L’alleanza
giallo-rossa viene fortemente ridimensionata in Umbria e Cambiemos viene
malamente cacciato dalla presidenza in Argentina.
Nel 2015 l’on.
Merlo e il suo staff MAIE avevano appoggiato decisamente Mauricio Macri. Li
vediamo insieme nella foto. Il MAIE, infatti, è un partito politico che partecipa
alle elezioni italiane nelle quali presenta i suoi candidati, ma che segue da
vicino la politica argentina. È in grado di apportare numerosi voti anche nel
paese sudamericano vista la doppia cittadinanza dei suoi aderenti e ne trae
vantaggio. Ha inoltre un’importante struttura che gli consente di stringere
alleanze, di concordare interventi vari, ad es. nell’assegnazione di scrutatori
e di altri incarichi durante le votazioni.
Ovviamente ne
risultano nomine diverse a favore degli aderenti al partito italiano con sede
in Argentina. Un esempio di questo è Daniel Ramundo che è diventato nel 2015
parlamentare del Mercosur, carica che manterrà fino al prossimo mese di
dicembre. Per quanto attiene a Ramundo c’è da dire che di cariche ne ha
conseguito una importante anche in Italia in quanto è stato nominato con
decreto segretario particolare dell’Onorevole Merlo agli affari esteri con un
compenso lordo di 50.000 euro l’anno. Un segretario molto particolare visto che
non parla praticamente l’italiano.
Al di là degli
ideali portati avanti e sostenuti almeno formalmente dal MAIE ci sono tanti
accordi che caratterizzano la sua esistenza e che rientrano nel mercanteggio
politico vero e proprio delle piccole e grandi poltrone, dei posticini vari da
assegnare e questo nei due continenti.
Ecco il discorso
fatto da Mauricio Macri nel 2015
Italiani con il
cambiamento
“Come figlio e
nipote di italiani sono molto contento di annunciare che il Movimento
Associativo Italiani all’Estero (MAIE) che rappresenta i cittadini
italo-argentini nel nostro paese si è impegnato a lavorare per il Cambiamento e
ad apportare il suo aiuto per avere l’Argentina che tutti sogniamo”.
È andata male in
Argentina e in Italia, ma mentre la prima sconfitta l’on. Merlo la presentiva e
aveva già fatto passi avanti verso i Fernandez, anche se si è incontrato
privatamente con il candidato alla vicepresidenza di Cambiemos, Miguel Angel
Picchetto, la seconda non rientrava nelle sue previsioni talché ha dichiarato
in un’intervista a un giornale argentino che il governo giallo-rosso durerà
fino alla fine della legislatura e avrà il compito di nominare il nuovo
presidente.
Certo una battaglia
non è la guerra, la sconfitta appenninica può non avere un seguito e può anche
darsi che l’on. Merlo, vero esperto in politica italiana, abbia ragione e che l’alleanza
giallo-rossa giunga a fine legislatura.