Giustizia è fatta! Il voto nell’aula del senato ha
ribaltato il parere della Giunta per le elezioni. Adriano Cario decade dalla
carica di senatore. Eppure c’era già chi cantava vittoria. In particolare
coloro che da questi brogli hanno tratto immenso profitto, inserendo il
senatore contestato, subito dopo le elezioni, nella loro squadra politica. E
sul giornale vicino al MAIE, ItaliaChiamaItalia, si sosteneva a seguito della
delibera favorevole della Giunta per le elezioni del senato che “Adriano Cario
conserverà il suo seggio mentre Fabio Porta continuerà a rimanere fuori dal
Palazzo”. Il senatore oriundo invece farà ritorno a casa sua in Argentina
umiliato ma con le tasche piene di soldi per i compensi abusivamente ricevuti
che non dovrà restituire. Arrossirà un po’ qualcuno, ma niente paura si tratta
di soggetti ben temprati che affrontano a viso aperto qualunque smascheramento
della loro natura che è quella di sfruttare al massimo furbescamente le
occasioni che si presentano nel mondo della politica. Un mare con acque torbide
dove un partitino politico, l’unico non romano, fa le veci di una nave corsara.
Non è servito a niente nemmeno che Cario e Merlo si
dessero fortemente da fare per mantenere Giuseppe Conte a Palazzo Chigi, con la
campagna della raccolta di senatori Responsabili fuoriusciti dai partiti
dell’opposizioni o convinti a farlo per raggiungere la maggioranza.
Giuseppe Conte non è stato riconoscente con gli oriundi
volenterosi e pronti a tutto pur di conservare la poltrona e ha invitato i
senatori del M5S a votare contro la riconferma di Cario, mettendo a nudo le
irregolarità del voto e la mancanza di etica di chi se ne è avvantaggiato.
Conte ha preferito l’alleanza con Letta anziché un riconoscimento della fedeltà
dei sudamericani. Una posizione perfettamente comprensibile.
Dire ai senatori pentastellati per una volta di
votare la cosa giusta è stato un sollievo per loro e si sono adeguati
volentieri. Anche Fratelli D’Italia ha votato contro la riconferma e ovviamente
tutti i senatori del PD. Il voto è stato segreto e quindi l’obbedienza al
partito c’entra fino a un certo punto.
PD e M5S fanno insieme la maggioranza e se si
aggiunge anche Fratelli d’Italia il gioco è fatto. Resta però da chiedersi
perché FI e la Lega abbiano cercato che i brogli non venissero condannati?
Forse perché insieme al PD sono i partiti con più parlamentari all’estero e un
broglio ogni tanto può sempre servire? Mi auguro di no. Comunque anche questo
rimane un mistero!
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