Si parla di
asfissia. Di fatto “asfixiado” è il termine usato dalla rea confessa. Si può
pensare a uno strangolamento, magari con un cavo elettrico, una cinghia o una
corda. Si può pensare a un sacchetto di plastica, in quel caso sarebbe stato
asfissiato. Invece no, hanno suonato alla porta, lui ha aperto e loro gli si
sono avventati contro e sul letto lo hanno soffocato con un cuscino e si sono
serviti di ammoniaca per intontirlo. Lo hanno denudato e legato mani e piedi
dopo morto, magari per far pensare a un rapporto sessuale particolare.
Criminali sì ma anche tanto ignoranti, con tutte le tracce che si lasciavano
dietro credevano di farla franca.
Il Testoni aveva
lavorato tutta la vita all’Enel. Da quando era andato in pensione, sei anni fa,
frequentava Boca Chica due volte l’anno e ci rimaneva due mesi. Era arrivato il
2 ottobre. La sua compagna non era in aeroporto al suo arrivo. Dicono che si
erano lasciati a febbraio. Si portava dietro i soldi della pensione e li teneva
in cassaforte. Oltre a quelli gli assassini si sono portati via un anello e due
orologi, qualcuno parla anche di un cellulare.
C’è una bambina di
mezzo. L’ex compagna che ha partecipato alla sua uccisione sosteneva che la bambina
era del Testoni e lui ne era molto felice. Il connazionale aveva pensato di sottoporla
all’esame del DNA, ma non ha più rivisto la bambina. E’ logico pensare che l’anziano
sardo provvedesse al mantenimento della donna tutto l’anno e non solo i quattro
mesi che trascorreva a Boca Chica. A quanto pare aveva smesso di farlo dopo che
quest’anno a febbraio presumibilmente si erano lasciati.
Il mistero della
sorella dell’ex compagna, Yoeimi. E’ irreperibile, la polizia la cerca in
quanto complice. E’ incinta di sette mesi e Arisleida, la rea confessa,
sostiene che aveva rapporti con il Testoni. I giornali italiani parlano
addirittura di convivenza il che è poco plausibile. Il 23enne implicato nell’omicidio
è il compagno di Yoeimi. Arisleida sostiene di essersi accorta di questa
relazione lo stesso giorno dell’omicidio. Un’attenuante passionale dell’efferato
omicidio?
Il Testoni era di
Sissi in provincia di Sassari, ma era residente ad Alghero. Aveva soltanto una
sorella e dei nipoti. Un nipote è in arrivo per occuparsi del rimpatrio della
salma.
Chi lo conosceva a Boca
Chica parla molto bene di lui. Si trattava di una bravissima persona, molto
stimata. Tanti si augurano che venga fatta giustizia.