Le crescenti
denunce di blackout, giorno e notte, continuano a dominare il malcontento della
popolazione in diversi quartieri del Gran Santo Domingo e nelle comunità
dell'interno del paese, al punto che molte persone hanno dovuto “rispolverare”
o acquistare gli inverter elettrici quasi dimenticati e a munirsi di candele.
Le interruzioni
di corrente hanno scatenato proteste in diverse comunità. È il caso dell'aincendio
di pneumatici a Villa Faro, Sábana Pérdida, Los Alcarrizos, a Barahona,
Pedernales, Puerto Plata e in altre località.
I motivi di
questi blackout non sono chiari. Sicuramente con questo governo la fornitura
elettrica è peggiorata moltissimo. Il problema persiste e per risolverlo è
stato approvato l'ennesimo prestito, questa volta per 225 milioni di dollari da
destinarsi al miglioramento della distribuzione elettrica, alla costruzione di
nuove sottostazioni elettriche e alla riabilitazione di quelle esistenti. Una
somma che si aggiunge al già macroscopico indebitamento contratto da questo
governo. L'opposizione si è opposta al finanziamento in quanto lo ha ritenuto
inutile e forse anche per un po’ di invidia. I soldi in arrivo sono sempre un’occasione
per far festa, ma a questa partecipano solo coloro che li gestiscono.