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lunedì 16 agosto 2021

Dopo mezzo millennio la maledizione dell’oro incombe ancora sulla Hispaniola



Per tanti l’oro sarebbe una benedizione. E lo si potrebbe sostenere con sicurezza se le ingenti risorse del pregiato metallo rimanessero ai legittimi proprietari e cioè al popolo dominicano. Ma non è così. Cinquecento anni fa l’estrazione dell’oro fu una delle cause dell’estinzione dei Tainos. L’oro ricavato, invece, prese il largo verso la Spagna come ogni ricchezza dell’allora colonia.
In tutti questi secoli l’estrazione del metallo prezioso è stata condotta prevalentemente a livello familiare dagli abitanti delle aree attraversate dai fiumi che nascondono nelle loro acque le ambite pepite.
Poi nel secondo millennio comparve sulla scena la Barrick Gold per lo sfruttamento degli ingenti giacimenti di Pueblo Viejo, nei pressi di Cotui. Stesso copione, cinquecento anni dopo, questa volta chi ci lavorava lo faceva in forza di un rapporto di lavoro. Più o meno l’equivalente di una schiavitù soft, stipendi stracciati, con danneggiamenti perenni dell’habitat naturale.

Miniera Barrick Gold Pueblo Viejo

Ma ecco che ora ci risiamo! Un giacimento di oltre 800.000 once viene scoperto tra le province di San Juan ed Elias Piña.
L’autorizzazione allo sfruttamento è fortemente contestata a tutti i livelli. Oro da portare via per l’azienda Gold Quest, distruzione dell’agricoltura e dell’attività di allevamento, contaminazione e miseria per gli abitanti.
E il filone scoperto sarebbe di tutto riguardo, tant’è che si aggiungerebbe a quello che coinvolge l’intero territorio haitiano.
Tremila miliardi di dollari, una cifra astronomica. La concessione haitiana per l’estrazione, neanche a farlo apposta, era in mano a Tony Rodham, fratello di Hillary Clinton e cognato di Bill Clinton, nel frattempo deceduto.
Clinton e Soros

La famiglia Clinton da decenni ha mantenuto relazioni strette con il popolo haitiano. L'ex presidente, infatti, ha una residenza fissa in Haiti.
Ma in questa vicenda è coinvolto anche George Soros il principale finanziatore della campagna presidenziale di Hillary Clinton nel 2016. Le ONG radicate nella RD e in Haiti stanno ricevendo milioni di dollari da parte della famiglia Clinton e del multimiliardario George Soros.

Si punta allo svuotamento demografico di Haiti ai fini di un’ottimale estrazione delle ingenti riserve d’oro. Ad assumersi la responsabilità sociale della popolazione haitiana emigrata ci sarebbe la R. Dominicana.
E si parla già di consensi ai massimi livelli in tal senso. Di fatto gli interessi dei Clinton su Haiti e sulla fusione dominico-haitiana non sono mai stati un segreto per nessuno. Tutti i partiti politici dominicani conoscono questo progetto e cercano di attuarlo in qualche modo gradualmente e con estrema prudenza per evitare che i cittadini si ribellino. 
Ecco che troverebbe una spiegazione la contraddizione evidente in atto tra le deportazioni di haitiani decantate ai quattro venti e l’aumento continuo e silente della presenza haitiana nel paese con conseguente forte pressione sul sistema sanitario dominicano e con un impetuoso dilagare della delinquenza e del degrado urbano alla periferia dei principali poli turistici.