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domenica 19 aprile 2020

Ricky Filosa e il suo falso scoop



Possiamo capire la sua reazione quando giovedì scorso pronto con le sue valigie insieme alla sua famiglia, il fondatore di Italiachiamaitalia ha scoperto che l’aereo non sarebbe partito. In un suo post il giornalista Italo-dominicano ha scritto quanto segue: “Blue Panorama in una comunicazione ufficiale spiega che le cause della cancellazione non dipendono da lei, ma si arrampica sugli specchi. I soldi se li sono presi e hanno avvisato della cancellazione solo poche ore prima della partenza.” E continua: Ci chiediamo: quei geni della Blue Panorama non lo sapevano che vanno mantenute le distanze come imposto dal decreto del governo. Ignoranti! Ma la legge non ammette ignoranza. Vedremo come finirà: si è già contattato l'ambasciatore d'Italia qui in Repubblica Dominicana e anche la Farnesina. Attendiamo gli sviluppi di questa vicenda ma una cosa è certa: non finisce qui! Gli italiani della Repubblica Dominicana si faranno sentire come hanno fatto ogni volta in passato e alla fine hanno ottenuto ciò che volevano sempre. Vogliamo un volo per tornare a casa. Lo vogliamo subito! Noi non molliamo!”
Da queste parole si capisce che Ricky Filosa ha perso subito le staffe e si è lasciato prendere dalla disperazione. Si è sentito abbandonato e beffato dopo aver pagato il volo. E’ successo a tanti, ma rispetto agli altri il giornalista e politico si trovava in una posizione privilegiata. Innanzitutto perché può telefonare sia in ambasciata che alla Farnesina dov'è di casa in qualunque momento. Inoltre nel suo giornale gli articoli inneggianti all’impegno del suo capo, l’on. Ricardo Merlo nel rimpatriare gli italiani bloccati all’estero sono all'ordine del giorno.
E’ per questo che la sua reazione rassomiglia molto a un fulmine a ciel sereno. Una ribellione nei confronti della Farnesina nella sua qualità di portavoce di un membro del governo, il sottosegretario agli esteri Ricardo Merlo, senza curarsi minimamente dell’effetto che questo suo atteggiamento avrebbe comportato per il suo partito, il MAIE, il primo per quantità di elettori nelle elezioni politiche del 2018 nella Repubblica Dominicana.
Ricky Filosa è fuori di testa e ha inteso fare pressione sulla Farnesina, alla quale evidentemente non riesce più ad accedere per le solite vie privilegiate, ricorrendo a un falso scoop.
In un’intervista a un giornale di Reggio Calabria, la sua città natale, ha dichiarato che nella R. Dominicana ci sono già le fosse comuni per le vittime del coronavirus.
Non ci sono “fosse comuni” e non è detto che ci sia una sola fossa comune pronta. E’ vero invece che la costruzione di una fossa è stata annunciata circa 20 giorni fa in una città che a tutt’oggi riscontra 23 decessi per il virus. Quindi il plurale “fosse comuni” e la mancata precisazione della situazione assolutamente non grave dell’unico comune dove la costruzione di questa fossa con una capienza di 300 salme è stata prevista dimostrano il carattere tendenzioso del falso scoop.
La comunità italiana residente nella Repubblica Dominicana non ha reagito bene a questo attacco denigratorio di un personaggio come Ricky Filosa tra i connazionali più noti e attivi. Ne consegue che la sua immagine e quella del partito di cui è funzionario ne escano gravemente compromesse.
Niente di nuovo sotto il sole. Questo è lo stile approssimativo, basato su slogan ad effetto ma senza contenuto che contraddistingue il giornalista calabrese e che con ogni probabilità ha portato al totale fallimento politico del MAIE nella circoscrizione America Settentrionale e centrale.
Nessuno all’interno del MAIE se si esclude Sandro Segreto, probabilmente un profilo falso del Filosa, lo ha sostenuto in questa vicenda. Restiamo in attesa degli sviluppi.