Cerca nel blog

giovedì 5 dicembre 2019

Italia e i suoi traditori, una costante nella storia



Sempre a fin di bene sia ben chiaro e invocando nobili ideali:
i veneziani che misero in un piatto d’argento la Repubblica di Venezia consentendo la passeggiata di Napoleone e la definitiva caduta della più importante repubblica marinara. I nobili ideali? Quelli della rivoluzione francese, libertà, uguaglianza e fratellanza. Il risultato? Grande miseria in tutto il territorio per oltre un secolo;
i duosiciliani che propiziarono l’annessione al Regno di Sardegna del grande e prosperoso stato italiano le cui ricchezze vennero saccheggiate dai Savoia e dal ladrone sanguinario dei due mondi. I nobili ideali? L’unità d’Italia. Il risultato? L’emigrazione di 10 milioni di meridionali, la cessazione di ogni attività imprenditoriale, la morte nei campi di concentramento di cui poco e nulla si parla di migliaia di soldati duosiciliani e la persecuzione dei ribelli fatti passare per briganti;
i vertici militari che nella seconda guerra mondiale favorirono con il boicottaggio le sconfitte e la morte dei nostri soldati, l’invasione della Sicilia da parte degli americani senza sparare un colpo, le razzie e i bombardamenti degli alleati sui civili, le famose violenze carnali e i soprusi delle unità marocchine dell’esercito francese. L’ideale? La liberazione dalla dittatura fascista;
i politici che stanno distruggendo la nostra sovranità per consegnarla all’Unione Europea, agli interessi di Francia e Germania e al disegno mondialista della finanza internazionale, che hanno svenduto i nostri gioielli, le banche e le imprese pubbliche, ereditate dal fascismo, che hanno regalato la banca d’Italia, consentendo che diventasse privata, che hanno rinunciato quindi alla sovranità monetaria senza nessuna contropartita, che stanno favorendo la distruzione delle nostre imprese, mettendoci davanti ancora una volta alla prospettiva dell’emigrazione di massa alla ricerca di un lavoro e sostituendo gli italiani con stranieri clandestini propensi alla delinquenza e alla violazione delle nostre leggi con l’evidente compiacenza di una parte della nostra magistratura. L'ideale? Un'Europa senza frontiere, peccato che queste non si trovano ai confini ma nelle menti degli europei.
Tra tanti traditori, citare Giuseppe Conte, premier arrivato dall’alto, imposto dall’Elevato Belin, Beppe Grillo, è solo la ciliegina finale sulla torta.