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mercoledì 24 luglio 2024

Fabio e Flavio portano la pinsa romana nella Repubblica Dominicana

 



Nel “Poligono centrale” vale a dire nella più prestigiosa area gastronomica del Distretto Nazionale è possibile ora degustare la mondialmente famosa pinsa romana. Il ristorante si chiama la Pinseria e due dei soci sono due personaggi ben noti all'interno della nostra comunità: Flavio Bellinato e Fabio Tedeschi. Si trova nell’Avenida Gustavo Mejía Ricart, 61, nell’esclusivo settore Naco.

La pinsa romana è un impasto di origine italiana che è a metà strada tra l'impasto della pizza e quello della focaccia.

Ciò che lo differenzia dagli altri impasti è sia la sua formulazione che la sua fermentazione.

Le pinse romane si presentano come un impasto ovale, realizzato con una miscela di farine naturali (soia, riso, grano), olio vergine di oliva e una lunga fermentazione di 72 ore.

Prende il nome dalla parola latina “Pinsere”, che significa “premere” o “appiattire”, poiché per allungarlo non si usa il mattarello, ma lo si appiattisce con le mani e gli si dà una forma ovale.

Differenza tra Pizza e Pinsa

Anche se sembra che si tratti dello stesso impasto, differiscono sia per gli ingredienti che contengono, sia per la fermentazione: la pizza viene solitamente preparata con farina di grano tenero altamente raffinata mentre per la pinsa viene utilizzata una miscela di farina di grano, riso e soia. Per la pizza la fermentazione dura raramente 48 ore, mentre per la pinsa ci vogliono 72 ore. La pinsa prevede una doppia cottura, prima si cuoce l'impasto da solo per pochi minuti e poi lo si cuoce nuovamente con gli ingredienti, che sono gli stessi della pizza.

I vantaggi principali che la pinsa romana presenta rispetto alla pizza sono due: la pinsa, avendo una fermentazione più lunga, rende l'impasto più digeribile, poiché contiene meno glutine, motivo per cui viene scomposto in aminoacidi più facili da digerire.

Utilizzando un altro tipo di farina diversa dalla farina di frumento, nello specifico la farina di riso, si rende l'impasto più idratato e, quindi, anche più croccante.

Le origini della pinsa risalgono all'antica Roma, come piatto di recupero per le famiglie contadine. Cereali crudi e farine che non potevano essere venduti nei mercati diventavano la base dei contadini per l'impasto di una focaccia croccante e leggera.

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