C’è chi ci crede e
ogni tanto la notizia appare sui giornali. Una signora ha consegnato a due
haitiani 1,2 milioni nell’ambito di un’operazione nella quale erano implicate diverse
divinità e spiriti subalterni secondo le migliori tradizioni religiose africane.
La signora in
questione ha ricevuto in cambio una valigia piena di carta straccia. Ha
presentato quindi querela per avere giustizia e nel contempo per recuperare i
suoi soldi. Quest’ultima ipotesi è molto improbabile e la prima non ha senso
perché difficilmente i “truffatori” riceveranno una severa condanna. Comunque
entrambi gli haitiani sono stati immediatamente arrestati. Dei soldi ovviamente
nessuna traccia.
Questa volta lo “scambio
a divinis” si è verificato a Jarabacoa, ma sono cose che si ripetono con
periodicità regolare in tutto il territorio nazionale, il che conferma anche l’insospettabile
diffusione del vudù e la fede cieca di cui questa religione gode.
Sono stato anch’io
testimone di una vicenda analoga che ha coinvolto un nostro connazionale. La
moglie si è convinta dell’”affare” e ha contratto debiti per centinaia di
migliaia di pesos all’insaputa del marito. Operazione riuscita anche perché da
queste parti un capofamiglia straniero rappresenta una sicura garanzia per la
concessione di un prestito. Infatti, a vicenda conclusa nell’unico modo
possibile, è a lui che i creditori della moglie si sono rivolti. Il
connazionale, un pensionato, ha optato saggiamente per trasferirsi in un’altra
città…