Sempre a fin di bene
sia ben chiaro e invocando nobili ideali:
i veneziani che
misero in un piatto d’argento la Repubblica di Venezia consentendo la
passeggiata di Napoleone e la definitiva caduta della più importante repubblica
marinara. I nobili ideali? Quelli della rivoluzione francese, libertà,
uguaglianza e fratellanza. Il risultato? Grande miseria in tutto il territorio
per oltre un secolo;
i duosiciliani che
propiziarono l’annessione al Regno di Sardegna del grande e prosperoso stato
italiano le cui ricchezze vennero saccheggiate dai Savoia e dal ladrone
sanguinario dei due mondi. I nobili ideali? L’unità d’Italia. Il risultato? L’emigrazione
di 10 milioni di meridionali, la cessazione di ogni attività imprenditoriale,
la morte nei campi di concentramento di cui poco e nulla si parla di migliaia
di soldati duosiciliani e la persecuzione dei ribelli fatti passare per
briganti;
i vertici militari
che nella seconda guerra mondiale favorirono con il boicottaggio le sconfitte e
la morte dei nostri soldati, l’invasione della Sicilia da parte degli americani
senza sparare un colpo, le razzie e i bombardamenti degli alleati sui civili,
le famose violenze carnali e i soprusi delle unità marocchine dell’esercito
francese. L’ideale? La liberazione dalla dittatura fascista;
i politici che
stanno distruggendo la nostra sovranità per consegnarla all’Unione Europea,
agli interessi di Francia e Germania e al disegno mondialista della finanza
internazionale, che hanno svenduto i nostri gioielli, le banche e le imprese
pubbliche, ereditate dal fascismo, che hanno regalato la banca d’Italia,
consentendo che diventasse privata, che hanno rinunciato quindi alla sovranità
monetaria senza nessuna contropartita, che stanno favorendo la distruzione
delle nostre imprese, mettendoci davanti ancora una volta alla prospettiva dell’emigrazione
di massa alla ricerca di un lavoro e sostituendo gli italiani con stranieri
clandestini propensi alla delinquenza e alla violazione delle nostre leggi con
l’evidente compiacenza di una parte della nostra magistratura. L'ideale? Un'Europa senza frontiere, peccato che queste non si trovano ai confini ma nelle menti degli europei.
Tra tanti
traditori, citare Giuseppe Conte, premier arrivato dall’alto, imposto dall’Elevato
Belin, Beppe Grillo, è solo la ciliegina finale sulla torta.