Parliamo della
Fundación Solidariedad, quel che c’è di buono e quel che si deve migliorare
1. FLAVIO
BELLINATO, coordinatore MAIE America Settentrionale e Centrale
2. LUCA PELLEGRINI,
area MAIE
3. DIANA SPEDICATO,
funzionaria MAIE
4. ALDO BURZATTA,
area MAIE
5. ANTONIO BAGNARA,
attivista M5S
6. IVO BELLACINI, Forza
Italia
7. AGOSTINO CITTI, coordinatore
MAIE
8. PAOLO DUSSICH, delegato
CTIM
9. RICKY FILOSA
(giornalista), funzionario MAIE
10. EUGENIO NERI MAIE,
(coordinatore MAIE)
11. GIANCARLO
SIGNORE (non schierato politicamente)
Questi sono i
fondatori. La società è stata costituita nel 2018. Nel frattempo si sono
dimessi da soci Giancarlo Signore ed Eugenio Neri. Antonio Bagnara si è
trasferito ormai da un anno in Italia. Sono rimasti quindi otto soci attivi.
Escludo che possa ritenersi tale uno che vive in Italia. Tre soci in meno
eppure non sono state fatte cooptazioni. Sono rimasti in otto.
Si può dire che la
Fondazione è libera di fare quello che vuole, giustamente. Eppure c’è il
piccolo dettaglio che deve sollecitare fondi alla comunità. E allora se è così
la libertà di azione si restringe. I potenziali donanti devono conoscere di più
sull’assetto interno della fondazione e sulla sua attività. Dare soldi alla
cieca solo perché si tratta di una fondazione e si presenta con belle facce e
slogan entusiasmanti non basta.
Per quanto riguarda
i soci attivi rimasti, su otto, sei gravitano nell’area MAIE, Flavio Bellinato,
Agostino Citti, Diana Spedicato, Ricky Filosa, Aldo Burzatta e Luca Pellegrini
(quest’ultimo sostiene di no, ma una cosa è quel che dice e un’altra quel che
si vede). Ivo Bellaccini fa parte di Forza Italia e Paolo Dussich è delegato
del CTIM. La Fondazione decide a maggioranza e quindi si può sostenere
tranquillamente che la Fundacion Solidariedad è in realtà una filiale del MAIE,
tenendo presente che il suo presidente è Flavio Bellinato, importante
funzionario MAIE e che tra i soci c’è Ricky Filosa, portavoce di Ricardo Merlo.
L’attività della
Fundacion è possibile grazie alle donazioni della comunità che non raggiungono
grandi livelli per cui gli interventi di aiuto sono modestissimi. Diversamente
accade invece con la risonanza che si dà a questi episodi di solidarietà nei
social media dove vengono pubblicate foto urtanti in cui le facce dei
connazionali assistiti vengono coperte da qualcosa di simile a una macchia d’inchiostro
mentre posano accanto alle poche provviste donate. E ultimo ma non per
importanza iniziano immancabilmente i soliti girotondi festanti mediatici dei
coordinatori MAIE e in particolare di Flavio Bellinato: una promozione evidente
del partito che rappresenta.
Non c’è dubbio che
i beneficiari di questi modesti interventi, se dovranno votare un giorno, lo
faranno a favore del MAIE e non c’è dubbio nemmeno che tantissime persone
resteranno impressionate da tutta questa pomposa beneficienza e si schiereranno
con il MAIE. Una strategia elettorale di successo! PECCATO CHE IL MAIE DI TASCA
SUA QUI NON CACCI UNA LIRA…
Se la Fundacion
vuole continuare ad attingere ai soldi della comunità deve rivedere il suo
assetto interno e non insistere sulle solite persone, anzi sui resti di quelle
iniziali, con questa maggioranza MAIE e con il protagonismo a tutto campo di
Flavio Bellinato.