Cerca nel blog

sabato 19 ottobre 2019

Pietro Testoni: la confessione della ex




Dal contenuto della confessione scritta di Arisleida Caraballo emergono delle novità
Lei, la sorella Yoeimi, incinta di quattro mesi, e il di lei compagno 23enne Thonmy sono entrati nell’appartamento con delle chiavi lanciate dallo stesso Testoni dal balcone di casa sua. Il connazionale aveva un appuntamento con Yoeimi per un rapporto sessuale. Si vede che non era la prima volta. Quando Arisleida venne a conoscenza di questo si sorprese molto perché lei era stata la donna dell’anziano per quattro anni, anche se a quanto pare si erano lasciati nel febbraio scorso. I tre si recarono a bordo di un ciclomotore all’abitazione del connazionale. Il Thonmy si fermò vicino a un colmado e mandò Arisleida a comprare dell’ammoniaca da usare in bagno. Una volta dentro l’appartamento hanno bevuto del vino offerto dall’anziano. Poi Arisleida andò in bagno e il Testoni e Yoeimi entrarono in camera. Dopo qualche minuto vi entrò anche il Thonmy, scaraventò l’italiano sul letto, gli coperse la faccia con un pantalone intriso di ammonica e continuò a versargli questo liquido in faccia finché smise di muoversi. Dopodiché gli sfilò un anello che indossava e con degli attrezzi che trovò in cucina ruppe alcuni lucchetti e aprì una cassaforte contenente del denaro. Riempirono poi uno zainetto che Yoeimi si era portata dietro appositamente con degli oggetti del Testoni, tra questi, due orologi che trovarono in un cassetto. Se ne andarono via, lasciando Arisleida nella fermata di un tassì. Il giorno dopo si presentarono da lei e le consegnarono 700 euro dei 3700 e di una cifra imprecisata di pesos che si trovava nella cassaforte. Da quel momento non si è più saputo niente dei due.
Stranamente non si parla in questa confessione del perché il connazionale è stato denudato e legato mani e piedi. Non si capisce nemmeno come mai l’anziano sapendo che il giovane era il compagno di Yoeimi sia entrato in camera con lei per avere un rapporto sessuale.
Da queste parti si impara presto una cosa: i morti non possono controbattere le dichiarazioni dei vivi! Il bello è che i giudici spesso di questo non tengono conto.