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giovedì 7 maggio 2020

Ricky Filosa non è più coordinatore del MAIE per il Nord e Centro America



Dopo la fake news della fossa comune di Santiago, data in pasto a un giornale di Reggio Calabria, la sua città natale, dopo essersi fatto passare per turista nella Repubblica Dominicana per reclamare il rimpatrio, dopo essersi ribellato al ministero degli esteri, dove è di casa in quanto portavoce dell’on. Merlo, dopo aver proclamato di essere disposto a riprendere il suo ruolo di leader per guidare alla protesta i “bloccati” nell’isola per avere accesso a un volo ferry e dopo aver accusato con un suo falso profilo, l’unico sceso in sua difesa, gli italiani qui soggiornanti, di ingrati perché non riconoscenti della lotta da lui condotta per la riapertura dell’ambasciata di Santo Domingo, dopo tutto questo, era evidente che Ricky Filosa non poteva continuare a essere coordinatore del MAIE per il Nord e Centro America. Ormai lo si ricorderà sempre come il “turista”, come quello delle “fosse comuni”.
Prontamente i vertici del MAIE lo hanno quindi rimosso di fatto dalla sua posizione all’interno del partito. Anche se per la verità in queste funzioni i risultati ottenuti sono stati catastrofici. E nella circoscrizione che guidava è ora tutto da rifare dopo la rinuncia di tre candidati su quattro e di importanti coordinatori.
La rimozione di Filosa che viene giustificata per il grande carico di lavoro da lui svolto come portavoce di Ricardo Merlo, rappresenta tra l’altro un sicuro risparmio per il suo partito, perché al suo seguito c’è sempre stata praticamente tutta la sua famiglia, che si sappia, la moglie, la sorella e il fratello, nessuno a titolo gratuito come invece lo sono i coordinatori, carne da cannone del MAIE, punti di raccolta di voti tra i familiari e amici, dai quali si esige e ai quali non si dà niente. In tempi di campagna elettorale il lavoro e il lucro per il clan Filosa ha raggiunto massimi vistosi quanto gli striminziti risultati.
Il Filosa sostiene che ha molto da fare come portavoce del sottosegretario. Certo che del gruppetto dei magna-magna di Roma al servizio del MAIE l’unico che parla italiano è lui, quindi il suo è un ruolo non solo importante ma indispensabile. Anche se non durerà a lungo viste le, almeno da quel che si dice e si vede, imminenti elezioni. E allora lo rivedremo tra noi, il “turista”, nel suo zoccolo duro economico, il giornale che dirige, Italiachiamaitalia.
Nella foto vediamo un effusivo abbraccio tra Ricky Filosa e l'on. Merlo, presidene del MAIE e sottosegretario agli esteri