Casa Rosada, Buenos
Aires. Assunzione della presidenza di Alberto Fernández
La foto
Lo stupore si legge
sul viso del neoeletto presidente argentino. L’abbraccio da figliol prodigo
(pentito?) di Ricardo Merlo, sottosegretario del Ministero degli Affari Esteri
italiano non se l’aspettava di certo.
Altra dimostrazione
della versatilità del presidente del MAIE sempre pronto a orientarsi dove più
conviene a prescindere da ideologie di sorta.
Dopo aver sostenuto
nelle ultime elezioni il governo neoliberale di Macri ora si appresta a farsi
perdonare dalla sinistra populista che si è ripresa il potere. Tante ambizioni
da soddisfare tra i quadri del suo partito. Le alleanze in patria (Argentina)
sono fondamentali perché supportano la sua struttura.
Il periodo delle
vacche grasse finirà con le imminenti prossime elezioni politiche in Italia. Non
ci saranno più maggioranze risicate per formare il governo e l’italo-argentino
Merlo dovrà dare l’addio, forse per sempre, a una carica prestigiosa di
sottosegretario che millanta in Argentina come di viceministro.
La modalità di voto
nella Circoscrizione Estero cambierà. Si adotterà con ogni probabilità il sistema
elettronico e per la prima volta il MAIE rischia di perdere la sua leadership
in Argentina: c’è la Lega che incalza…
Un abbraccio da
figliol prodigo non costa praticamente nulla, solo qualche sorriso beffardo da
parte di chi sa come stanno le cose, ma che vuoi che sia…