Meno male che c'è il MAIE! In questi momenti di manifesto
abbandono da parte del governo italiano dei connazionali residenti all'estero,
viene da dire proprio questo: meno male che c'è il MAIE. Poco a poco stiamo
scoprendo quanto sia importante l'unione di tutti i connazionali residenti
all'estero attorno a un partito politico che non soltanto si dà da fare in
Italia, ma che interviene anche presso i governi degli stati dove risiedono i
nostri connazionali. Che sia la volta buona? Il 2015 se ne va lasciandoci
questa fondata speranza.
Ormai la prepotenza è per i politici al governo un'abitudine
inveterata e non importa se bacino dalla mattina alla sera un crocifisso
intriso di acqua santa o una falce e martello sopra la fotografia del Che
Guevara. Non c'è verso di contrastarla, perché chi la usa, la prepotenza, è caparbio
e faccia tosta. Abbiamo ancora negli occhi il sottosegretario agli esteri Mario
Giro detto anche Mario Africa, dirigente della Comunità di Sant'Egidio, quando
ha dichiarato nell'intervista di Ricky Filosa del mese di giugno del 2014 che
l'ambasciata di Santo Domingo si chiudeva per motivi di bilancio e che gli
italiani di Santo Domingo dovevano ritenersi fortunati perché avrebbero
conosciuto per primi il cosiddetto consolato
laptop. Peccato che a distanza di quasi due anni, di consolato lap top non si veda l'ombra e che i servizi consolari
stentino ancora a essere erogati.
I prepotenti da sempre impongono la loro volontà con misure
vessatorie che giustificano con delle assurdità e con delle evidenti menzogne e
che in tutti i due i casi offendono l'altrui intelligenza. Ricordiamo ancora
bene Mario Africa quando legava la chiusura dell'ambasciata di Santo Domingo a
motivi di risparmio o meglio alla spending review. Abbiamo dimostrato che tali
affermazioni non rispondevano al vero e che il maggior costo di un'ambasciata è
rappresentato dallo stipendio dell'ambasciatore: non si è risparmiato nulla
chiudendo l'ambasciata di Santo Domingo, anzi. Questo è un dato di fatto
incontrovertibile…
Ora, notizia di qualche giorno fa, si vuole aprire
un'ambasciata in Mongolia perché ci sono delle prospettive di sviluppo delle
relazioni commerciali. Altra offesa all'intelligenza. Hanno chiuso
un'ambasciata, la più importante del Centro America, con il maggior numero di
residenti iscritti all'AIRE, 10,000, e con oltre 30.000 non iscritti ma
stabilmente residenti e circa 100.000 turisti che arrivano ogni anno, in
presenza di relazioni commerciali reali e di tutto riguardo, per aprire
un'ambasciata in Mongolia per un ipotetico sviluppo commerciale e dove di
italiani forse ne hanno visto uno solo, Marco Polo, 700 anni fa!
I prepotenti della Farnesina e del governo si sono visti
sbattere in faccia il decreto di chiusura dell'ambasciata di Santo Domingo con
una sentenza del TAR del Lazio che ne ha ordinato la sua riapertura. Probabilmente
a Roma si pensava che la magistratura amministrativa italiana avrebbe
spalleggiato questa assurda misura, ma non è stato così. I magistrati
amministrativi non se la sono sentita. A nessuno piace mettersi dalla parte di
chi ha torto perché il tempo passa, i prepotenti scompaiono e poi chi li ha
fiancheggiati viene additato al ludibrio. Il messaggio della magistratura
amministrativa è stato chiaro.
Se il terzo potere dello Stato ha agito secondo coscienza,
il cosiddetto quarto potere è rimasto completamente assente. I principali media
sia filo governativi che dell'opposizione non hanno menzionato l'annullamento
da parte del TAR del Lazio del decreto di chiusura dell'ambasciata italiana di
Santo Domingo. Chi pensa che in Italia c'è attualmente una democrazia si deve
ricredere.
Comunque sono stati fatti passi avanti e abbiamo motivo per ritenere
che a breve il consolato italiano di Santo Domingo sarà riaperto nella solita
sede. Questo lo dovremo ringraziare ancora al MAIE. Meno male che c'è il MAIE…
e meno male che c'è Italia Chiama Italia!