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mercoledì 29 novembre 2017

Un respingimento per ideologia politica all’AILA! Ci mancava solo questo...



Cittadina portoricana, quindi con passaporto statunitense, proveniente da San Juan è stata respinta all’AILA e rispedita a casa con lo stesso aereo. Dei respingimenti ne abbiamo parlato di recente, ma questo non è uno qualunque. I motivi alla base sono politici!
La signora era stata schedata decine di anni fa come comunista! Dai controlli si è riscontrato che aveva fatto parte del Partito Comunista Portoricano. Sembra una notizia d’altri tempi, un vero e proprio ritorno al passato. Comunque le schede sono schede, si fa per dire, e se nessuno le aveva cancellate, gli ufficiali di Migracion ne dovevano tener conto. E poi certe schede del servizio di intelligenza devono sempre essere prese in considerazione. O no? Fa ridere forse, se vogliamo. E magari le cose sarebbero andate a finire anche diversamente se la signora da buona comunista d’altri tempi fosse stata meno caparbia.
Penso comunque che i nostri, tanti, connazionali che vantano un’antica militanza nei partiti della falce e martello non si debbano preoccupare più di tanto. Si dice in giro che dopo che si è saputo sulla fine di Bertinotti e degli altri irriducibili, tutte le schede a livello mondiale relative ai comunisti italiani sono state incenerite. E ti pareva, uno che va con il panfilo, l’altro che si aggira vestito con il doppio petto, ecc. E poi ora sono al governo da mo’ sotto le direttive di boy scout di comunione e liberazione e accoliti di Soros e di Wall Street. No, penso proprio che gli ex-comunisti nostrani non se ne debbano preoccupare più di tanto!
Tornando alla pasionaria portoricana, come ho precisato sopra proveniva da San Juan di Porto Rico. La compagnia aerea, Jet Blue, e l’aeroporto di arrivo, Las Americas. Lo scopo del suo viaggio era comprare un generatore di corrente con inverter e delle batterie per installare il tutto a casa sua e quindi provvedere alla mancanza di energia elettrica cronica dell’isola a seguito delle devastazioni dell’uragano Maria. Praticamente dopo il passaggio di questo uragano il sistema di erogazione dell’energia elettrica a Porto Rico è collassato e oltre l’80% della popolazione è rimasta al buio.
La signora è arrivata nel paese lo scorso 15 novembre ed è stata trattenuta per cinque ore negli uffici di Migracion dell’AILA. Successivamente è stata rimpatriata con lo stesso aereo con il quale era arrivata.
La decisione è stata oggetto di critiche da parte dei funzionari dell’aeroporto che sostenevano che non siamo più in un’epoca in cui si perseguita il comunismo. Secondo le autorità invece la signora si è rifiutata di farsi prendere le impronte digitali ed ha adottato un comportamento aggressivo e insultante.
La signora ha sostenuto più volte, secondo le testimonianze degli ufficiali, che tante domande e controlli non le parevano strani perché la “Repubblica Dominicana è una repubblica delle banane, del terzo mondo, molto arretrata.” E ha aggiunto: “Se volete rispedirmi al mio paese fatelo. Ma io non mi farò prendere le impronte digitali.”
L’onore delle armi alla signora comunista allora. In fondo in questa vicenda è l’unica che ne viene fuori bene, almeno secondo me. È rimasta coerente alla sua ideologia e di questi tempi non è poco.

Poi se a casa ha anche il panfilo, questo non lo sappiamo, ma di primo acchito penso di no. Mica tutti i comunisti del mondo sono come i nostri, che fanno le campagne elettorali per vincere le elezioni e poi lasciano al governo la feccia del mondo?

Esonero dazi natalizio. Ne possono usufruire anche le famiglie italo-dominicane in arrivo per le feste



L’usuale esonero dazi natalizio, in vigore dal 1996, è stato annunciato da parte dell’amministrazione delle dogane dominicane.
Le condizioni sono le seguenti:
  • il beneficiario deve essere dominicano, deve risiedere all’estero e deve dimostrare di non essere entrato nel Paese negli ultimi sei mesi a partire dalla data del suo arrivo
  • l’esonero vale per gli arrivi dal 1 dicembre 2017 al 7 gennaio 2018
  • si applica un solo esonero per famiglia
  • l’esonero riguarda articoli vari ed elettrodomestici, non più di uno per categoria, specialmente per gli elettrodomestici
  • il limite massimo complessivo dell’esonero è di 1500 dollari. È stato quindi ridotto della metà rispetto all’anno scorso (3000 dollari)
  • gli articoli o elettrodomestici possono essere anche spediti per courier. La dimostrazione del diritto all’esonero verrà data negli uffici doganali al momento del ritiro
  • non rientrano nell’esonero dazi natalizio le armi da fuoco, i veicoli a motore e le merci considerate materie prime industriali e agricole.



martedì 28 novembre 2017

L'ambasciatore inaugura la sua missione. E le pratiche consolari? Al peggio non c'è mai fine!





Il nostro ambasciatore continua a inaugurare la sua missione. Bisogna riconoscere che il diplomatico cura meticolosamente le relazioni pubbliche. Il primo ricevimento lo ha avuto con i membri del Sovrano Militare Ordine di Malta qualche giorno dopo il suo arrivo e quindi con gente che conta nel vero senso della parola nella Repubblica Dominicana, tanti oriundi, poi si è incontrato con un gruppo di deputati dominicani, illustrando un ambizioso progetto di collaborazione internazionale, soldi a palate dall’Italia per opere di sviluppo nella Repubblica Dominicana. Un progetto più coraggioso che ambizioso dopo la figuraccia della chiusura dell’ambasciata per un risparmio di quattro soldi. Come minimo poco credibile… Poi c’è stato l’incontro con il presidente della Repubblica per ricevere le credenziali. E ora la ciliegina sulla torta: l’inaugurazione della sua missione!
Pratiche consolari
Andrea Canepari non è sicuramente l’ambasciatore che fa al caso nostro. Ci aspettavamo un diplomatico in grado di risolvere i nostri problemi con i passaporti e con le pratiche consolari in genere. Di queste cose il giovane pluripremiato e condecorato ambasciatore evidentemente non sa cosa farsene. Qualcuno fa una smorfia quando io sostengo che tutto è peggiorato con il suo arrivo, ma purtroppo i fatti mi danno ragione e ogni giorno di più. Qualunque riferimento tra Andrea Canepari e l’attività consolare è puramente casuale. Lo abbiamo capito nelle sue sortite, la prima a Las Terrenas nel territorio di una comunità italiana molto attiva. Non ha la minima idea di quanti siano gli iscritti all’AIRE della circoscrizione che gli è stata affidata. Per altri ambasciatori, ad esempio Apicella di Panama, questo è un dato fondamentale. E fa sproloqui, invitando i connazionali a iscriversi all’AIRE quando questa è un’impresa al cui confronto le fatiche di Ercole sarebbero quisquilie.
Dichiara di essere d’accordo sull’iscrizione all’AIRE senza la presenza fisica allo sportello, ma poi non ne parla più.
 Dà a intendere che gli over 65 possono accedere ai servizi consolari senza prenotazione e poi un impiegato qualunque, tutti contano, fanno e disfano più di lui a quanto pare all’ambasciata, esce sul marciapiede, apre la bacheca e sbarra con un pennarello nero il “privilegio degli over 65”.
Il bello è che continuiamo a prenderlo sul serio… ad attenderci che le cose cambino. È vero che la speranza è l’ultima a morire, ma qui la speranza è ormai cadavere da tempo… Tant’è che della sua visita a Punta Cana dopo tre giorni non sappiamo assolutamente niente. Andrea Canepari non fa più notizia… Le facce che girano attorno a lui nelle sue visite sono sempre le stesse. E ora del resto è anche autorizzato a non rispondere sulle questioni consolari. Con decreto del 6 ottobre del Ministero degli Esteri, pubblicato l’8 novembre nella G.U., è stata istituita la Cancelleria consolare, vi comanda quindi qualcun altro, un impiegato, non certo un diplomatico, che non fa visite ai connazionali e che non deve rispondere a domande di chicchessia. Ma in fondo Canepari di risposte precise non ne ha mai azzeccata una sulle pratiche consolari.
C’è chi sostiene che a Filadelfia il passaporto si riesce ad averlo in due ore… E che qui ciò in breve sarà possibile. Notiamo invece al riguardo che le prenotazioni dei passaporti sono ormai arrivate al 28 maggio. Sono quindi lontane sei mesi. Ora se qualcuno pensa che il passaporto gli verrà consegnato dopo un paio di settimane, sbaglia. Le cose non stanno più così, come dimostra la ricevuta di cui all’immagine ci vogliono 45 giorni per avere il passaporto dopo l’appuntamento.
Al peggio non c’è mai fine!
Torniamo all’evento inaugurativo recente. A quanto pare l’ambasciatore se l’è sentita di svolgerlo nel “rudere” del centrico rione del Naco. Con precisione non lo si può dire perché da nessun altra parte se ne parla, ma da quel che si vede dalle finestre si direbbe di sì.
Vi hanno partecipato membri del Corpo Diplomatico accreditato nella Repubblica Dominicana presieduto dal Nunzio Apostolico. Il Vice Presidente della Repubblica Dominicana, Margarita Cedeño de Fernández; La senatrice Cristina Lizardo; il ministro delle finanze, Donald Guerrero; i vice ministri degli affari esteri, Hugo Rivera e Carlos Gabriel García, nostra vecchia conoscenza, e Angelita Garcia de Vargas a nome del Ministro degli affari esteri. C’era anche il gruppo parlamentare di amicizia italo-domenicano, presieduto d Mirna Tejada; Gilberto Acevedo, direttore dell’Instituto de dominicanos en el exterior, e i ministri consiglieri dell’ambasciata Cynthia Antigua ed Esmeldy Belliard.

Restiamo in attesa della prossima celebrazione, forse l’inaugurazione dei nuovi locali?

La Procura della Repubblica mette a disposizione il portale per la verifica delle multe del traffico




L'Ufficio del Procuratore Generale (PGR), come parte del progetto della Repubblica Digitale del governo, ha messo a disposizione del pubblico un nuovo portale web per la verifica delle infrazioni del traffico in sospeso con l’Autorità Metropolitana del Trasporto (AMET).
Ora si dovrà solo accedere al portale web dell'ufficio del Procuratore generale e andare alla scheda "Servicios", quindi alla colonna "Servicios", dove avverrà la verifica delle infrazioni del traffico. Per eseguire questo processo, è sufficiente inserire il numero di identificazione personale (“cédula” o passaporto).
Si ricorda inoltre che l'ufficio del procuratore generale ha recentemente annunciato una nuova piattaforma tecnologica, Repubblica Digitale, attraverso la quale i cittadini, oltre al certificato di assenza di precedenti penali, possono eseguire servizi online per il pagamento delle multe.
Per la verifica delle multe cliccare qui
La Repubblica Digitale è il nome della rivoluzionaria iniziativa del presidente Danilo Medina per l’uso e l’applicazione della tecnologia a favore dello sviluppo della Repubblica Dominicana. Si basa su quattro grandi pilastri, di cui uno è:

il governo digitale per offrire ai cittadini i servizi amministrativi online insieme a una maggiore trasparenza nell’amministrazione pubblica.

sabato 25 novembre 2017

Condor denuncia ritardi nella partenza dei propri voli a seguito dei controlli rigorosi nell’AILA




Condor denuncia ritardi nella partenza dei propri voli a seguito dei controlli rigorosi nell’AILA e dell’assegnazione a questi di pochissimo personale (uno ogni centinaia di passeggeri)
 Il gestore della compagnia aerea Cóndor dell'aeroporto Las Americas ha riferito che a seguito dei controlli rigorosi effettuati dai membri dell'organismo di sicurezza aeroportuale specializzato (CESAC), i loro voli partono in ritardo.
Nelson Pérez, direttore della compagnia aerea, ha spiegato che la situazione dei controlli effettuati sia dagli agenti del CESAC che dalla Direzione nazionale del controllo antidroga (DNCD) sta causando disagi alla compagnia aerea che trasporta turisti da e verso la Germania.
Riferendosi alla situazione, Pérez sottolinea che i suoi voli partono con un ritardo di 20 e 25 minuti perché il CESAC  AFFIDA A UN SOLO AGENTE l’incarico di effettuare i controlli su centinaia di passeggeri.
 "Abbiamo denunciato la situazione alle autorità dell'aeroporto e ad altre autorità negli incontri che abbiamo tenuto con le agenzie di sicurezza, ma il problema persiste ", ha affermato.
I turisti tedeschi si lamentano costantemente dei controlli rigorosi a cui sono sottoposti quando arrivano all'aeroporto di Las Americas, dove gli agenti di sicurezza li invitano a togliersi le scarpe e li perquisiscono fisicamente senza alcuna delicatezza.
 Condor effettua voli charter più volte alla settimana nella Repubblica Dominicana, da Francoforte, in Germania, portando centinaia di turisti da quella nazione e da altre che vengono in vacanza nella Repubblica Dominicana.
Prima di arrivare a Las Americas, l'aereo effettua una sosta a San Jose, in Costa Rica, dove trasporta anche turisti.

Ha detto che, anche se i passeggeri vengono controllati fuori dall'aeroporto di San Jose, all'arrivo presso l'AILA sono sottoposti a rigorose procedure da parte del personale CESAC.

venerdì 24 novembre 2017

Il 57% dei veicoli che circolano ha oltre 20 anni. Ispezione in vista per tutti i veicoli a partire dal 2018






La direttrice di Intrant ha riferito che non c'è modo di eliminare i vecchi modelli. Di fatto il piano RENOVE non ha avuto successo. Verranno eseguite quindi regolari ispezioni tecniche per stabilire l’idoneità dei veicoli alla circolazione stradale.
L'Istituto Nazionale per il Traffico e il Trasporto Terrestre (Intrant) non eliminerà i veicoli, basandosi sull’anno di costruzione, ma attraverso una valutazione molto accurata a partire dal secondo semestre del 2018 verrà stabilito quali veicoli potranno circolare ancora e quali dovranno essere demoliti.
"Eseguiremo diversi controlli tecnici dei veicoli, fino a quando non verrà stabilito che non rappresentano un pericolo sulle strade ", ha spiegato la direttrice di Intrant, Claudia Franchesca de los Santos.
Ha riferito inoltre che ci sono persone che hanno veicoli di oltre 20 anni che si prendono cura di loro e che sono in perfette condizioni. Questi veicoli supereranno sicuramente il controllo.
Revisione dei veicoli
De los Santos ha detto che ci sono cose che non verranno negoziate, come le buone condizioni dei pneumatici, l'emissione di gas e le luci del veicolo.
"Dobbiamo garantire che i veicoli non siano entità pericolose sulle strade e questo è ciò che si cerca con l'ispezione tecnica dei veicoli", ha affermato.
 L'ispezione in caso di mancato superamento potrà essere rifatta dopo cinque giorni.
Queste ispezioni avranno inizio a partire dal secondo semestre del 2018, il tempo necessario per approntare l’organizzazione ispettiva.



COSTO DELLE ISPEZIONI: Sebbene Franchesca de los Santos non abbia parlato di cifre, ha affermato che le ispezioni avranno un costo, in quanto tali processi costano e devono essere, in qualche modo, sostenibili.

Umor nero nel venerdì nero: anche le bare a metà prezzo! Un’occasione da non perdere!




Anche quest’anno l’impresa di pompe funebri di El Seibo “La Solucion”  ha lanciato l’offerta di sconti speciali per le sue bare. Sicuramente qualcuno ne ha approfittato. Si dice che è diventata una moda quella di avere a casa una bara sempre pronta per ogni evenienza. E poi se la costosa promozione che coinvolge tutti i media della zona non avesse un ritorno in termini di vendite, che scopo avrebbe ripeterla per il secondo anno consecutivo? Bare da 8.000 pesos vengono offerte al modico prezzo di 4.500. Chi dorme in un letto sufficientemente alto non dovrebbe perdere l’occasione… 3.500 pesos risparmiati che potrebbero essere spesi a suon di birre e musica, tanto per dimostrare che si può guadagnare qualcosa anche con la propria morte. Sicuramente ad analizzare il tutto attentamente, c’è da escludere anche in questa offerta un vantaggio economico per l’acquirente in funzione del suo decesso. Comunque ogni occasione è buona per ridere e se si tratta di ridere della morte, tanto meglio, soprattutto se si festeggia anche in compagnia. Certo che comunque una bara sotto il letto alla lunga toglie a chiunque la voglia di ridere.

L’impresa di pompe funebri La Solución di El Seibo ripropone quindi per il secondo anno consecutivo la sua offerta speciale in occasione del Black Friday.
L'azienda, di proprietà di Francisco Álvarez Mercedes (Kikito), ha promosso l’offerta sulle stazioni di radio e sui canali di televisione locali, attirando l'attenzione di tutto El Seibo.
L’anno scorso questa notizia ha fatto scalpore sia nella stampa nazionale che internazionale.
Le bare e altri servizi di La Solucion vengono offerti a metà prezzo nel Black Friday. Un’occasione unica per … morire e spendere poco!
“Tutto a metà prezzo, non solo le bare". Questo è quando si può leggere sull’account di Facebook.
L’impresa di pompe funebri si trova all'uscita di El Seibo in provincia di Higüey.
Nei social network di El Seibo non si parla d’altro.

Eppure la città si prepara per un grande sciopero, ovvero tumulto violento, per Natale per reclamare opere pubbliche. Forse ci scapperà pure il morto, chissà, ma le bare e i servizi sono solo oggi a metà prezzo!

mercoledì 22 novembre 2017

300.000 pesos per una sentenza! Giudice destituito a seguito della denuncia dell’italo-dominicano Celso Marranzini


Il Consiglio Nazionale della Magistratura ha trovato colpevole di una grave irregolarità il giudice della Corte penale di San Cristobal, Regina Carvajal Vizcaino e l’ha destituita dal suo incarico per aver violato la legge 327-98 relativa alla carriera giudiziaria.
Aveva preteso  il pagamento di 300.000 pesos per emettere una sentenza contro Celso Marranzini e la società Multiquimica Dominicana.
Il Consiglio giudiziario nazionale era presieduto dal presidente della Corte Suprema, Mariano Germán Mejía.
Ricordiamo che nel corso del corrente mese Mariano Germán Mejía si è incontrato con l’ambasciatore Andrea Canepari. È significativo che a distanza di pochi giorni sia stata presa una misura così trascendente. C’è da dire che la giudice in questione era stata sottoposta a diverse indagini a partire dal 2009 e probabilmente quella che le è costata la destituzione è l’irregolarità meno grave.  
Ottobre e novembre sono stati mesi in cui il problema della sicurezza giuridica è saltata alla ribalta dell’attenzione mediatica. Il cugino di Celso Marranzini, l’italo-dominicano Frank Ranieri presidente del più importante gruppo turistico, il Grupo Puntacana, in una sua intervista della settimana scorsa si è lamentato, sostenendo che  “senza sicurezza giuridica, difficilmente verrà raggiunto il traguardo fissato insieme al presidente Danilo Medina dell’arrivo di 10.000.000 di turisti in un anno”.
Da Roma il viceministro agli esteri dominicano Carlos Gabriel García annunciava sempre a ottobre che la sicurezza giuridica nella Repubblica Dominicana è ormai una realtà. Noi sappiamo che non è così. Ne abbiamo esempi a iosa che si verificano con regolarità.
Del resto sono anche allarmanti le dichiarazioni che fanno certi personaggi che dovrebbero intendersene. Ad esempio  il dr. David Brens, candidato alla presidenza dell’ordine degli avvocati, ha sostenuto in una sua recente intervista apparsa su tutti i giornali che esiste un mercato delle sentenze, il che viene confermato dalla condotta del giudice recentemente destituito.

Una situazione preoccupante che però ha tutta l’aria di voler cambiare anche grazie a iniziative della nostra comunità.

venerdì 17 novembre 2017

Lo spumante Franciacorta arriva nella Repubblica Dominicana per un brindisi come si deve con le bollicine DOC



Con le festività natalizie ormai alle porte ci giunge la buona notizia che potremo brindare con vini DOC Franciacorta! Qui lo chiamano “cava” Franciacorta, vale a dire spumante o brut. Lo distribuisce la ditta Mejía Import Export che recentemente ha presentato e fatto degustare, non ne sapevo niente, i vari tipi di vini Franciacorta DOC a disposizione che sono il Franciacorta Rosé, il Garda Rosé Brut, il Franciacorta Brut Romantica DOC, il Franciacorta Saten Romantica, il Franciacorta Brut e il Franciacorta Saten. La produzione è dell’azienda agricola Mirabella. La zona DOC Franciacorta si trova interamente ricompresa nella provincia di Brescia.

Mirabella è un’azienda agricola di lungo corso in Franciacorta, che vede dagli anni '80 un gruppo di imprenditori e professionisti bresciani unire le proprie forze e le terre per amore del vino, evolvendosi fino a produrre un Franciacorta senza solfiti aggiunti. Nella carta etica l’azienda sottolinea quale obiettivo da perseguire quello di garantire la riconoscibilità del Franciacorta, in un mondo sempre più affollato di bollicine. Il Franciacorta Rosé è composto da una proporzione 40-30-30 tra chardonnay, pinot bianco e pinot nero. Un calice rosa intenso, con un naso molto elegante di lampone e violette, e sul fondo tocchi di succo di mela e note gessose. Il sorso è appagante, con una sfumatura di rabarbaro leggero che caratterizza il profilo aromatico, una bella complessità data da una piacevole verticalità minerale e un finale lungo e deciso, che chiude su freschezze intriganti di pompelmo rosa.”

Per un brindisi che porti bene, cin cin a tutti, prosit, zum Prost, à la santé, salud, Buon Natale e Felice Anno Nuovo! Con un po’ di anticipo, del resto qui tutte le case hanno già l’albero di Natale bell’e pronto per cui i brindisi si possono fare. Meglio se c’è del buon vino a disposizione. 
Nel Triveneto preferiamo il prosecco di Valdobbiadene, ma per una volta si può fare un’eccezione. Speriamo che questi vini DOC Franciacorta non siano tanto cari, ma chi se ne frega! Nelle festività più importanti dell’anno nessuno bada a spese!

In fondo siamo nei Caraibi e quindi la spensieratezza è d’obbligo e forse non è vero che come dicono a Trieste “Schei sarà che noialtri no ghe semo”? Ci saranno soldi e noi non ci saremo… Questa è la pura verità.

Il monossido di carbonio, l’assassino invisibile, ogni tanto colpisce anche nei Caraibi



Tre persone sono state rinvenute morte all’interno di una Mazda parcheggiata nei pressi della rinomata via Bolivar, una donna adulta 27enne al volante e due minorenni di 14 e 4 anni. I corpi non presentavano segni di violenza e la causa del decesso era un mistero che però la polizia ha già risolto.
L’assassino invisibile, il monossido di carbonio, ha colpito ancora.
La Mazda era accesa, parcheggiata con i finestrini chiusi, anche a causa delle piogge persistenti degli ultimi giorni con l’aria condizionata funzionante a pieno regime. A seguito di un guasto meccanico veniva convogliato in cabina il gas tossico. Secondo la polizia la Mazda presentava un alto livello di corrosione nel sistema di emissione o tubo di scarico e una rottura nella sua struttura. Dal controllo scanner è risultato che la macchina non possedeva il convertitore catalitico, che è un componente del motore di combustione e che serve alla riduzione e al controllo dei gas nocivi espulsi. La giovane donna rinvenuta al volante sorella e zia delle minorenni, mentre si stava asfissiando è riuscita a fare una telefonata a suo padre chiedendo aiuto.
Di solito questi avvelenamenti per monossido di carbonio sono frequenti e si devono per lo più all’uso dei generatori di corrente a seguito della frequenza dei black out oppure a seguito delle interruzioni di corrente prolungate dopo il passaggio di un uragano. Se i generatori di corrente non vengono utilizzati nel modo corretto e in spazi sicuri e ventilati sono possibili degli avvelenamenti per monossido di carbonio oltre a incendi ed esplosioni.

Succede anche con frequenza che l’assassino invisibile colpisca nei motel. Per un motivo o per l’altro, di solito perché il conducente teme che la macchina non riparta una volta spenta, per un guasto al motorino di avviamento o per insufficienza della batteria, il motore viene lasciato acceso nel garage adiacente alla camera dell’albergo. Succede ogni anno che qualcuno muoia per questa causa. Gli ultimi avvelenamenti di monossido di carbonio risalgono al 2016 sempre in un motel. Il motore è stato lasciato acceso nonostante l’invito del personale dello stabilimento a spegnerlo. Il conducente temeva di non riuscire a riaccenderlo. In questo caso la causa dei decessi non è stato tanto l’assassino invisibile quanto l’ignoranza del conducente.

giovedì 16 novembre 2017

Visita dell’ambasciatore Canepari al presidente della Suprema Corte de Justicia. Ci sarà più sicurezza giuridica per noi italiani?


Il presidente della Suprema Corte de Justicia e del Consejo del Poder Judicial, Dr. Mariano Germán Mejía, e l'Ambasciatore d'Italia nella Repubblica Dominicana, Andrea Canepari, hanno avuto un incontro in cui si sono scambiati impressioni e hanno esaminato diversi argomenti relativi al ruolo che svolgono.
Germán Mejía ha ricevuto il diplomatico nel suo ufficio della SCJ. “Si tratta di un incontro che rafforza i legami di amicizia e di cooperazione bilaterale in materia giudiziaria tra i due paesi.
Canepari ha firmato il libro degli illustri visitatori, in cui ha espresso un messaggio di ammirazione e rispetto per il potere giudiziario della Repubblica Dominicana”.
Antonio Carbone, ha investito 100 milioni
 di dollari. Ha perso tutto e ha subito una
condanna di 20 anni per tentato omicidio
Viene commentata così da “El Nuevo Diario” la recente visita del nostro ambasciatore al presidente della Corte suprema di giustizia. Sicuramente si tratta di un’iniziativa importante, dopo due anni di assenza totale dalla scena dominicana l’Italia fa di nuovo capolino e guarda caso proprio nell’ambito della giustizia, un punto dolente per i nostri connazionali che si è acuito esponenzialmente a partire dai mesi immediatamente precedenti la chiusura della nostra ambasciata, accompagnandoci con persistenza fino alla data di questo incontro, si spera. Il nostro ambasciatore ha fatto quindi una mossa significativa.
È bene che incominciamo a contare qualcosa. Smetteranno forse di espellere o incarcerare gli investitori italiani che arrivano nella Repubblica Dominicana con decine di milioni di dollari? Smetteranno le lungaggini di processi civili stravinti dai nostri connazionali che non si chiudono mai con una sentenza? Smetteranno di smarrirsi nelle procure misteriosamente le pratiche di connazionali vittime di abusi clamorosi? Smetteranno di spacciare per suicidi degli omicidi evidenti quando le vittime sono italiane o di insabbiare le indagini di omicidi clamorosi di turisti italiani? 
Armando Casciati, espulso con
quello che avevo addosso
 senza mai subire un processo.
Ha investito 50 milioni di dollari
Non  credo che da un giorno all'altro tutte queste cose siano possibili, ma un pochino alla volta qualcosina cambierà.
Il messaggio di Canepari di “ammirazione e rispetto del potere giudiziario della Repubblica Dominicana” appare eccessivo. Anche perché di questi tempi il potere giudiziario dominicano è nell’occhio del ciclone e dallo stesso settore giuridico provengono gravi accuse di mercatino delle sentenze. Non possiamo però non sentirci in qualche modo un pochino più tutelati.

Speriamo comunque che il nostro ambasciatore non appaia troppo convincente ai connazionali che vogliono avere garanzie di sicurezza giuridica nella Repubblica Dominicana. Che si stia andando avanti in tal senso forse è anche vero, ma che questa non sia stata ancora raggiunta è un incontrovertibile dato di fatto. 

Quattordici italiani sono reclusi nelle stipate carceri dominicane. Paolo Dussich presidente del Comites sta organizzando la visita natalizia



Il presidente del Comites, Cav. Paolo Dussich, ha ricevuto oggi la lista dei reclusi italiani nei penitenziari dominicani. Sono attualmente 14 rispetto ai 20 dell’anno scorso e sono solo uomini, l’anno scorso c’era anche una donna. Le sedi carcerarie sono diverse: La Victoria, Najayo, Cucama La Romana, Anamuya Higuey e Rafey di Santiago. Case circondariali che il presidente del Comites visita con una certa frequenza nello svolgimento delle sue funzioni, ma in particolare anche in forma volontaria.
Alcuni connazionali sono stati condannati in via definitiva, altri sono sottoposti a giudizio e uno solo, l’unico accusato di omicidio, è in attesa di giudizio con udienze che si rinviano inspiegabilmente di volta in volta. Manca poco per il Natale e si programma già una visita ai detenuti con la consegna a ciascuno di un panettone e con la disponibilità ad ascoltarli, a sentire i loro sfoghi, a dare loro qualche parola di conforto, a comunicarsi con le famiglie e a riferire all’ambasciata qualora un intervento di questa si rendesse opportuno.
E intanto oggi stesso casualmente sulla prima pagina del Listín Diario è stato pubblicato un articolo il cui titolo è già un’avvertenza: Nelle carceri non c’è più posto per nessuno.
Nel penitenziario di La Victoria sono detenuti 8.973 uomini, anche se la sua capacità è di 2.011, con un tasso di sovraffollamento quindi del 346,2 per cento.
Najayo Uomini presenta un alto tasso di sovraffollamento, 78,2%, in quanto ha 1.593 reclusi, ma la sua capacità è di 894.
Rafey Santiago con 170 reclusi e una capacità per 60 spesso è alla ribalta della cronaca per ammutinamenti e denunce di maltrattamenti e torture.
Cucama-La Romana ha 718 reclusi e la sua capacità è di 720.
In 41 centri sono detenute 26.974 persone, ma vi potrebbero essere ospitate solo 14.219.
Il 58% dei reclusi nelle carceri dominicane sono in attesa di giudizio. Non sono quindi stati ancora condannati. La percentuale degli italiani in attesa di giudizio da una stima in attesa di conferma sarebbe di gran lunga superiore.
Il numero degli stranieri reclusi è di 1.674 di cui 1.311 sono haitiani, 57 sono statunitensi, 50 spagnoli, 29 colombiani, 27 francesi, 26 venezuelani, 14 italiani, 10 di Curacao, 10 tedeschi, 8 canadesi, 8 svizzeri, 8 peruviani, 8 giamaicani, 8 britannici e in numero inferiore altre nazionalità.
Il 30% dei reclusi deve rispondere di un’accusa di omicidio, il resto di spaccio di stupefacenti e furto.
Tra i connazionali incarcerati l’anno scorso c’era anche uno che era stato accusato di violenza di genere. Nel frattempo è stato liberato.

I detenuti nelle carceri italiane erano alla fine del 2016 56.000 circa con una capienza pari a 49.000. Quindi a fronte di una popolazione circa 6 volte superiore rispetto alla Repubblica Dominicana, un numero di carcerati soltanto doppio, dei quali come si sa la grande maggioranza è straniera.

mercoledì 15 novembre 2017

Carte di credito e di debito: attenzione ai rischi nei dispositivi bancomat dominicani




Un connazionale ha fatto presente alla comunità un suo problema riscontrato all’atto di eseguire un prelevamento di contanti da un bancomat della banca BHD León con la sua carta di credito italiana. L’operazione si è conclusa positivamente, ma al momento dell’emissione del denaro è apparsa la scritta in inglese “operation not available”. Dal successivo controllo dell’estratto conto il connazionale si è trovato con “l’amara sorpresa” che il denaro era stato addebitato. E conclude quindi con l’avvertenza che “è perfettamente inutile fare reclami al Banco BHD LEON”. La stessa cosa secondo il connazionale è accaduta a diversi altri italiani.
Un altro connazionale di recente con una carta ricaricabile italiana in un dispositivo bancomat di quella stessa banca, BHD LEÒN, quando l’operazione era ormai conclusa e avrebbe dovuto prelevare i contanti, lo schermo si è spento per qualche minuto e poi si è riacceso pronto per processare un’altra operazione come se la precedente avesse avuto esito positivo. Da un controllo successivo ha potuto constatare che il suo conto non era stato addebitato.
C’è da dire che questa banca, il BHD LEÓN, è il risultato della fusione tra una delle maggiori banche dominicane, il BHD e il BANCO LEÓN, una piccola banca. Probabilmente i bancomat che provengono dal BANCO LEÓN non sono affidabili.
Altre esperienze con bancomat riguardano i dispositivi del BANCO POPULAR DOMINICANO.
Con una carta di debito Skrill, quindi con sede a Londra, un connazionale ha concluso l’operazione, ma il bancomat non gli ha erogato i contanti. Si è rivolto alla succursale più vicina del BPD dove tra l’altro aveva anche il suo conto corrente e ha ricevuto la risposta, che è poi quella di prassi, che doveva  rivolgersi alla sua banca all’estero. Dopo essere andato su tutte le furie sicuro di aver perso i suoi 200 euro circa, cifre inferiori di prelievo non convengono per via del costo di 190 pesos di ogni operazione,  ha scritto alla Skrill, la quale evidentemente si è messa in contatto con il BPD e dopo un paio di settimane il connazionale con sua sorpresa si è visto riaccreditare i soldi “sottratti” sul suo conto. Coloro quindi che sono vittime di queste situazioni, a quanto pare abbastanza frequenti, dovrebbero rivolgersi alla loro banca all’estero, facendo presente l’accaduto. La banca locale non accetta richieste dirette dall’utente. È prevista una procedura tra banche senza eccezioni.
Rimanendo sul tema dei bancomat e delle carte è importante tener presente che ci sono bancomat che “ingoiano” la carta e una volta conclusa l’operazione la restituiscono, ad esempio i bancomat del BPD, e altri che la trattengono all’esterno e poi la rilasciano alla fine, BHD LEÓN. Può accadere che l’operazione si interrompa senza che la carta venga restituita. In questo caso bisogna rivolgersi sempre alla succursale più vicina al bancomat, fornire tutti i dati e ripassare entro un determinato numero di giorni, trascorso il quale la carta viene invalidata e cestinata.

Vengono restituite però soltanto le carte che riportano il nome del titolare. Le altre vengono invalidate e cestinate senza possibilità di averle in restituzione. Non si capisce bene il perché, ma questa è la prassi. Attenzione perché le carte di debito italiane di solito riportano solo un numero senza riferimento al nome per cui il rischio di perderle definitivamente in caso di trattenimento nel dispositivo è alto. Meglio rivolgersi ai bancomat che non “ingoiano” la carta.

martedì 14 novembre 2017

La Domicem SA, la cementeria del lupo di Gubbio, costruisce in provincia di San Cristóbal un impianto solare fotovoltaico di 1.500 kWp


Domicem ha dato la prima palata per la costruzione di un impianto solare fotovoltaico da 1.500 kWp nella località di Sabana Grande de Palenque, provincia di San Cristobal, come parte dei suoi interventi di sostenibilità. In una seconda fase l'impianto verrà  ampliato fino a raggiungere la potenza di 6.000 KWP.
Il progetto prevede l'installazione di 4.616 pannelli solari di 325 Wp, di 49 inverter SMA con la capacità di 25,00 KWN, che produrranno circa 2.286.305 kWh di energia pulita, vale a dire che la Domicem smetterà di consumare circa 212.645 litri di carburante all'anno, sostituendo l'energia convenzionale con l'energia solare.
Osvaldo Oller, vice presidente del Consiglio di Amministrazione della società ha dichiarato:  "In Domicem ci siamo impegnati a investire per un paese più pulito, ed è per questo che la nostra produzione si concentra sempre di più sulla riduzione delle emissioni". Il dirigente ha spiegato che dal 2013, l'azienda ha lanciato diverse iniziative in questa direzione.

"Oltre alla costruzione di questo progetto fotovoltaico, nel 2013 abbiamo firmato un contratto con Ege Haina per il consumo di energia pulita ottenuta dal vento nel parco eolico Los Cocos, poi abbiamo installato un nuovo mulino verticale che riduce di oltre il 10% il consumo di energia, rendendo Domicem un'azienda energeticamente più efficiente. Un altro progetto che stiamo portando avanti è l'installazione di un precipitatore di particolato che ne riduce le emissioni nell'atmosfera, oltre a diversi giorni di rimboschimento in aree recuperate delle nostre miniere e delle montagne ", ha detto Oller.

L'impianto solare produrrà un risparmio ambientale di 1.455.690 chilogrammi di anidride carbonica (CO2) all'anno, l’equivalente a una semina di 48.523 alberi.

Con questo importante progetto di energia solare, Domicem rafforza il suo impegno ad essere un'azienda amichevole con l'ambiente.
Nell'atto della prima palata erano presenti il direttore esecutivo della Commissione nazionale di energia Juan Rodríguez Nina e il Presidente del Consiglio di Amministrazione della Soprintendenza di energia elettrica, Ingegnere Cesar Augusto Prieto, il signor Adriano Brunetti, Direttore Generale di Domicem e altri dirigenti dell’azienda.

Informazioni su DOMICEM:
Domicem S.A., è uno dei principali stabilimenti di produzione di cemento nella Repubblica Dominicana e nei Caraibi. Si tratta di una società controllata dalla Colacem S.p.A. che ne detiene il 51% del capitale sociale. Viene costituita a seguito di un'associazione di imprenditori dominicani e italiani nel 2005. Ha sviluppato una cultura aziendale moderna e innovativa, fedele ai suoi principi di sostenibilità e responsabilità sociale.  Con un moderno stabilimento di produzione situato a Sabana Grande de Palenque, San Cristóbal, ha costruito in seguito due terminali di distribuzione, a Montego Bay, in Giamaica e a Port-au-Prince, in Haiti.
La società opera in  base a valori centrati sulle persone.
La sua strategia e le attività produttive sono rispettose dell'ambiente, gestisce politiche adeguate per lo sviluppo delle risorse naturali, la mitigazione degli impatti ambientali e un rapporto con la comunità responsabile.
La qualità dei processi e dei prodotti è il suo elemento di identificazione, si basa su certificazioni nazionali e internazionali e sull'esperienza acquisita.

Domicem apporta grandi contributi all'economia dominicana, con la generazione di valuta estera dalle esportazioni e con l'occupazione diretta e indiretta.

Pro-consumidor ha chiuso sabato scorso nel Distrito Nacional tre noti ristoranti



La recente chiusura di tre ristoranti nel Distrito Nacional risponde a un piano ben preciso di ispezione.
Per un ristorante è obbligatoria avere un adeguato sistema di refrigerazione, di immagazzinamento dei prodotti, di eliminazione dei rifiuti, di acqua potabile, un’area di lavaggio della frutta e dei vegetali, bagni in buone condizioni igieniche, l’erogazione di energia elettrica permanente, un’illuminazione e una ventilazione adeguate per ogni metro quadro, una rampa di accesso per persone in condizioni speciali, estintori, la segnalazione delle uscite di emergenza, un kit di pronto soccorso, il menù in spagnolo con prezzi chiari imposte incluse, il prezzo per unità di misura e deve essere consegnata la fattura.


I ristoranti che sono stati chiusi non avevano permessi sanitari in regola o questi erano scaduti, non avevano un controllo degli organismi nocivi, roditori, scarafaggi ecc. e l’elaborazione degli alimenti era inadeguata.
Si tratta dei seguenti ristoranti: Restaurant Chino de Mariscos dell’”avenida Sarasota nel settore Bella Vista, Salao Melao, nella via Morton’s, settore Naco e Delicias Campestres nella China Town.

In uno dei ristoranti chiusi i cuochi non indossavano il grembiule, erano a torso nudo, senza la mascherina sulla bocca, senza il berretto o la reticella in testa. In un altro non c’erano nemmeno i lavandini per lavarsi le mani. Nei ristoranti Salao Melao e Delicias Campestres è stata riscontrata la presenza di scarafaggi, ratti e altri parassiti ed erano commercializzati prodotti già scaduti e in cattivo stato in violazione delle norme basiche di igiene. La conservazione degli alimenti era inoltre inadeguata.
Pro-consumidor ha reso noto sabato scorso che la chiusura di questi negozi rientra in un ampio programma preventivo a livello nazionale per orientare gli operatori del settore gastronomico sui loro obblighi ai fini di garantire ai consumatori alimenti in buone condizioni. Pro-consumidor ha sostenuto inoltre che raddoppierà le ispezioni a sorpresa in quanto se è vero che i ristoranti rappresentano un segmento dell’economia in crescita, si desidera che questa crescita continui nel rispetto delle leggi e delle regolamentazioni vigenti e senza diminuire la qualità per il consumatore.
L’insalubrità e la mancanza di igiene rappresentano un rischio per la salute e la sicurezza dei consumatori.



Violenza di genere, preludio dei femminicidi. Viene lanciata dalle autorità dominicane l'ennesima campagna di sensibilizzazione



La polizia Nazionale ha arrestato 33 uomini per violenza di genere. Gli arresti sono stati eseguiti durante la settimana scorsa. Questo è un articolo che compare sulla prima pagina del giornale Listin Diario di oggi. Si tratta sicuramente di una notizia importante che rientra in un tema che si è riproposto con forza recentemente all’opinione pubblica. La violenza di genere è il preludio del femminicidio le cui cifre superano in media ogni anno il centinaio.
A livello latinoamericano la Repubblica Dominicana occupa per i femminicidi il terzo posto in assoluto in America Latina dopo l’Honduras ed El Salvador con 3,6 omicidi ogni 100.000 abitanti (in Italia, 0,50 omicidi ogni 100.000 abitanti).
La settimana scorsa sono stati arrestati 33 uomini per violenza di genere di cui 19 a seguito di mandati di arresto e 14, in flagranza di reato mentre aggredivano il loro partner o ex partner.
Non è la prima volta che vengono arrestati 33 uomini per violenza di genere, ma nel giro di una sola settimana non era mai avvenuto.
Determinante è stato il servizio 911 del pronto intervento. Il portavoce della polizia ha chiesto che coloro che desiderano denunciare qualunque irregolarità o intento di aggressione si rivolgano alle autorità affinché si possa procedere immediatamente.
Si invitano le persone a presentare le denunce e ad avere fiducia nelle autorità perché è l’unica forma per affrontare questa situazione di gravità allarmante.
Lo scorso mercoledì la procura generale della repubblica ha lanciato il piano contro la violenza di genere che contempla 22 azioni concrete per cercare di frenare i femminicidi e le aggressioni di uomini contro i loro partner o ex partner.
Nel piano si fa constare che nella Repubblica Dominicana ogni 60 minuti una donna denuncia una violenza e ogni 90 minuti vengono presentate querele davanti alle autorità per reati di carattere sessuale.
L’anno scorso sono state presentate 9.150 denunce di violenza di genere, 55.273 di violenza domestica e 6441 reati sessuali per un totale di 70.864 denunce.
Il personale dei centri sanitari e gli agenti della polizia verranno istruiti ai fini di un corretto approccio al problema.
Verranno collocati manifesti nelle sale di emergenza dei centri saniatri a livello nazionale per motivare la denuncia da parte del personale sanitario e dei medici.

Della ventina di italiani che soggiornano nelle carceri dominicane almeno uno rientra nella tipologia di reato della violazione di genere. 

lunedì 13 novembre 2017

Posti ambulanti di vendita di alimenti: yaniqueques, fritos, chicharrones, fritura…Ci sono delle severe regole amministrative e sanitarie da osservare



I posti ambulanti di vendita di alimenti sono molto diffusi nella Repubblica Dominicana. Sembrerebbe quasi che chiunque possa aprirne uno se ha la disponibilità di uno spazio libero da qualche parte e dell’attrezzatura necessaria. Il tutto senza licenze o quant’altro, diversamente dall’Italia dove un’autorizzazione allo spaccio ambulante di alimenti sarebbe un’impresa di non poco conto.
Eppure anche qui ci sono delle disposizioni di carattere amministrativo e sanitario molto severe. Certo, come al solito vengono applicate sporadicamente, ma la tendenza a esigerne l’osservanza aumenta di giorno in giorno. Ogni tanto il personale dell’”ayuntamiento” ad esempio fa un giro di perlustrazione e tutte le baracchette  che trova le carica su e se le porta via e così piano piano chi non è in regola scompare. Qui le regole nuove vanno applicate così, un pochino alla volta, in modo che non ci siano delle violente resistenze. Lo abbiamo visto di recente anche a Las Terrenas e se stiamo attenti con degli intervalli regolari di pausa lo vedremo un po’ dappertutto.
I nuovi arrivi di stranieri, soprattutto dal Venezuela hanno messo alla prova le leggi migratorie la cui applicazione si è irrigidita in particolare per quel che riguarda i respingimenti agli aeroporti che iniziano a riguardare anche i cittadini europei amanti del turismo squattrinato e quindi avventuroso.  I venezuelani sono anche quelli che hanno occupato subito abusivamente dei posti di fast food latinoamericano, in particolare delle loro specialità nazionali e le vendono in baracchini fissi che circolando per le strade.
Per esercitare l’attività di spaccio di alimenti in posti fissi o ambulanti è necessario un permesso obbligatorio di vendita che viene rilasciato dalle autorità municipali e dalle autorità sanitaria e che ha la validità di un anno. Per l’ottenimento di questa autorizzazione deve essere presentata una  richiesta corredata da un certificato di salute rilasciato dal ministero della sanità nonché  un permesso  dell’amministrazione municipale e un diploma che attesti che è stato superato un corso di manipolazione di alimenti rilasciato dall’autorità competente. Il certificato di salute viene concesso a seguito di un esame clinico generale e di uno studio di carattere parassitario.  La legge contempla anche la possibilità che tale certificato possa essere revocato in caso di tosse oppure dell’esistenza di qualche malattia infettiva  che possa essere trasmessa attraverso gli alimenti. Inoltre il regolamento stabilisce che il venditore di alimenti debba indossare sempre un grembiule che copra il suo abbigliamento abituale preferibilmente bianco o di colore chiaro e che sia pulito e in buono stato.  Deve anche avere i capelli corti o raccolti. La sua testa deve essere coperta con un berretto o con una reticella, le unghie devono essere corte e senza smalto, non deve indossare anelli,  braccialetti oppure l’orologio. Deve mantenere le mani sempre pulite e gli uomini non devono avere la barba.  Chi è addetto alla manipolazione di alimenti deve lavarsi le mani prima, durante e dopo la loro elaborazione,  non deve  tossire o starnutire sugli alimenti,  non deve fumare durante il processo,  non deve manipolare alimenti quando sono presenti ferite, infezioni o malattie cutanee o malattie infettive come ad esempio l’influenza e la diarrea acuta. La legge ordina inoltre ai venditori di eseguire permanentemente dei controlli su mosche, scarafaggi e ratti mediante una frequente fumigazione.
E proprio per la presenza di numerosi scarafaggi sono stati chiusi in questi giorni ben tre ristoranti di cui uno cinese specializzato nei frutti di mare.


domenica 12 novembre 2017

Continua la diffusione dei contenuti dei rapporti epidemiologici. Ecco i numeri della leptospirosi e della rabbia



I rapporti epidemiologici occupano le prime pagine dei principali giornali dominicani. Ovviamente esiste l’interesse di mantenere la popolazione informata.

Leptospirosi
La leptospirosi è una malattia endemica dell’isola. Le tormente persistenti, gli uragani e le inondazioni ne aumentano vertiginosamente i casi.  Dopo Irma e Maria l’incidenza della malattia si è fortemente incrementata rispetto agli anni precedenti. Finora quest’anno ha causato  53 decessi e i contagi ammontano a 626. Durante le ultime quattro settimane sono stati notificati 81 casi dei quali il 52% nelle province di Santo Domingo, Santiago, El Seibo, Distrito Nacional ed Espaillat. I dati sono stati riportati nel bollettino epidemiologico 43 che raccoglie i casi registrati nel paese fino al 28 ottobre scorso. La leptospirosi è una malattia ad alta mortalità ed è provocata dal batterio leptospira che si trasmette alle persone attraverso il contatto con acque e alimenti contaminati con urina di topi e altri animali.
Il Ministero della Sanità ha informato che dopo il passaggio recente dei due uragani Irma e Maria la leptospirosi mostra una tendenza in aumento per cui la popolazione è invitata a osservare le misure raccomandate per ridurre il rischio di contagio.
Tra queste misure rientrano l’igiene, il lavaggio degli alimenti soprattutto gli scatolami che devono essere ben lavati prima di essere aperti per la consumazione. Evitare di entrare nelle acque sporche e stagne e servirsi di stivali di tela cerata per immettersi in posti immersi nell’acqua.
Alle direzioni provinciali e alle cliniche e ospedali  le autorità raccomandano di mantenere una vigilanza attiva e di fare il diagnostico e l’opportuna notifica dei casi.


Rabbia

Sono stati rapportati 37 casi di rabbia animale in diverse province, il che rappresenta un aumento del 48% in confronto con lo stesso periodo del 2016. Nell’ultima settimana sono stati notificati 506 casi di aggressioni di animali a umani. Nel corso dell’anno il totale di queste aggressioni ammonta a 24.279 casi. Le maggiori frequenze si riscontrano nelle province di Santo Domingo e San Cristobal.

Ultimi dati diffusi dai rapporti epidemiologici delle autorità sanitarie della Repubblica Dominicana: l’influenza, la diarrea e la meningococcemia


L’epidemia di influenza continua a diffondersi nella Repubblica Domenicana e ha già colpito 250.000 persone. È stato lanciato l’allarme da parte del Ministero della Sanità. Questo numero di casi è stato notificato nel Sistema di Vigilanza Epidemiologica nelle ultime quattro settimane e si riflette nell’incremento delle consultazioni e negli interventi di pronto soccorso riportati dalle cliniche e dagli ospedali.
Secondo quanto affermano gli esperti le infezioni respiratorie acute sono provocate dalla circolazione nel paese di almeno due tipi di virus: il virus Sincitial che causa infezione nel tratto respiratorio dei pazienti di tutte le età e il virus Metapneumo che causa malattie respiratorie di carattere lieve, ma in bambini piccoli, anziani e persone con immunodeficienza. Ne possono risultare complicazioni gravi e si presenta perlopiù nella stagione delle piogge .
Il bollettino epidemiologico 43 della Direzione Generale di Epidemiologia che raccoglie i dati fino a tutto il mese di ottobre scorso riferisce che nelle ultime quattro settimane sono stati notificati 207.405 casi di IRA (infezione respiratorie delle vie aeree alte) e 40.654 delle vie basse. In entrambi i casi l’incidenza della sindrome influenzale rimane all’interno dei valori attesi per lo stesso periodo secondo i dati degli ultimi cinque anni nel Paese. Secondo il rapporto le province maggiormente colpite sono: Duarte, Hato Mayor, Dajabon, Independencia, Perdernales e Barahona. Quattro delle citate province sono a ridosso della frontiera con Haiti e presentano il maggior tasso di infezioni virali respiratorie ogni 100.000 abitanti.
Fattori come i cambiamenti della temperatura favoriscono lo sviluppo di queste malattie che si manifestano in particolare con febbre, malessere generale, dolore e arrossamento degli occhi, dolori muscolari e ossei. Gli specialisti raccomandano di non auto medicarsi, di ingerire molti liquidi, di evitare le agglomerazioni a causa del rapido contagi, di tapparsi la bocca al momento di starnutire o tossire e di raddoppiare l’igiene con permanente lavaggio delle mani.

Diarrea
Sulle malattie diarroiche acute, il sistema di vigilanza epidemiologica informa che nelle ultime settimane sono stati notificati 9.815 casi di diarrea e altri 362 casi di malattie trasmesse attraverso gli alimenti per un totale complessivo nelle ultime quattro settimane di 44.254 per le prime e 1.770 casi per le seconde. Tra le malattie diarroiche va citato anche il colera per la quale è stato segnalato il caso di una signora cinquantunenne residente a Santo Domingo Oeste che ha chiesto assistenza medica in un ospedale di riferimento regionale il giorno dopo che si era presentato il quadro clinico caratterizzato da sintomi gastrointestinali. Finora da inizio anno sono stati notificati 108 casi confermati, inclusi quattro decessi in relazione a questa malattia.
Meningococcemia

Sono stati rilevati recentemente quattro casi, uno, riguardante un bambino di 8 mesi, è stato mortale. La malattia è fortemente contagiosa e ad elevata mortalità. È stata rilevata in diversi rioni del municipio di Santo Domingo Oeste in bambini di sei e sette anni. Tre dei bambini infetti con età tra i 6 e i 7 anni sono compagni di corso in una scuola all’interno di questa provincia. Sono state avviate azioni di controllo. Si cerca di evitare la diffusione della malattia. La meningococcemia o setticemia è una disseminazione violenta e spesso mortale di meningococchi che provoca shock settico, accompagnato da lesioni cutanee a carattere emorragico.