Cerca nel blog

giovedì 31 agosto 2017

Sfratto a mano armata. Il nostro connazionale di Las Terrenas si rivolge alla Procura Generale della Repubblica per denunciare gli inadempimenti giudiziari del Procuratore fiscale di Las Terrenas




Comunicato del giornalista Delvis Santos di Telesistema 11:"L'italiano Riccardo Rigoni presenta denuncia alla Procura Generale della Repubblica per presunta negligenza nel caso del suo allontanamento da una casa nella quale viveva da otto anni."


Al Procuratore Generale della Repubblica
Oggetto: inadempimento giudiziario
Egregio signore:
I sottoscritti LUCRECIA DEOGRACIA E RICCARDO RIGONI, dominicana e italiano rispettivamente, maggiorenni, in unione libera, impiegati privati, titolari delle carte d’identità numero xxxxx e numero xxxxx domiciliati e residenti in via xxxxxx del Comune di Las Terrenas, provincia Samaná, con la presente Le comunicano quanto segue:
in data 7 luglio 2017 verso le ore 06:30 pm un avvocato aggiunto, accompagnato da quattro presunti poliziotti, è entrato nel mio domicilio e mi ha allontanato con la forza, con la minaccia di pistole, senza nessun provvedimento giudiziario e nessun incartamento legale. Il giorno 14 luglio abbiamo depositato una querela penale con costituzione di parte civile e fino al momento non è stato risolto niente. Le parti sono state citate e non si è pervenuto a nessun accordo. Siamo in possesso dell’atto di non accordo. Quando ci siamo recati nel domicilio a prendere i nostri oggetti personali insieme all'ufficiale giudiziario, non ci è stato consentito l'accesso per cui l'ufficiale giudiziario ha redatto e sottoscritto l’atto numero 328/2017 di notifica e accertamento. Ci siamo recati dal procuratore fiscale, il magistrato Matias Marmolejos Santos, il quale si è rivolto al procuratore di Samaná perché si occupasse del caso. Il procuratore di Samaná ha convocato le parti e non si è pervenuto a nessun accordo. Il procuratore fiscale di Samaná ha trasferito il caso al magistrato fiscalizzatore di Las Terrenas perché emettesse una misura di coercizione. Fino al momento questo magistrato non ha fatto niente e sostiene di non trovare più la pratica.
Documenti allegati:
1)      Querela depositata il giorno 14 luglio 2017
2)      Atto di non accordo di data 27 luglio 2017
3)      Atto dell’ufficiale giudiziario numero 328/2017
4)      Seconda convocazione del procuratore di Samaná di data 27 luglio 2017

Rimaniamo in attesa del Suo intervento per risolvere questo caso.

Firmato:

LUCRECIA DEOGRACIA                                                RICCARDO RIGONI


Dei commenti dei telespettatori vale la pena di segnalarne uno: "Dal modo di procedere, risulta evidente che chi ha agito senza un provvedimento giudiziario, con la forza, non aveva la possibilità di procedere legalmente. La procura fiscale di Las Terrenas agisce con molta leggerezza in questioni che non sono di sua spettanza, invece quando deve agire si astiene. La procura fiscale di Las Terrenas non potrebbe essere in peggiori mani."

martedì 29 agosto 2017

Deceduto sabato scorso in un incidente stradale l’imprenditore italiano Andrea Cecchini fondatore e gestore della discoteca Mamma Luxory Hall


Andrea Cecchini, quarantenne, si trovava nel paese da dieci anni, proveniente da Gavirate in provincia di Varese.
È deceduto in un incidente la cui dinamica è ancora al vaglio degli inquirenti dominicani lo scorso sabato sera 26 agosto. La sua jeep è stata investita in pieno da una Mercedes mentre si apprestava a fare un’inversione a U. Il connazionale secondo quanto riferito è morto sul colpo. 
Dalle prime ipotesi del giornale online che ha pubblicato la notizia, ora introvabile, il fatto che il connazionale non avesse la cintura allacciata è stata la causa del suo decesso. Invece le condizioni in cui è rimasta la sua macchina rendono improbabile una sopravvivenza anche in caso di osservanza di tutte le misure di sicurezza. Si deve ritenere che il luogo dell’impatto sia avvenuto sul lato guida e che la Mercedes procedesse a forte velocità.
Aveva fondato e gestiva la discoteca Mamma Luxory nel rione Piantini, via Gustavo Mejia Ricart. Lo stesso locale ha postato un messaggio di cordoglio sulla propria pagina Facebook ufficiale.
La notizia ha raggiunto subito anche i suoi tanti amici in provincia di Varese ed è stata pubblicata sui giornali locali. Durante il suo soggiorno in RD, aveva aperto e gestito diversi locali.
Era anche molto conosciuto in provincia di Varese per la sua attività di DJ e animatore della vita notturna. In particolare viene ricordato per la sua attività al Montecristo, un locale di Busto Arsizio, che aveva gestito con alcuni amici fino a poco prima della sua partenza per la Repubblica Dominicana.

lunedì 28 agosto 2017

Riccardo Rigoni, la vittima dello sfratto abusivo a mano armata di Las Terrenas, sarà oggi ospite di Roberto Cavada.





La vicenda verrà oggi portata a conoscenza del pubblico attraverso Telesistema 11 che dal 2009 ad oggi ininterrottamente domina in modo assoluto l'audience televisiva delle news della Repubblica Dominicana. Roberto Cavada nato a Cuba e dominicano naturalizzato è un presentatore di notizie, giornalista e annunciatore cubano residente nella Repubblica Dominicana a Santo Domingo. Ha lavorato anche per l'agenzia di stampa italiana Ansa. Dal 2000 lavora e risiede a Santo Domingo. Attualmente è il produttore dei servizi informativi e presentatore dell’emissione di primo piano di notizie Telesistema 11. Nel 2013 Roberto Cavada è stato selezionato dalla rivista Mercado come una delle venti persone più influenti della Repubblica Dominicana.
Si tratta del primo notiziario televisivo aperto della Repubblica Dominicana che si è unito a Twitter e a Facebook per dare un'opzione diversa interattiva e immediata di notizie e informazioni.
Giornalmente vengono pubblicati titoli e video delle principali storie, reportage e interviste che vengono trasmesse dalle due edizioni di notiziari. Molti dei temi trattati nei notiziari di Telesistema sono stati ricevuti attraverso Twitter e Facebook con dati che inviano i telespettatori, foto e video realizzati con i loro dispositivi e cellulari.
Riccardo Rigoni sarà intervistato prima da Delvis Santos, il giornalista che collabora con Roberto Cavada e che copre la zona nord est del Paese e in particolare Las Terrenas. Dopo l'intervista verso le ore 23, Roberto Cavada pubblicherà il caso.
Questa vicenda che come comunità abbiamo esaminato a fondo presenta dei risvolti preoccupanti non soltanto nella sua fase di esecuzione da far west, nella violazione di tutte le leggi possibili e immaginabili e con delle responsabilità penali a carico degli esecutori, ma anche come al solito nella reazione macchinosa, lenta, insufficiente da tutti i punti di vista della giustizia. I PM fanno melina, si arroccano, si ammalano, non riescono a emettere alcun provvedimento… Situazioni che ci riportano in quel mondo nascosto che esiste in mezzo a noi e con il quale ci scontriamo ogni giorno: traffici di influenza, corruzione e chi più ne ha più ne metta! Oggi comunque vedremo quanto può il quarto potere.
Sicuramente la vicenda si presenta interessante per la stampa scritta e soprattutto parlata, non tanto per l'ingiustizia allarmante sia nell'esecuzione che nella reazione delle autorità giudiziarie, cose abbastanza normali da queste parti, quanto per il cast di protagonisti: un principe, proveniente da una famiglia tra le più ricche d'Italia, con una sorella famosa attrice, con amanti trattati da regine, ed ex amanti arricchite, ecc.
Sarà bene non perdersi il programma, male che vada si tratterà sicuramente di un'esperienza interessante.

sabato 26 agosto 2017

Condannato a 20 anni l'investitore italo-canadese Antonio Carbone. Ha acquistato 12 casinò in RD. Altra storia di ordinaria ingiustizia.




L'investitore italiano incarcerato e condannato a 20 anni per un tentato omicidio tirato per i capelli ci rimette i 100 milioni di dollari investiti. Viene da dire ai potenziali investitori parafrasando Dante: "Lasciate ogni speranza voi che entrate".
L'imprenditore italo-canadese, Antonio Carbone arrivato in Repubblica Dominicana nel gennaio 2011 come investitore ha iniziato a visitare i casinò che erano in vendita in tutto il paese.
Il 27 aprile 2011 è stata costituita la società Dream Corporation con tre azionisti, Antonio Carbone (42,5%), Francesco Carbone (42,5%) e Andrew Michael Pajak (15%). Nel maggio 2011, la Dream Corporation ha costituito una società denominata Dream Casinos SRL, acquistando un totale di dodici casinò entro il termine di un anno.
Nel marzo 2012, è stata costituita anche la Dream Sports DCC, SRL e sono stati acquistati 200 banchi sportivi. e 1.000 banchi di lotteria, creando oltre 3.500 posti di lavoro.
Tra maggio 2011 e dicembre 2012, la Dream ha investito più di 100 milioni di dollari nella Repubblica Dominicana, inviati tramite trasferimenti della Royal Bank of Canada.
Dal maggio 2011, i suoi principali azionisti, Antonio e Francesco Carbone, operando con l'impresa Dream con l'assistenza di 32 direttori, hanno convertito Dream nel consorzio giochi più grande nella storia della Repubblica Dominicana.
Il 31 ottobre 2013, i fratelli Carbone sono diventati vittime di una cospirazione per appropriarsi abusivamente della Dream Corporation. Pavle Kolic con un mandato di rappresentanza rilasciato dall'azionista di minoranza Andrew M. Pajak, ha occupato gli uffici di Dream a Santo Domingo con 20 uomini armati e ha preso possesso illegalmente degli uffici di Dream Sports e Dream Casinos.
Immediatamente dopo, Antonio Carbone e suo fratello Francesco hanno avviato un'azione giudiziaria per togliere Pavle Kolic dagli uffici; il ricorso è stato vinto il 3 dicembre 2013.
Purtroppo, i fratelli Carbone hanno dovuto attendere quasi due mesi affinché la Procura della Repubblica potesse autorizzare la forza pubblica per entrare negli uffici.
Il 31 gennaio 2014, Antonio Carbone si è reso conto che era stato vittima di un furto miliardario. Entrando negli uffici della Dream ha constatato che Andrew Pajak, Pavle Kolic, Eden Z. Kremblewski e i suoi associati avevano rubato tutto all'interno dell'edificio, compresi milioni in contanti, mobili, apparecchiature server, terminali di lotteria e persino i servizi igienici.
Il 4 marzo 2014, i fratelli Carbone, in seguito a questo incidente hanno avviato un'azione giudiziaria contro Andrew Pajak, Pavle Kolic e altre cinque persone.
Dai tribunali canadesi sono state fornite prove che Andrew Michael Pajak ha corrisposto ai suoi associati Pavle Kolic e Brenda Kover USD$650.000 per occupare gli uffici di Dream il 31 ottobre 2013. Dal 2014, i fratelli Carbone hanno in corso battaglie legali a non finire nei tribunali del Canada e della Repubblica Dominicana, al fine di recuperare la Dream Corporation e i loro investimenti.
Il 30 maggio 2014, Antonio Carbone ha ottenuto un'ordinanza giudiziaria civile nella Repubblica Dominicana, dove un amministratore giudiziario è stato nominato per gestire la Dream Casinos, e il 25 novembre 2014, un'altra ordinanza giudiziaria civile è stata ottenuta, che confermava che i Carbone potevano riprendere possesso di Dream Sports DCC, S.R.L., la società che gestiva i banchi sportivi e di lotteria.
In un periodo di un anno i fratelli Carbone hanno ottenuto quattro ordinanze giudiziarie per recuperare la Dream, una in Canada e tre nella Repubblica Dominicana.
Tutte queste ordinanze giudiziarie confermano che Antonio e Francesco Carbone sono gli azionisti di maggioranza di Dream Corporation con un 85% delle azioni. Come è stato dimostrato, Antonio Carbone non è un uomo violento; è un uomo d'affari che si attiene alla legge e che lotta per i suoi diritti presso i tribunali, non sulla strada come un criminale.
Il 25 gennaio 2015, Antonio Carbone è diventato l'ennesima vittima della corruzione nella Repubblica Dominicana. È arrivato all'Aeroporto di Punta Cana, alle ore 19:00 e, superato il check-in per il volo delle ore 21:00 a Toronto, in Canada, non immaginava che circa alle 19:30 sarebbe stato arrestato, senza un ordine di cattura da un ufficiale della polizia, e che questo sarebbe stato l'inizio di un complotto per toglierlo di mezzo, al fine di appropriarsi dei suoi investimenti nella Repubblica Dominicana.
L'ordine di cattura è stato emesso alle ore 22:51: un arresto quindi illegale.
Fernando Báez, persona che lavora per Andrew Pajak, ha sostenuto che i fratelli Carbone avevano incendiato la propria autovettura in un tentativo di omicidio nei suoi confronti, storia  piena di contraddizioni e che in nessun modo si ricollega ad Antonio o a Francesco Carbone. Tuttavia con l'aiuto della Procura e del suo avvocato, Abel Rodríguez del Orbe, che ha in passato già svolto la funzione di procuratore e che esercita non poca influenza sul sistema giudiziario della Repubblica Dominicana, sono riusciti a mantenere Antonio Carbone in carcere, interrompendo le sue udienze e revisioni e ostacolando le possibilità di modifica della misura di reclusione.
Hanno ricusato i giudici e le loro decisioni al fine di ritardare il processo, rendendo impossibile per Antonio Carbone avere la revisione spettantegli di 3, 6 e 9 mesi e le sue udienze sono state posticipate per oltre 17 volte, evidenziando un abuso di potere totale.
Il principale PM incaricato delle indagini di questo caso, Isidro Vázquez Peña, è stato accusato di corruzione e attualmente è agli arresti domiciliari per altri casi, e l'altro PM nel caso di Antonio Carbone è stato accusato pubblicamente e gli avvocati stanno chiedendo alla Procura di avviare un'indagine, poiché ha partecipato in una frode simile nella quale la vittima è stata un canadese.
L'accusa dei PM contro Antonio Carbone è piena di menzogne e contraddizioni, e la maggioranza dei testimoni presentati da Fernando Báez sono pagati e attualmente stanno lavorando per lui.
Un uomo innocente è stato accusato e incarcerato per un reato che non ha mai avuto luogo perché Fernando Báez, manager della Dream Casinos s'è inventato un complotto per prendere il controllo della compagnia e ha appiccato il fuoco alla sua Jaguar 1999, facendo credere che i fratelli Carbone erano stati i responsabili. E invece i Carbone non solo non avrebbero avuto motivo per farlo, ma non avevano né visto il Baez né parlato con lui da oltre un anno.
Ora Fernando Báez è diventato da manager di società a comproprietario delle aziende dei casinò di cui è entrato in possesso dopo che Antonio Carbone è stato innocentemente incarcerato per oltre un anno.
Fernando Báez era già impiegato in Casinos Diamante da circa 25 anni; Oggi, questa società ha rilanciato illegalmente dieci Casinos Dream che operano con il suo aiuto.
Antonio Carbone e la sua famiglia sono stati truffati nell'entità di 45 milioni di dollari investiti nei casinò da un azionista di minoranza della Dream, Andrew Michael Pajak, e da Fernando Baez.
Il 19 febbraio 2015 è stato pubblicato un articolo nel giornale "Hoy" in cui Antonio Carbone ha riferito che si è trattato di una cospirazione per derubarlo della Dream Casinos.
Andrew Michael Pajak e un'altra persona, alla quale ha conferito un mandato di rappresentanza illegale, Ed Kremblewski, hanno anche frodato Antonio Carbone e la sua famiglia per oltre 55 milioni di dollari del loro investimento in banchi sportivi e di lotteria da quando Antonio Carbone è stato incarcerato.
Il sig. Kremblewski ha sottoscritto illegalmente contratti come amministratore per vendere banchi a un'impresa denominata Washington Heights, in violazione delle ordinanze dei tribunali della Repubblica Dominicana e del Canada.
Questa persona rappresenta anche Washington Heights SRL come amministratore. Ha venduto quindi i banchi all'impresa in cui lavora, dimostrando e confermando il dolo.
Il rapporto della polizia conferma che non c'è stata alcuna esplosione dell'autovettura e che la vita del sig. Fernando Baez non è mai stata in pericolo e che nessuno ha cercato di ucciderlo come da lui riferito ai PM.
Antonio Carbone ha chiesto al Procuratore della Repubblica e al Presidente Danilo Medina di aiutarlo a chiarire questa situazione, essendo un'innocente vittima di abusi di potere ai fini di una reclusione illegale tale da consentire lo sproprio del suo investimento di oltre 100 milioni di dollari.
Questa è una delle maggiori frodi nella storia della Repubblica Dominicana con tanta corruzione e false accuse elaborate dai PM.
Intanto ecco la notizia del giornale di oggi: "Condannano a 20 di carcere l'imprenditore italo-canadese Antonio Carbone per tentato omicidio".
Avviso agli investitori: Lasciate ogni speranza voi che entrate!



venerdì 25 agosto 2017

L'incontro dell'ambasciatore Canepari con i consiglieri del Comites Panama non ha prodotto alcun risultato. I connazionali sono delusi





Incominciamo dalla fine: "l'ambasciatore ha dato disponibilità per realizzare incontri periodici con questo Comites con la finalità di mantenere ulteriormente informata la collettività."
Così finisce la comunicazione del Comites di Panama. Succede che il Comites di Panama non è il Comites di Santo Domingo. L'ambasciatore si è degnato di riceverlo. Tutto lì.
Ci siamo fatti molte illusioni su questo incontro, ma a questo stralcio di Comites di altra ambasciata, composto dai residenti nella Repubblica Dominicana, non è stato concesso né rivelato niente di più di quanto era già stato pubblicato sulla bacheca esterna all'ambasciata.
Avremmo voluto sapere tante cose, per esempio perché questi ritardi nell'iscrizione all'AIRE che rappresentano una vera e propria violazione di legge da parte dell'ambasciata in quanto ci sono dei tempi ben precisi per eseguire le iscrizioni. Si tenga anche conto che l'anno prossimo ci saranno le elezioni per cui la mancata iscrizione all'AIRE rappresenta anche un impedimento al voto. Sugli italiani che si trovano qui e che vogliono acquisire l'iscrizione all'AIRE perché hanno trasferito la loro residenza incombono rischi di natura penale e fiscale non indifferenti a causa della irreperibilità. Inoltre ci sono italiani che decidono magari di ritornare in Italia per un intervento chirurgico o per delle cure mediche e poi rientrando devono attendere anni per avere un'iscrizione AIRE.
Non siamo  nemmeno riusciti a capire perché l'iscrizione all'AIRE non si fa più on-line.
Tutto questo non è che sia molto logico e non è giustificato nemmeno dalle statistiche passate. Succede qualcosa? C'è la ressa dei venezuelani? Non lo sappiamo e non lo sapremo mai. Segreto di stato.
Un dato di fatto è che ora l'ambasciata si risparmia l'affissione al muro esterno di via Objío delle sue disposizioni perentorie, convocando questo stralcio di Comites di altra ambasciata a piacimento per delle comunicazioni da diffondere tra i connazionali. Questo non è il ruolo che ci aspettavamo dei rappresentanti da noi eletti per il Comites di Panama, che si sono tra l'altro sempre distinti per il loro impegno a favore della comunità.
Non è dato sapere nemmeno quanti siano attualmente gli iscritti AIRE. Non se ne è più parlato. Eppure è un dato fondamentale e ci sono due addetti amministrativi che complessivamente costano oltre 200.000 € l'anno. Questo dato non può essere trascurato.
Se avessimo un Comites nostro lo conosceremmo sicuramente come lo conoscevamo quando dipendevamo da Panama. Invece ora niente, nemmeno questo.
Perché la giornata di venerdì praticamente viene dedicata soltanto alle cittadinanze? Un mistero! Le prenotazioni sono circa 800 fino a fine febbraio. Ne dovrebbero prendere 30 ogni venerdì, tanti quanti i passaporti del lunedì. Non c'è mai stata questa ressa per le cittadinanze. Gli oriundi qui non sono tanti per giustificare la cifra. Evidentemente c'è qualche novità, qualcosa che non va e che non ci viene detto nemmeno allo stralcio di Comites di altra ambasciata perché non ha diritto di venirne a conoscenza.
 Si parlava di figure onorarie: "stanno esaminando la possibilità…". Pareva una cosa già fatta. E comunque cosa fanno attualmente le figure onorarie? Non si capisce. Non si capisce nemmeno come arrivino in ambasciata questi casi di emergenza. Perché in realtà non esiste la maniera di comunicare con l'ambasciata. Come si fa a comunicare un'emergenza? Tutto viene giustificato con la mancanza di personale.
Penso che ci sia anche una mancanza di volontà di rendere il miglior servizio possibile.
Perché tre soli giorni la settimana di ricezione del pubblico?
Canepari afferma che si sta dando precedenza al rilascio dei passaporti… Se così fosse lo sportello sarebbe aperto per i soli passaporti anche il martedì e il giovedì. Mi pare ovvio! Senza per questo indurre al suicidio nessun impiegato per il troppo carico di lavoro.
Conclude il comunicato del Comites di Panama invitando i connazionali a inviare segnalazioni, proposte e commenti costruttivi al suo indirizzo e-mail: panamacomites@gmail.com
Comunque sembra proprio che il ruolo di questo Comites Panama sia quello di riferire alla comunità le decisioni dell'ambasciata di Santo domingo senza proporre alcunché. Sembra…