HATO MAYOR, R.D.- Un uomo è morto martedì pomeriggio mentre
lavorava in un suo appezzamento di terra. Una scossa elettrica prodotta da un
fulmine lo ha colpito sulla testa uccidendolo sul colpo. È successo nella comunità agricola di La Póliza,
27 chilometri a nord di Hato Mayor.
La vittima è stata identificata come Pedro Ramírez (Tony),
di circa 42 anni, che lavorava presso il Ministero del Lavoro, a Hato Mayor del
Rey.
Aveva il giorno libero e si è recato al suo fondo agricolo
per lavorare la terra.
Era sposato e aveva avuto tre figli.
Nella zona della tragedia si sono verificate forti piogge
con fulmini e lampi.
I fulmini rappresentano una costante tra le cause di decesso
per elettrocuzione. Praticamente nella Repubblica Dominicana muoiono per questa
causa 10 persone ogni anno. La stagione dei fulmini inizia a maggio e finisce a
fine ottobre.
Quando annunciano tormente elettriche bisognerebbe andar
cauti. Nel 2017 sono morte 11 persone colpite da fulmini e probabilmente la
cifra è anche più elevata perché nei caraibi il tasso di morti per fulmini si
aggira dappertutto sui 5 morti per milione di abitanti l’anno.
Si ricorda sempre la tragedia verificatasi il 17 maggio
1986, quando una scarica elettrica cadde in un’arena per galli della comunità
di Las Lagunas in San José de las Matas lasciando un saldo di 18 morti e 88
feriti.
Quando le scariche elettriche dei temporali hanno inizio, si
raccomanda quanto segue:
Sospendere le faccende domestiche.
Se si è in spiaggia, rifugiarsi nel veicolo.
Non rimanere in piscina o nella vasca da bagno.
Sulla strada, evitare strutture metalliche come torri,
antenne, linee telefoniche e linee elettriche.
Stare lontano da altri oggetti come canne da pesca, mazze da
golf, ombrelli con punte di metallo.
Scollegare gli apparecchi, inclusi computer, TV, aria
condizionata ed evitare l'uso del telefono.
Sospendere il lavoro in campagna.
Non toccare strumenti metallici come: trattori, zappe,
rastrelli, pale, machete, coltelli.
Non proteggersi dalla pioggia sotto alberi ad alto fusto
come i pini.