Sostiene nel suo articolo recente sul problema dei rimpatri il segretario del Comites Panama Flavio Bellinato quanto segue:
“Ci sono stati gli interventi istituzionali di MAECI e Consolati, l’interessamento diretto di alcuni parlamentari oltre confine, del CGIE e di vari Comites nel mondo.”
A questo riguardo possiamo dire che nessuna di queste istituzioni e nessun parlamentare si è interessato alla sorte delle migliaia di turisti italiani rimasti bloccati nella Repubblica Dominicana. Questo a esclusione dell'ambasciata che si è data da fare con la collaborazione dell'agenzia Colonial Tour per organizzare un volo ferry che ha riportato a casa circa 250 connazionali. Le lamentele hanno riguardato il prezzo elevato e l'antipatica maggiorazione di €200 (oltre i soliti 1.000) per il pagamento con la carta di credito. Diciamo che il volo è riuscito e si ringrazia chi lo ha reso possibile.
Ci saremmo aspettati un intervento più vistoso dello Stato italiano, ad esempio, concedendo di poter salire a bordo a persone in stato di bisogno, senza il pagamento del prezzo dovuto con incasso successivo dello stesso a mezzo cartella esattoriale. Sarebbe stata per noi cosa gradita anche che una nostra vecchia conoscenza l’onorevole Riccardo Merlo facesse capolino rassicurando i turisti bloccati nel paese che ci ospita. Merlo ha già organizzato due Congressi del MAIE, partito del quale è presidente, a Santo Domingo. Si tenga Inoltre presente che il MAIE alle ultime elezioni del 2018 è stato il partito più votato dagli italiani della Repubblica Dominicana. Il sottosegretario nostro “amico” ci a volto le spalle. Il suo tempo e le sue energie le sta dedicando ai ferry in partenza dall’Argentina, dal Perù e dall’Ecuador. Sta curando di fatto la sua circoscrizione elettorale più importante che è l’America del Sud. Del CGIE non abbiamo saputo niente da queste parti e il Com.it.es ha semplicemente dato una mano all’Ambasciata.
Certo che davanti alle critiche del primo ferry, un volo commerciale, c’è stata una levata di scudi a sostegno degli addetti della Colonial Tour and Travel che per la verità nessuno aveva criticato perché di fatto non c’entrano niente con quanto i cittadini italiani ritengono di dover aspettarsi dalla Farnesina. Un grande polverone di chi si è sentito offeso e di chi per solidarietà ha fatto la voce grossa. Tante piccole combriccole e tanto lecchinaggio di alcuni italiani in agonia economica. Hanno avuto spazio anche i soliti odiatori e forcaioli che avrebbero preferito che i turisti italiani venissero abbandonati a se stessi nei lidi dominicani. “Hai voluto la bicicletta, pedala”. Purtroppo l’invidia e il giustizialismo spinto sono tendenze molto diffuse da noi.
Il primo volo ferry è andato così e così, comunque chi se l’è potuto permettere è rientrato a casa e ora ne è felice.
Il secondo volo è stato organizzato quasi segretamente. Un motivo ci sarà stato. Certo, siamo italiani. Si vuole sempre favorire qualcuno, escludere qualcun altro. Sono mie supposizioni. Il volo è stato negato fino all’ultimo. C’era un membro del gruppo che mi assillava con i whatsapp. Voleva assolutamente un posto. Gli ho detto di continuare a insistere con le telefonate a Colonial Tour. Finalmente è partito anche lui.
Ora si sta riempiendo il terzo volo. Se non si arriverà a 200 non partirà. Speriamo bene!
Quindi non abbiamo avuto un onorevole amico che confortasse i connazionali bloccati, il MAECI non ha fatto una grinza, del CGIE, beato chi sa a cosa serva. L’ambasciata ha fatto quel che ha potuto e anche il Comites. L’unico deputato che ci ha degnati di un commento sprezzante è stato Manlio Di Stefano, un pentastellato. Ma noi abbiamo dato i nostri voti al MAIE… Giusto allora che ci tratti così.