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domenica 5 dicembre 2021

Elezioni del Comites: vince il MAIE a Santo Domingo con la sua Lista Italo-dominicana Diritti e Solidarietà




 I vertici dell’”unico partito non romano”, il MAIE, fanno fatica a esprimersi in italiano. Per far colpo sugli elettori oriundi, comunque, basta e avanza lo spagnolo e una conoscenza approssimativa della nostra lingua. In Italia vengono derisi per questo, ma gli italo-argentini se ne infischiano ampiamente. Un deputato o un senatore dovrebbe avere una solida cultura e padroneggiare alla perfezione l’italiano scritto e parlato.

In America Latina si sono aggiudicati le maggioranze in tutti i Comites per i quali hanno presentato una lista, dice Ricardo Merlo, quasi tutti, corregge Mario Borghese. Beh si sa che il millantamento fa parte dell’indole del MAIE, la sua punta di lancia.

Nelle elezioni del Comites di Santo Domingo la lista del MAIE, ovvero la Lista Italo-dominicana Diritti e Solidarietà ha stravinto, con 466 voti contro 276 e 105 delle altre due liste. La tattica che l’ha portata al successo è descritta già nel nome: “Lista Italo-dominicana Diritti e Solidarietà”. Gli italo-dominicani sono stati ripescati con un lavoro meticoloso di raccolta di indirizzi e di numeri di telefono. Per quel che riguarda i Diritti, si tratta di quelli relativi all’acquisizione della cittadinanza, al possesso di uno dei passaporti più prestigiosi al mondo. Gli elettori del MAIE in America Latina, i meno informati che non conoscono la nostra lingua, hanno esigenze diverse dagli altri. Essere italiani significa per loro avere un passaporto europeo. Sono inoltre più propensi a prendere per oro colato le promesse elettorali dei millantatori.

Il MAIE ha vinto nella Repubblica Dominicana quindi con gli Italo dominicani. Per quel che riguarda la solidarietà, si è fatto leva anche sulla Fundación Solidariedad Italiana, un’associazione che è stata di fatto spesso utilizzata come strumento di promozione del partitino sudamericano.

In futuro, gestiranno il Comites con 7 membri su 12 persone oberate di impegni professionali, seguendo pedissequamente le istruzioni e gli interessi di Ricardo Merlo e di Ricky Filosa, e sempre con un occhio rivolto all’estero in particolare a Roma dove si fanno i migliori affari “politici”. Per i connazionali residenti, se cambierà qualcosa, sarà in peggio.

Per fortuna continueranno a darsi da fare per noi i “perdenti”. In fondo si può tranquillamente contare su di loro perché quello che fanno per gli italiani lo fanno per passione, ed è già tanto.