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giovedì 19 dicembre 2019

Il dengue e il bisticcio sulle cifre



La stima dei decessi per dengue nella Repubblica Dominicana è di più di 100 fino alla data di oggi. “Nel paese è in corso la peggiore epidemia della sua storia”. Lo sostiene il presidente del Collegio Medico Dominicano (CMD), dott. Waldo Ariel Suero.
Inoltre il presidente del CMD ha riferito che i casi di dengue finora registrati nel corso dell’anno sono oltre 30 mila.
Secondo il ministero della salute, invece, i casi di dengue sono stati circa 18 mila e i morti 47.
Una situazione che la dice lunga sulla propensione delle autorità ad alterare cifre statistiche e non solo nel settore sanitario.
“I dati non vengono forniti in modo veritiero perché il governo teme che se si parla di epidemia il turismo ne risenta.” Il dott. Suero ritiene che le autorità sanitarie sbaglino nascondendo la vera situazione epidemiologica del dengue.
"Solo nell'ospedale pediatrico Robert Reid Cabral sono deceduti 60 bambini e oltre 2.600 hanno contratto la malattia, una cifra spaventosa. Perché dicono che nel paese ci sono solo 47 decessi finora e circa 18 mila casi? Non è logico”.
Attualmente, circolano nella Repubblica Dominicana i sierotipi D1 e D3.
L’occultamento della gravità della situazione fa sì che non vengano lanciate allarmi internazionali in grado di avere un impatto sul turismo.
Ad esempio la Farnesina sconsiglia le Filippine ai connazionali tra l’altro perché in quel paese è in corso un’epidemia di dengue che ha provocato finora 600 morti. Facendo le dovute proporzioni tenendo conto delle differenze demografiche, i 100 della Rep. Dominicana diventerebbero 1.000 per cui si deve ritenere che stiamo peggio delle Filippine…