Quando abbiamo saputo che il
Ministero degli Esteri ci aveva onorato come prima sede al mondo per
esperimentare il Consolato Laptop, siamo tutti ammutoliti. In effetti essendo
il nostro un gruppo di pensionati italiani, la nostra età media supera i 60 anni
e l'informatica non è sicuramente il nostro punto forte. Da piccoli non avevamo
nemmeno il televisore! I pessimisti hanno abbozzato un mah... e hanno abbassato
lo sguardo. Un po' davano a intendere il classico: "Non capisco ma mi
adeguo". Agli ottimisti luccicavano gli occhi. Quelli avevano capito
tutto! Invece non avevano capito niente nemmeno loro, ma si sentivano
rassicurati. "Eh sì di questi tempi tutto si risolve con la tecnologia...
Le diavolerie della tecnologia! E noi che credevamo di essere stati
abbandonati..."
Per non saper né leggere né
scrivere come si suol dire ho pensato di usare il ragionamento, quello che
appresi oltre mezzo secolo fa, quando la scuola serviva a qualcosa e la testa
la gente ce l'aveva sulle spalle e non nello smart phone. "Lap top: un
computer portabile ora anche con schermo touch collegabile a internet
attraverso il wifi". Va da sé che il Consolato Laptop stia a significare
che è un consolato mobile. E quanti sono gli addetti? Uno solo, a quanto pare,
un funzionario di alto livello facente le veci di ambasciatore. La sua sede?
All'interno dell'ambasciata dell'UE. Probabilmente usufruirà di uno degli
uffici che gli verrà messo a disposizione magari in comodato gratuito viste le
nostre esigenze di risparmio. Esigenze queste peraltro non condivise dall'UE
che come si sa spende e spande senza alcun limite. Ma questo è un altro paio di
maniche. Continuando il ragionamento: vengono chiusi il consolato generale e
l'ambasciata. Restano i consolati onorari e subentra un funzionario facente le
veci di ambasciatore che parla di Consolato Laptop. Si deve dedurre che questo
funzionario non si dedicherà alle funzioni consolari ma a quelle di
ambasciatore. Essendo poi il tempo e le risorse a disposizione di ogni
individuo molto limitate, non mi pare che possa essere diversamente.
Quanto sopra premesso, chiude
il consolato ma restano i consolati onorari e naturalmente il consolato
italiano a Panama. La domanda di servizi di cittadini italiani residenti, di
turisti, di cittadini dominicani richiedenti il visto per ricongiunzione
familiare, per turismo e via dicendo resta immutata e l'idea di Consolato
Laptop probabilmente fa riferimento al contatto costante dei consolati onorari
che raccolgono le richieste e la documentazione sul posto con la sede di Panama
che dovrà di fatto sbrigare tutte le pratiche.
La domanda di servizi rimane
quindi la stessa, e noi abbiamo visto le code all'ingresso del consolato per
anni e talvolta anche la ressa con tanto di poliziotti alla porta e carabinieri
italiani all'interno: un consolato al quale si rivolgevano fisicamente una
cinquantina di persone tra italiani e dominicani ogni giorno! Se così sarà e
non ci sono dubbi al riguardo, allora dal momento che nulla si crea e nulla si
distrugge, dovranno essere potenziati sia i consolati onorari che il consolato
di Panama. O qualcuno ha forse pensato che i consolati onorari avrebbero potuto
affrontare l'aumento della mole di lavoro e le maggiori responsabilità con la
stessa struttura e con gli stessi rimborsi spese e onorari? Anche il consolato
di Panama si dovrà dotare di nuovo personale. Almeno tanto personale quanto è
stato licenziato in sede di chiusura del consolato di Santo Domingo. Almeno,
perché non si sa mai! E, dulcis in fundo, probabilmente dovrà dotarsi di nuovi
locali, sostenendo quindi ulteriori spese.
La conclusione tiratela voi ma
a me stando così le cose pare che questa misura di spending review sia un
pasticcio colossale e che ne vedremo delle belle! Del resto il pasticcio è una
pietanza nostrana. O no?