La JCE ha sospeso le elezioni comunali a
causa del fallimento del voto automatizzato, che ha impedito a migliaia di
dominicani di esercitare il loro diritto di voto.
Julio César Castaños Guzmán ha
dichiarato che non è stato possibile lo svolgimento delle elezioni perché il
sistema non è stato caricato nelle circoscrizioni in cui questo tipo di
votazione era previsto.
Le elezioni sono state sospese in tutto
il paese, indipendentemente dal fatto che queste fossero state organizzate con
votazione automatica o con votazione manuale.
Verrà avviata un'indagine approfondita
per determinare i motivi per cui le schede non sono state caricate.
"Affrontiamo le conseguenze con responsabilità", ha detto il
presidente della JCE in una conferenza stampa alle 11:11 del mattino.
È una decisione senza precedenti nella
storia politica della Repubblica Dominicana, che ha tenuto processi elettorali
con la regolarità stabilita nella Costituzione della Repubblica dal 1962, dopo
la caduta della dittatura.
I problemi con il voto automatico sono
iniziati ieri sera, quando il personale della JCE ha fatto ritorno ai seggi
elettorali dopo le ore 17:00 per cercare di "risolvere i problemi derivanti
dal voto elettronico".
I delegati dei partiti politici
dell'opposizione hanno denunciato che le squadre avevano problemi nel
caricamento elettronico della scheda elettorale completa e si riscontravano
anche difficoltà con il caricamento dell'elenco dei canditati.
Questa mattina ci sono stati
innumerevoli inconvenienti per avviare il processo di voto nelle circoscrizioni
del Gran Santo Domingo, Santiago e Puerto Plata, tra gli altri.
Fin dalle prime si erano formate lunghe
file nelle aree di voto, tuttavia i cittadini non sono stati in grado di votare
per i problemi tecnici presenti.