Decreto rilancio,
sua approvazione definitiva del 30 giugno scorso.
L’on. Fucsia
Nissoli, circoscrizione estero ripartizione Nord e Centro America redige e
presenta 5 emendamenti. Uno viene approvato. Prevede lo stanziamento di 5
milioni di euro a favore delle Camere di Commercio Italiane all’Estero (CCIE)
per la promozione dell’internazionalizzazione delle imprese italiane. E fin qui
niente di nuovo. L’on. Nissoli è nota per il suo costante lavoro al fianco e
nell’interesse dei connazionali residenti all’estero dei cui problemi si
interessa assiduamente con un impegno intellettuale notevole che la
caratterizza come la parlamentare eletta all’estero più prolifica in assoluto
per numero e qualità di proposte, interrogazioni, articoli e quant’altro.
In questo caso si è
trattato di un emendamento, uno su cinque da lei presentati, che è stato
integrato nel testo definitivo del decreto di rilancio e delle cui risorse
stanziate ora usufruiranno le CCIE di tutto il mondo.
Un’iniziativa
importante che è stata coronata di successo e il cui merito appartiene alla
menzionata deputata.
Invece, c’è chi se
ne vuole appropriare: il solito MAIE
Il MAIE non si è
mai distinto come promotore di interrogazioni e proposte.
È sempre stato
pronto però al millantamento da campagna elettorale sotto forma di promesse che
non è in grado di adempiere. Nel caso del decreto rilancio si intravede la
volontà di appropriarsi di meriti altrui.
Al riguardo l’on.
Ricardo Merlo diffonde questa versione: “Per l’anno 2020 stanziati 5 milioni di
euro extra per le Camere di Commercio italiane nel mondo. E’ un altro dei
risultati concreti portati a casa dall’esecutivo, che intende così valorizzare
l’importanza del nostro mondo camerale oltre confine”
Da questa
affermazione si dovrebbe dedurre che lo stanziamento approvato è merito
dell’esecutivo, del quale fa parte il presidente del MAIE.
Ma ce n’è di più.
Ricardo Merlo dichiara anche che: “Come governo abbiamo raccolto nelle ultime
settimane le istanze delle Camere e le abbiamo portate sui tavoli romani che
contano. Esprimiamo grande soddisfazione per l’obiettivo raggiunto”
L’istanza, quindi,
frutto del lavoro dell’on. Nissoli, è stata presentata per la sua approvazione
alla Camera. Successivamente secondo il senatore Merlo, questa è stata raccolta
insieme ad altre ed è stata “portata sui tavoli romani che contano”.
Riepilogando: la
proposta parte dalla deputata di FI e viene presentata alla Camera che
l’approva definitivamente. In questo iter l’esecutivo non c’entra niente.
Apprendiamo invece che c’è stata una fase intermedia sui “tavoli romani che
contano”.
La parola “romani”
quest’anno assume sin dall’inizio per il MAIE notevole importanza secondo lo
slogan che “I partiti romani non si interessano dei connazionali residenti
all’estero”
In definitiva i
meriti dell’emendamento sarebbero tutti, nell’ottica di Ricardo Merlo, di
coloro che conoscono i tavoli “romani” giusti, quelli che contano…
Niente di nuovo
sotto il sole, il MAIE è sempre in campagna elettorale e il millantamento fa
parte del suo DNA.
Sia ben chiaro
comunque che l’emendamento è dell’on. Nissoli e che è stato approvato dal
parlamento. Il MAIE e i suoi incravattati vertici qui non c’entrano niente!