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giovedì 1 agosto 2024

Nel nuovo Centro di Estradizione degli Stranieri di Haina ci sono anche cittadini italiani

 



Il presidente Luis Abinader ha inaugurato il Centro di interdizione degli stranieri, costruito sul terreno del Centro Vacacional Haina con un investimento di 88 milioni di pesos.

Lo scopo di quest investimento è quello di migliorare i processi e le condizioni dei cittadini stranieri detenuti per mancanza di documenti.

Le nuove strutture dispongono di tre padiglioni, due per gli uomini e uno per le donne, dove i detenuti potranno trascorrere il tempo di attesa fino al rilascio o alla deportazione.

Le strutture dispongono di altri due edifici dove vengono collocati gli stranieri il cui processo di espulsione, a causa della distanza dai paesi di origine, dura più di uno o due giorni.

La stragrande maggioranza degli internati che occupano il sito sono haitiani, anche se nelle strutture sono trattenuti anche colombiani, venezuelani, italiani e indiani.

All'interno della struttura è presente un centro elaborazione dati che è il primo luogo in cui viene portato lo straniero, dopo il suo arresto da parte delle autorità.

Il primo passo per entrare in quell'area è che la persona interdetta compili un questionario in cui indica la sua provenienza, ingresso e uscita, occupazione, insieme a tutti i suoi dati personali; Successivamente viene fotografata di fronte e di profilo e quindi vengono apposte le impronte digitali rilevate tramite campione biometrico.

Con l'impronta digitale, le autorità possono determinare se lo straniero è un recidivo entrato irregolarmente nel territorio dominicano o se ha qualche tipo di crimine nel paese o nel suo luogo di origine.

Una volta completata la rilevazione delle impronte digitali e la raccolta dei dati, lo straniero firma un documento di espulsione. Qualora si tratti di un criminale ricercato dalle autorità del suo Paese, viene coordinata un'operazione di consegna diretta.