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lunedì 29 luglio 2024

In Venezuela Nicolas Maduro si è riconfermato presidente

 



Nicolás Maduro ha ottenuto il 51,2% dei voti contro i 44,2% del principale candidato dell'opposizione, Edmundo Gonzales, e si è riconfermato presidente del Venezuela. Si grida alla frode. Il partito sconfitto sostiene di aver ottenuto il 70% dei voti. Alcuni Paesi latino-americani chiedono il riconteggio. Tra questi L'Argentina e la Repubblica Dominicana, i cui allineamenti filo-USA non sono un segreto per nessuno. Il ministro degli esteri statunitense Blinken ha espresso forti dubbi sull'andamento della consultazione elettorale e anche il ministro degli esteri italiano Antonio Tajani ha riferito di avere molta perplessità sul regolare svolgimento delle elezioni in Venezuela e ha chiesto risultati verificabili e accesso agli atti. Blinken come al solito vede la pagliuzza nell'occhio altrui e non la trave nel proprio. Di brogli, infatti, se n’è parlato abbondantemente nelle elezioni USA del 2020.

Probabilmente ci sono stati irregolarità in Venezuela. Comunque, niente di nuovo sotto il sole: Maduro viene apertamente considerato un dittatore dalla stampa occidentale. Alle ultime elezioni nel 2019, molti Paesi hanno riconosciuto come vincitore il candidato dell'opposizione. La storia potrebbe ripetersi, ma il mondo sta cambiando. Ormai l'impero USA è in evidente decadenza. Il suo ricorso frequente a servirsi dell’egemonia monetaria del dollaro come arma ha provocato uno tsunami che un po' alla volta porterà un grave sconvolgimento economico all'interno del suo territorio nazionale e a livello mondiale. Il Venezuela è in procinto invece di aderire al BRICS dove farà valere la sua ricchezza di materie prime e sfuggirà alle varie sanzioni in essere da diversi anni e imposte dagli USA, dando inizio, si spera, a una vera e propria rinascita.