Ormai non si parla
d'altro. Milioni di dosi di vaccini ancora in fase di ricerca e quindi di fatto
inesistenti vengono acquistate sulla carta da governi singolarmente o in gruppo.
Sappiamo che il
primo vaccino a ottenere un’approvazione ufficiale è stato lo Sputnik russo. Si
tratta di un vaccino classico basato su vettori adenovirali. Questo tipo di
vaccino non presenta i rischi collaterali ignoti dei vaccini a mRNA, di cui si temono
gli effetti collaterali sulla fertilità delle persone e sul DNA umano.
Anche l'Università
di Oxford e la società AstraZeneca stanno lavorando su un vaccino a vettori
adenovirali, utilizzando l'adenovirus di una scimmia, un esperimento senza
precedenti in un vaccino, a differenza degli adenovirus umani come ad esempio
quello dello Sputnik.
L’Italia insieme
alla Germania, all'Olanda e alla Francia ha sottoscritto a giugno un contratto
con la società AstraZeneca per la fornitura di 400 milioni di dosi di vaccini
anti covid-19, la quale potrebbe aver luogo verso la fine del corrente anno.
Secondo una notizia
di poco fa, l'Argentina e il Messico si occuperanno della produzione delle dosi
di vaccini dell’AstraZeneca e del laboratorio britannico dell’Università di
Oxford per tutta l'America Latina escluso il Brasile. La produzione prevista raggiungerà
cifre tra i 150 e i 250 milioni di dosi che saranno disponibili nel primo
semestre del 2021.
Trump invece ha
stretto un accordo con l’industria farmaceutica Moderna per acquisire 100
milioni di dosi quando i suoi vaccini saranno ufficialmente approvati. L’accordo
raggiunge cifre di 1500 milioni di dollari. Moderna punta su un vaccino a mRNA.
Come anteriormente menzionato questo tipo di vaccino è promettente, ma non si
conoscono gli effetti secondari, in particolare l'impatto sulla fertilità e la
possibilità di modificare il DNA umano. In ogni caso prima della distribuzione
di questo vaccino, Trump lo sottoporrà ad esame da parte dell’esercito
americano.