto sei figli.

SUINI: NON SONO PIU' STATI SEGNALATI CASI DI MORTE




La Repubblica Dominicana "non ha nulla di cui preoccuparsi" con il consumo di carne di maiale, secondo gli allevatori

Il dott. Geovanny Molina, direttore della Direzione generale dell'allevamento (Digega), ha assicurato che la popolazione dominicana "non ha nulla di cui preoccuparsi" per quanto riguarda il consumo di carne di maiale.
“Ribadiamo che la popolazione non ha nulla di cui preoccuparsi, la carne di maiale è adatta al consumo. Nella Repubblica Dominicana non ci sono malattie negli animali che rappresentano un pericolo per i consumatori ", ha affermato il funzionario.
"I nostri tecnici continuano a visitare i produttori di suini del paese per assisterli nei loro allevamenti e guidarli sul modo corretto di allevare i maiali con l'interesse di contribuire alla produzione nazionale", ha rivelato Molina.
Ha anche sostenuto che da due settimane non sono più stati segnalati casi di morte di suini nella zona di confine.
Nella Repubblica Dominicana ci sono più di 15.000 allevatori di suini, che inviano circa 100.000 suini al mese al macello, il che dimostra che il settore della carne suina nel paese è rilevante. Inoltre, genera più di 300.000 posti di lavoro.
“Il nostro settore della carne suina è molto importante nel Paese e non possiamo permettere che venga lanciato un allarme inutile e malintenzionato. I nostri tecnici sono sempre attenti e vigili affinché ogni giorno abbiamo una popolazione animale sana e senza presentare rischi per i consumatori ", ha affermato il funzionario.

I MORTI NEI "TETEO" DEGLI ULTIMI TRE MESI

 



Negli ultimi tre mesi, nei "teteos", la cui definizione più diffusa sono gli assembramenti di persone in cui si ascolta musica, si balla e si consumano alcolici, si sono registrati almeno 17 morti e 22 feriti.

Il 18 luglio, Ronny Severino e Jéssica Mary Contreras sono morti e altre due persone sono rimaste ferite all’interno di un bar a Sabana de la Mar, Hato Mayor, dopo essere stati aggrediti da ignoti.
All'alba di lunedì 19, in un "teteo" a La Esperanza, Santo Domingo Este, è morto il sottotenente della Polizia, Anderson Rosario, 27 anni.
Il 12 luglio, Esdras Rosario Bonifacio, 22 anni, è morto dopo essere stato ferito durante una festa clandestina nel Nuevo Amanecer di Los Alcarrizos.
A Villa Riva, provincia di Duarte, l'11 luglio sono morti Landy Paulino e Rafael Mosquea dopo essere stati raggiunti da diversi proiettili. Un altro uomo è rimasto ferito.
La mattina presto del 5 luglio, a San Martín, San Francisco, due uomini che viaggiavano in un ciclomotore hanno aperto il fuoco su alcune persone e hanno ucciso la diciassettenne Geysha Rodríguez, Wisnston Kobe Minaya e Julio César Reynoso. Altre sette persone sono rimaste ferite.
Il 27 giugno, in un “teteo” a Las Matas de Farfán, San Juan, è morto José Luis Adames Valdez, 30 anni.
Il 30 maggio, Ysmael de Los Santos Peguero, 27 anni, è morto a Pueblo Nuevo, Baní, e quattro persone sono rimaste ferite.
Il 23 maggio, il giovane Jarony Dreivy Tavares è stato colpito a morte ad Hato del Yaque, Santiago, in un "teteo" nelle prime ore del mattino.
Il 18 aprile sono deceduti Flaury Jiménez, 18 anni; Daivi Rosa Payano, 26 anni; José Luis Alberto, 33 anni, e Yendry de Jesús Taveras Castillo, 24 anni, durante una sparatoria in un bar di Villa Riva, provincia Duarte. Il capitano della Polizia di Stato, Rigoberto Felipe è morto giorni dopo. Altre sei persone sono rimaste ferite.


LE MOTIVAZIONI DEL DIVORZIO NELLA REPUBBLICA DOMINICANA


 

Il mutuo consenso e l’incompatibilità di carattere: le ragioni più frequenti nei divorzi della Repubblica Dominicana

La legge 1306 bis contiene otto motivazioni per le quali il divorzio può essere richiesto nella Repubblica Dominicana, ma le statistiche mostrano che solo due sono quelle invocate in giudizio da uno dei coniugi quando vuole porre fine al matrimonio: l'incompatibilità di carattere e il mutuo consenso degli sposi.

Su 364.672 divorzi pronunciati negli ultimi 20 anni, in 191.504 è stata addotta la motivazione del mutuo consenso (52,5%) e in 173.138 l'incompatibilità di caratteri (47,4%). In 30 casi non è stata specificata la motivazione del divorzio.

Oltre a questi due motivi, la normativa prevede che le coppie divorzino adducendo altre sei motivazioni: l'assenza di uno dei coniugi, l'adulterio, una condanna penale, gravi abusi o lesioni, l'abbandono volontario della propria casa da più di due anni e l’alcolismo o il consumo abituale o smodato di sostanze stupefacenti.

Per quanto riguarda il mutuo consenso, la normativa che regola il divorzio indica che questo "giustifica sufficientemente che la convivenza è insopportabile per la coppia". Stabilisce come requisito per invocare il divorzio consensuale che la coppia abbia più di due anni di matrimonio e meno di 30. E che l'uomo abbia almeno 60 anni e la donna 50.

Quanto all'incompatibilità di carattere, prevede che essa debba essere giustificata da fatti la cui entità, come causa di infelicità dei coniugi e di turbamento sociale, sia sufficiente a motivare il divorzio.

I dati sui divorzi prodotti tra il 2001 e il 2020 sono stati pubblicati dall'Ufficio nazionale di statistica (ONE), sulla base delle informazioni fornite dagli uffici dello stato civile, dipendenze della Commissione elettorale centrale (JCE).

Nel 2020 è stato registrato il ​​minor numero di sentenze di divorzio degli ultimi 20 anni, con 12.553.

In questo periodo i tribunali sono rimasti chiusi per diversi mesi a causa della pandemia di Covid 19, quindi il calo è da attribuire a quel fattore, non essendovi possibilità di avviare azioni legali.

Questo si evince anche dai casi registrati nella prima metà del 2021, in cui nonostante il Paese sia rimasto in stato di emergenza a causa della pandemia, i tribunali hanno funzionato.

Nei primi sei mesi i divorzi hanno già raggiunto la cifra di 13.426, secondo le statistiche della Direzione nazionale del registro civile, fornite attraverso la Direzione delle comunicazioni della JCE. Ciò significa che quest'anno sono stati depositati 873 divorzi in più rispetto a tutto il 2020.

La media annuale dei divorzi è 18.333. Ma il record è del 2019 con 26.115.

Le domande di divorzio sono depositate davanti ai tribunali della famiglia e le sentenze definitive devono essere trascritte negli uffici dello stato civile della JCE entro il termine di due mesi dalla pronuncia, in virtù della legge 1306bis.

domenica 25 luglio 2021

FESTA DEL PAPA' SOTTO LA PIOGGIA


 L'Ufficio nazionale di meteorologia (Onamet) prevede una festa del papà influenzata dal verificarsi di precipitazioni in alcune province della costa caraibica, nord-est e centro del paese, a seguito dell'umidità causata dal passaggio da un’onda tropicale e da una depressione (vaguada) in alta quota che continuerà a interessare il territorio nazionale.
Nel pomeriggio e nelle prime ore della notte, questi fenomeni atmosferici si sposteranno verso nord, nord-est, Cordigliera Centrale e zona di confine, producendo occasionalmente precipitazioni da moderate a forti, temporali e raffiche di vento.
A seguito delle piogge cadute e di quelle previste per oggi, Onamet mantiene in allerta meteorologica Santiago, La Vega, Monseñor Nouel, San Juan e Santiago Rodríguez, per il rischio di improvvise inondazioni di fiumi, torrenti e rivoli con terreni franosi e allagamenti urbani.
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LA REPUBBLICA DOMINICANA HA UNO DE TASSI DI INFLAZIONI PIU' ALTI DELL'AMERICA LATINA


 

La Repubblica Dominicana è uno dei paesi dell'America Latina che ha registrato la più alta inflazione su base annua nel giugno 2021, secondo un'analisi del Centro regionale per le strategie economiche sostenibili (CREES) pubblicata il 22 di questo mese.

Secondo lo studio, elaborato con i dati dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) e delle banche centrali o centri ufficiali di statistica, il Paese si colloca solo dietro al Venezuela, dove l'inflazione nel mese di riferimento è stata stimata al 2.615,5%, e all'Argentina, con un’inflazione del 50,2%.

“A giugno 2021, l'inflazione infrannuale, ovvero la variazione dell'indice dei prezzi al consumo (CPI) rispetto a giugno 2020 nella Repubblica Dominicana è stata del 9,3%, classificandosi come il terzo paese della regione con l'aumento maggiore dei prezzi ”, indica l'analisi.

La Repubblica Dominicana è seguita da Brasile, Uruguay, Messico, Honduras, Paraguay, Guatemala, Cile, Colombia, Perù, El Salvador, Costa Rica, Panama e Bolivia. Questi ultimi due sono stati i paesi con gli aumenti di prezzo più bassi, rispettivamente con lo 0,2% e l'1,6%.

L'Ecuador è stato l'unico Paese che ha avuto una variazione negativa, registrando un'inflazione del -0,7%.

MASSACRO A HIGUEY


Massacro stile americano a Higuey. Un uomo spara all'impazzata per la strada e uccide 6 persone e ne ferisce una decina. Non era mai successo nella Repubblica Dominicana. Higuey è il capoluogo della provincia La Altagracia, sede del principale polo turistico dominicano, dove addirittura il 102% della popolazione risulta vaxxinato (i due in più riguardano le persone residenti in altre province). Nessuna correlazione ovviamente tra una cosa e l'altra.

Un uomo si aggira per le strade di Higuey sparando all’impazzata alla gente. Il bilancio attuale è di 7 morti incluso l’omicida e una decina di feriti. L’uomo, Angelo Santana, era uscito di casa dopo aver ferito sua moglie con diversi colpi di pistola. L’omicida circolava a bordo di un veicolo Toyota RAV4. E’ stato ucciso da una pattuglia della polizia.
Angelo Santana, 39 anni di età, era proprietario di diverse ricevitorie del lotto e di agenzie di scommesse. Veniva per questo chiamato Angelo Banca. Per il momento non si sa se avesse precedenti penali. Faceva anche il “prestamista”, erogava prestiti.

sabato 24 luglio 2021

LA RUSSIA RIPRENDE I VOLI VERSO PUNTA CANA, LA ROMANA E PUERTO PLATA


 

La Russia riprenderà dal 9 agosto i voli con Repubblica Dominicana, sospesi a causa della pandemia di COVID-19. Lo ha reso noto venerdì scorso il suo centro operativo per la lotta alla malattia.
Vengono ripristinati i voli sulle rotte Mosca-Punta Cana, Mosca-La Romana e Mosca-Puerto Plata con una frequenza complessiva di tre voli settimanali.

2.000 RECLUSI RESTANO IN CARCERE PUR AVENDO SCONTATO LA PENA



Chi ha trascorso il periodo di condanna, ma non riesce a pagarsi la procedura necessaria per il riconoscimento della pena compiuta resta in carcere vita natural durante. Attualmente si parla di congestione degli istituti di pena, ma ben 2.000 reclusi dovrebbero essere messi in libertà.
Il Collegio degli Avvocati Dominicani (CARD) ha denunciato oggi come incostituzionale e abusiva la permanenza nelle carceri di oltre 2.000 reclusi.
In una lettera inviata al Consejo del Ministerio Publico, il CARD ha espresso la propria preoccupazione per la congestione dei centri di reclusione e ha ritenuto indispensabile istituire un meccanismo automatico di controllo e conteggio, che permetta la messa in libertà del recluso non appena il periodo di pena si è concluso.
Secondo il presidente del Collegio, Miguel Surun, la procedura per il riconoscimento della pena compiuta non dovrebbe essere a carico del recluso o della sua famiglia, ma dovrebbe spettare allo stato.
"Lo Stato dominicano è debitore delle garanzie costituzionali a favore di tutti coloro che sono privati della libertà, il che lo obbliga a proteggerli e, pertanto, ad attuare le misure di urgenza per attuare dette garanzie", ha sostenuto.

 

CONTINUANO AD ARRIVARE LE PFIZER


La terza dose non è raccomandata dall’OMS quando si tratta di una stessa casa farmaceutica. Di una terza dose a mRNA dopo due ad adenovirus non si parla nemmeno. Le fonti scientifiche a cui attinge il governo dominicano sono imperscrutabili. Comunque ci sono quasi 10 milioni di dosi Pfizer che sono state profumatamente pagate a 14 dollari l’una e che quindi non si possono abbandonare in un cassetto, tanto più che dovrebbero anche essere refrigerate ma di questo non si sente parlare da tempo. La necessità di smaltire le scorte della Pfizer e di inoculare con due dosi il 100% della popolazione lascia intendere che la de-escalation sia soltanto un’illusione provvisoria.
“Una spedizione di vaccini Pfizer Covid-19 provenienti dagli Stati Uniti è arrivata ieri nella Repubblica Dominicana.
Come annunciato dal vicepresidente, Raquel Peña, attraverso il suo account sul social network Twitter, sono arrivate 445.770 dosi del farmaco “che aggiungono speranza e nuova forza ai dominicani che devono ancora essere vaccinati. Questo è il momento migliore, vaccinati! #VaccinareRD ».
È il sesto lotto che viene ricevuto nel Paese da questa casa farmaceutica per un totale di 1. 639. 680 dosi. Il contratto in essere prevede una fornitura di nove milioni 999mila 990.
Fino a ieri la Repubblica Dominicana aveva inoculato con la prima dose 5.432.072 persone, con la seconda 3.944.218 e con il rinforzo, 261.233.”
 

LA SPAZZATURA DI SANTO DOMINGO ESTE


 

Si sapeva che sarebbe andata a finire così. Il "Cambiamento" proposto dal PRM nella campagna elettorale poteva, soprattutto a livello comunale, essere anche in peggio. L'esperienza passata docet. Comunque questa volta è intervenuto il governo per salvare la faccia del partito. Dal canto suo il sindaco Manuel Jimenez si è limitato a invitare i cittadini a produrre meno spazzatura. Si tratta di 1.500 tonnellate ogni giorno! Secondo quanto è stato reso noto è stata avviata da parte del governo nazionale l'operazione "Ruta de la limpieza" per normalizzare la situazione dell'accumulo di residui entro 45 giorni.

AUMENTANO I DECESSI PER TETANO E LEPTOSPIROSI NEL PRIMO SEMESTRE


Il tetano, che si previene con il vaccino, è una malattia infettiva acuta che si acquisisce dopo l'infezione di tagli o ferite da parte delle spore del batterio Clostridium tetani.
Quest’anno ha causato sei morti su 21 casi segnalati. I decessi rappresentano il 125% in più rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Il numero accumulato di casi di leptospirosi è di 99, con 11 decessi e, sebbene i casi siano inferiori rispetto al 2020, è significativa la quantità registrata per una malattia che si diffonde per contatto con l'urina degli animali.
La provincia con i più alti casi accumulati di leptospirosi è San José de Ocoa, con 26,3 casi ogni 100.000 abitanti. La maggior parte corrisponde a uomini di età superiore ai 20 anni.
La leptospirosi ha sintomi simili a malattie come l'influenza e la dengue, quindi una corretta diagnosi è importante per evitare casi gravi e salvare vite umane, soprattutto in situazioni di epidemia.