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giovedì 2 luglio 2020

Decreto Rilancio: il merito dell'emendamento pro CCIE è dell'on. Nissoli, ora si parla invece di "tavoli romani che contano"





Decreto rilancio, sua approvazione definitiva del 30 giugno scorso.
L’on. Fucsia Nissoli, circoscrizione estero ripartizione Nord e Centro America redige e presenta 5 emendamenti. Uno viene approvato. Prevede lo stanziamento di 5 milioni di euro a favore delle Camere di Commercio Italiane all’Estero (CCIE) per la promozione dell’internazionalizzazione delle imprese italiane. E fin qui niente di nuovo. L’on. Nissoli è nota per il suo costante lavoro al fianco e nell’interesse dei connazionali residenti all’estero dei cui problemi si interessa assiduamente con un impegno intellettuale notevole che la caratterizza come la parlamentare eletta all’estero più prolifica in assoluto per numero e qualità di proposte, interrogazioni, articoli e quant’altro.
In questo caso si è trattato di un emendamento, uno su cinque da lei presentati, che è stato integrato nel testo definitivo del decreto di rilancio e delle cui risorse stanziate ora usufruiranno le CCIE di tutto il mondo.
Un’iniziativa importante che è stata coronata di successo e il cui merito appartiene alla menzionata deputata.
Invece, c’è chi se ne vuole appropriare: il solito MAIE
Il MAIE non si è mai distinto come promotore di interrogazioni e proposte.
È sempre stato pronto però al millantamento da campagna elettorale sotto forma di promesse che non è in grado di adempiere. Nel caso del decreto rilancio si intravede la volontà di appropriarsi di meriti altrui.
Al riguardo l’on. Ricardo Merlo diffonde questa versione: “Per l’anno 2020 stanziati 5 milioni di euro extra per le Camere di Commercio italiane nel mondo. E’ un altro dei risultati concreti portati a casa dall’esecutivo, che intende così valorizzare l’importanza del nostro mondo camerale oltre confine”
Da questa affermazione si dovrebbe dedurre che lo stanziamento approvato è merito dell’esecutivo, del quale fa parte il presidente del MAIE.
Ma ce n’è di più. Ricardo Merlo dichiara anche che: “Come governo abbiamo raccolto nelle ultime settimane le istanze delle Camere e le abbiamo portate sui tavoli romani che contano. Esprimiamo grande soddisfazione per l’obiettivo raggiunto”
L’istanza, quindi, frutto del lavoro dell’on. Nissoli, è stata presentata per la sua approvazione alla Camera. Successivamente secondo il senatore Merlo, questa è stata raccolta insieme ad altre ed è stata “portata sui tavoli romani che contano”.
Riepilogando: la proposta parte dalla deputata di FI e viene presentata alla Camera che l’approva definitivamente. In questo iter l’esecutivo non c’entra niente. Apprendiamo invece che c’è stata una fase intermedia sui “tavoli romani che contano”.
La parola “romani” quest’anno assume sin dall’inizio per il MAIE notevole importanza secondo lo slogan che “I partiti romani non si interessano dei connazionali residenti all’estero”
In definitiva i meriti dell’emendamento sarebbero tutti, nell’ottica di Ricardo Merlo, di coloro che conoscono i tavoli “romani” giusti, quelli che contano…
Niente di nuovo sotto il sole, il MAIE è sempre in campagna elettorale e il millantamento fa parte del suo DNA.
Sia ben chiaro comunque che l’emendamento è dell’on. Nissoli e che è stato approvato dal parlamento. Il MAIE e i suoi incravattati vertici qui non c’entrano niente!