Il MAIE e i suoi
millantamenti: Casa d’Italia di Juiz de Fora
Sulla base del
Twitter dell'onorevole Merlo di data 13 ottobre, pochissime parole che citiamo:
“Siamo appena riusciti a sospendere la vendita della casa d'Italia di Juiz de
Fora”, la squadra del MAIE di Santo Domingo ha costruito castelli e hanno
insultato i responsabili secondo loro di presunte fake news. Anche il giornale Italiachiamaitalia
con un articolo a firma di Andrea Di Bella ha esultato: i meriti sarebbero come
al solito di Ricardo Merlo e “meno male che c’è”. Sorge il sospetto però che si
tratti dell'ennesimo millantamento del partito dei “furbi” o “vivos”, un
complimento in Argentina.
Di fatto la
situazione è molto più complessa. INNANZITUTTO MERLO È A CASA SUA IN QUARANTENA
PER CUI IL SUO INTERVENTO A FAVORE DELL’INIZIATIVA DI EVITARE LA PROCEDURA DI
VENDITA DELLA CASA D’ITALIA APPARE IMPROBABILE. In secondo luogo l'ex deputato
e coordinatore generale del Sudamerica per il PD, Fabio Porta, ha incontrato
personalmente a Roma la viceministro del MAECI Marina Sereni con la quale ha affrontato
il tema.
L'ex deputato PD Fabio Porta |
Inoltre, i
connazionali residenti nella cittadina brasiliana si sono rivolti anche alle
autorità locali e il caso, un vero e proprio scippo di stato, rischia di trasformarsi
in un conflitto diplomatico tra i due paesi. Ricordiamo che l’immobile è stato
costruito a spese della comunità italiana del posto 81 anni fa ed è stato
trasferito in proprietà al consolato di Belo Horizonte per preservarne la
destinazione d’uso.
In ultimo ma non
per importanza, si è ottenuta una sospensione “provvisoria” dell’asta, ma i
termini per lo sfratto notificato il 30 settembre continuano a decorrere.