Possiamo capire la
sua reazione quando giovedì scorso pronto con le sue valigie insieme alla sua
famiglia, il fondatore di Italiachiamaitalia ha scoperto che l’aereo non
sarebbe partito. In un suo post il giornalista Italo-dominicano ha scritto
quanto segue: “Blue Panorama in una comunicazione ufficiale spiega che le cause
della cancellazione non dipendono da lei, ma si arrampica sugli specchi. I
soldi se li sono presi e hanno avvisato della cancellazione solo poche ore
prima della partenza.” E continua: Ci chiediamo: quei geni della Blue Panorama
non lo sapevano che vanno mantenute le distanze come imposto dal decreto del
governo. Ignoranti! Ma la legge non ammette ignoranza. Vedremo come finirà: si
è già contattato l'ambasciatore d'Italia qui in Repubblica Dominicana e anche
la Farnesina. Attendiamo gli sviluppi di questa vicenda ma una cosa è certa:
non finisce qui! Gli italiani della Repubblica Dominicana si faranno sentire
come hanno fatto ogni volta in passato e alla fine hanno ottenuto ciò che
volevano sempre. Vogliamo un volo per tornare a casa. Lo vogliamo subito! Noi
non molliamo!”
Da queste parole si
capisce che Ricky Filosa ha perso subito le staffe e si è lasciato prendere
dalla disperazione. Si è sentito abbandonato e beffato dopo aver pagato il
volo. E’ successo a tanti, ma rispetto agli altri il giornalista e politico si
trovava in una posizione privilegiata. Innanzitutto perché può telefonare sia
in ambasciata che alla Farnesina dov'è di casa in qualunque momento. Inoltre
nel suo giornale gli articoli inneggianti all’impegno del suo capo, l’on.
Ricardo Merlo nel rimpatriare gli italiani bloccati all’estero sono all'ordine
del giorno.
E’ per questo che
la sua reazione rassomiglia molto a un fulmine a ciel sereno. Una ribellione
nei confronti della Farnesina nella sua qualità di portavoce di un membro del
governo, il sottosegretario agli esteri Ricardo Merlo, senza curarsi
minimamente dell’effetto che questo suo atteggiamento avrebbe comportato per il
suo partito, il MAIE, il primo per quantità di elettori nelle elezioni
politiche del 2018 nella Repubblica Dominicana.
Ricky Filosa è fuori
di testa e ha inteso fare pressione sulla Farnesina, alla quale evidentemente
non riesce più ad accedere per le solite vie privilegiate, ricorrendo a un
falso scoop.
In un’intervista a
un giornale di Reggio Calabria, la sua città natale, ha dichiarato che nella R.
Dominicana ci sono già le fosse comuni per le vittime del coronavirus.
Non ci sono “fosse
comuni” e non è detto che ci sia una sola fossa comune pronta. E’ vero invece
che la costruzione di una fossa è stata annunciata circa 20 giorni fa in una
città che a tutt’oggi riscontra 23 decessi per il virus. Quindi il plurale
“fosse comuni” e la mancata precisazione della situazione assolutamente non
grave dell’unico comune dove la costruzione di questa fossa con una capienza di
300 salme è stata prevista dimostrano il carattere tendenzioso del falso scoop.
La comunità
italiana residente nella Repubblica Dominicana non ha reagito bene a questo
attacco denigratorio di un personaggio come Ricky Filosa tra i connazionali più
noti e attivi. Ne consegue che la sua immagine e quella del partito di cui è
funzionario ne escano gravemente compromesse.
Niente di nuovo
sotto il sole. Questo è lo stile approssimativo, basato su slogan ad effetto ma
senza contenuto che contraddistingue il giornalista calabrese e che con ogni
probabilità ha portato al totale fallimento politico del MAIE nella
circoscrizione America Settentrionale e centrale.
Nessuno all’interno
del MAIE se si esclude Sandro Segreto, probabilmente un profilo falso del
Filosa, lo ha sostenuto in questa vicenda. Restiamo in attesa degli sviluppi.