È successo due anni fa
Urs Hinterbeger, cittadino svizzero trattenuto sotto
sequestro per oltre due anni da moglie e figliastro a Dajabón
Un’altra storia dove l’avidità supera ogni limite
tranne quello dell’omicidio, questa volta semplicemente perché non conveniva.
Lo svizzero tedesco Urs Hinterberger 55enne
proveniente da Altstätten nel cantone di San Gallo si trovava segregato da
oltre due anni privo di ogni contatto esterno e sotto sequestro in una stanza
senza finestre nella località di Cañongo in provincia di Dajabón a 20 km dalla
frontiera con Haiti e a 40 km circa rispettivamente dalla città di Dajabón a
sud e dall’Oceano Atlantico a nord.
A costringerlo in questa situazione durante tutto
questo tempo è stato Yovanny Martínez Rodríguez figlio della sua consorte
dominicana Kenia Navarro Rodríguez.
Durante oltre due anni è stato, infatti, impedito al
Hinterberger di mettersi in comunicazione con la sua famiglia.
Lo svizzero ha denunciato maltrattamenti costanti e
disumani da parte del figliastro Yovanny. In un’occasione lo ha addirittura
accoltellato al ventre e in un’altra a seguito di selvagge percosse gli ha fratturato
un femore, lesione per la quale è stato ricoverato in un ospedale dove non gli
è stato consentito di parlare con nessuno.
Il Hinterberger riferisce inoltre che gli è stato
sottratto il passaporto e altri documenti personali nonché un’agenda telefonica
in modo che non potesse comunicare con i suoi familiari.
Il denaro della sua pensione veniva incassato da sua
moglie Kenia che lo consegnava a suo figlio Yovanny senza che lo svizzero
toccasse un solo centesimo.
In una dichiarazione ai giornalisti il procuratore
fiscale ha riferito quanto segue: “Siamo entrati nella casa dove si trovava
questo signore per constatare le condizioni in cui viveva e queste erano
miserrime, rinchiuso in una stanza senza finestre, praticamente sotto
sequestro. La signora riceve il denaro e questo rappresenta la fonte di
sostentamento suo e di suo figlio. Ho stilato un documento attestando la
situazione e sulla base di questo l’ambasciata svizzera ha richiesto che il
sig. Hinterberger venga ricoverato in un ospedale e trasferito poi a Santo
Domingo.”
Nelle sue dichiarazioni fatte mentre veniva
introdotto con una barella all’interno dell’ambulanza del 911 il Hinterberger sosteneva
che: “Lei mi ha tolto tutto. I soldi che mi mandava la mia famiglia li spendeva
comprando macchine, mucche e terreni per suo figlio. Mi davano da mangiare per
mantenermi vivo. Quando Yovanny mi ha rotto la gamba gli ho chiesto perché non
mi avesse ucciso e sa cosa mi ha risposto? “Perché vali di più da vivo che da
morto”.
Il Hinterberger è stato rimpatriato in Svizzera.