Braccia conserte
mentre fa opposizione alla coalizione di governo da lui stesso puntellata.
Brutto segno! Un gesto che dice più di mille parole, quelle che fa scrivere al
Clarín, il suo giornale argentino di riferimento, con il quale vuole
tranquillizzare il suo elettorato. Braccia conserte: un’evidente dimostrazione
di insicurezza secondo la psicologia neurolinguistica. Il senatore
italo-argentino critica il governo del quale fa parte, anzi che esiste grazie
al suo appoggio. Sa che saranno in pochi a credergli. Questa volta gli elettori
hanno mangiato la foglia e sono sul chi vive.
In pochi anni il
MAIE ha sostenuto ben due volte la riduzione dei parlamentari all’estero. La
prima nel referendum del 2016 e la seconda con la recente riforma
costituzionale. La strategia durante il referendum del 2016 gli ha comportato
la perdita di decine di migliaia di voti durante le ultime elezioni. E’ andata
bene perché in mezzo al crollo di votanti e alla perdita di un deputato, il
senatore Cario fuoriuscito dall’USEI, gli si è affiancato, consentendogli di negoziare
un posto nel governo. Adriano Cario: un senatore accusato peraltro di essere
stato eletto con un colossale broglio elettorale. A molti potrebbe venire in
mente il detto: “Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei”.
Con lo ius soli in
vista e gli aumenti di tutte le tariffe consolari, ha ragione Ricardo Merlo a
sentirsi insicuro. Deve stare attento però alla sua gestualità in pubblico che tradisce
sistematicamente le sue parole.