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lunedì 6 aprile 2020

Una sintesi delle polemice sui voli ferry in partenza dalla Rep. Dominicana



Sostiene nel suo articolo recente sul problema dei rimpatri il segretario del Comites Panama Flavio Bellinato quanto segue:
“Ci sono stati gli interventi istituzionali di MAECI e Consolati, l’interessamento diretto di alcuni parlamentari oltre confine, del CGIE e di vari Comites nel mondo.”
A questo riguardo possiamo dire che nessuna di queste istituzioni e nessun parlamentare si è interessato alla sorte delle migliaia di turisti italiani rimasti bloccati nella Repubblica Dominicana. Questo a esclusione dell'ambasciata che si è data da fare con la collaborazione dell'agenzia Colonial Tour per organizzare un volo ferry che ha riportato a casa circa 250 connazionali. Le lamentele hanno riguardato il prezzo elevato e l'antipatica maggiorazione di €200 (oltre i soliti 1.000) per il pagamento con la carta di credito. Diciamo che il volo è riuscito e si ringrazia chi lo ha reso possibile.
Ci saremmo aspettati un intervento più vistoso dello Stato italiano, ad esempio, concedendo di poter salire a bordo a persone in stato di bisogno, senza il pagamento del prezzo dovuto con incasso successivo dello stesso a mezzo cartella esattoriale. Sarebbe stata per noi cosa gradita anche che una nostra vecchia conoscenza l’onorevole Riccardo Merlo facesse capolino rassicurando i turisti bloccati nel paese che ci ospita. Merlo ha già organizzato due Congressi del MAIE, partito del quale è presidente, a Santo Domingo. Si tenga Inoltre presente che il MAIE alle ultime elezioni del 2018 è stato il partito più votato dagli italiani della Repubblica Dominicana. Il sottosegretario nostro “amico” ci a volto le spalle. Il suo tempo e le sue energie le sta dedicando ai ferry in partenza dall’Argentina, dal Perù e dall’Ecuador. Sta curando di fatto la sua circoscrizione elettorale più importante che è l’America del Sud. Del CGIE non abbiamo saputo niente da queste parti e il Com.it.es ha semplicemente dato una mano all’Ambasciata.
Certo che davanti alle critiche del primo ferry, un volo commerciale, c’è stata una levata di scudi a sostegno degli addetti della Colonial Tour and Travel che per la verità nessuno aveva criticato perché di fatto non c’entrano niente con quanto i cittadini italiani ritengono di dover aspettarsi dalla Farnesina. Un grande polverone di chi si è sentito offeso e di chi per solidarietà ha fatto la voce grossa. Tante piccole combriccole e tanto lecchinaggio di alcuni italiani in agonia economica. Hanno avuto spazio anche i soliti odiatori e forcaioli che avrebbero preferito che i turisti italiani venissero abbandonati a se stessi nei lidi dominicani. “Hai voluto la bicicletta, pedala”. Purtroppo l’invidia e il giustizialismo spinto sono tendenze molto diffuse da noi.
Il primo volo ferry è andato così e così, comunque chi se l’è potuto permettere è rientrato a casa e ora ne è felice.
Il secondo volo è stato organizzato quasi segretamente. Un motivo ci sarà stato. Certo, siamo italiani. Si vuole sempre favorire qualcuno, escludere qualcun altro. Sono mie supposizioni. Il volo è stato negato fino all’ultimo. C’era un membro del gruppo che mi assillava con i whatsapp. Voleva assolutamente un posto. Gli ho detto di continuare a insistere con le telefonate a Colonial Tour. Finalmente è partito anche lui.
Ora si sta riempiendo il terzo volo. Se non si arriverà a 200 non partirà. Speriamo bene!
Quindi non abbiamo avuto un onorevole amico che confortasse i connazionali bloccati, il MAECI non ha fatto una grinza, del CGIE, beato chi sa a cosa serva. L’ambasciata ha fatto quel che ha potuto e anche il Comites. L’unico deputato che ci ha degnati di un commento sprezzante è stato Manlio Di Stefano, un pentastellato. Ma noi abbiamo dato i nostri voti al MAIE… Giusto allora che ci tratti così.