La Repubblica
Dominicana non passerà alla fase 3 della riapertura prevista per oggi e rimarrà
nella seconda fase per almeno un'altra settimana a causa dell'aumento dei
contagi.
Il ministro
della Presidenza, Gustavo Montalvo, ha comunicato la decisione del governo,
sostenendo che, se il tasso di contagio con il coronavirus continua ad
aumentare, c'è il rischio di "saturare" gli ospedali nei prossimi
mesi.
"Abbiamo
prove che le condizioni per passare alla fase tre non sono state soddisfatte",
ha sostenuto Montalvo.
Ciononostante è
stata confermata la previsione di riaprire il settore turistico, il più
importante per l'economia del paese, il 1° luglio prossimo.
Nella fase 3 era
stato pianificato un aumento del numero di lavoratori nelle aziende, nonché una
maggiore frequenza nei servizi religiosi, che ora sono consentiti solo la
domenica.
Il piano di
riduzione delle restrizioni è iniziato il 18 maggio con la riapertura di
aziende e negozi, nonché con i mezzi pubblici che sono tornati in circolazione.
Bar, hotel e ristoranti sono ancora chiusi per il servizio al tavolo e anche le
attività sportive o culturali non sono autorizzate.
Il Ministero
della sanità pubblica ha segnalato 415 nuovi contagi COVID-19 e 10 decessi
nella giornata di ieri, portando il numero totale di casi a 23.686 con 615
decessi.
Parallelamente
all'aumento dei contagi, nell'ultima settimana il tasso di occupazione dei
centri medici è aumentato di 9 punti percentuali e si attesta ora al 47%.
Nella prossima
settimana, secondo il ministro, verrà implementato un maggiore controllo delle
forze di pubblica sicurezza per rafforzare il rispetto delle misure di
prevenzione e saranno intensificate le ispezioni nelle aziende per garantire
l’osservanza dei protocolli.
"Ciò
includerà una maggiore vigilanza del rispetto del coprifuoco. Verranno,
inoltre, applicate sanzioni alle persone che camminano in pubblico senza la
mascherina", ha concluso il ministro.