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mercoledì 11 dicembre 2019

Il MAIE strombazza una vittoria pirrica




Il partito sudamericano ha presentato un emendamento agli inizi di novembre a nome del senatore Adriano Cario contro il raddoppio della tassa di cittadinanza e l’aumento delle tariffe consolari. Un atto dovuto. L’emendamento contemplava più richieste, sono passate solo quelle. C’è voluto il ricatto, però. L’alternativa era ritirare la fiducia. Un rischio che il governo giallorosso non poteva correre perché sta perdendo i pezzi.
Alcuni senatori pentastellati non voteranno a favore del MES e allora tutti diventano indispensabili anche i due sudamericani del MAIE. Per quattro soldi il governo non cade. L’Unione Europea attende la conferma del MES e l’approvazione del bilancio. E chi comanda in Italia si trova a Bruxelles.
Qual è la prodezza di cui va fiero il partitino sudamericano? Quella di consentire di far passare un accordo che compromette seriamente il futuro dell’Italia e degli italiani, frutto di un vero e proprio colpo di mano di Giuseppe Conte?  Non era più semplice ritirare comunque la fiducia e far cadere questo governo, accontentando sia gli italiani della diaspora che quelli che vivono nella penisola?
Non si capisce quale sia il motivo di tanta gioia. Strombazzate pure, vi aspettiamo al varco!