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giovedì 4 agosto 2022

C’è un nesso comune nella delinquenza imperante nella Repubblica Dominicana, in Italia e a New York

 



Delinquenza qui, delinquenza in Italia, delinquenza a New York e negli Stati Uniti. Si tratta di una situazione cronica nel senso che non accenna a diminuire e tutto questo è dovuto all’inefficienza generalizzata della magistratura. La maggioranza dei malviventi viene arrestata e rilasciata più volte senza essere mai condannata in modo esemplare. E questo succede nei tre paesi menzionati.

Come mai? La risposta ci arriva dagli Stati Uniti: George Soros  con la sua immensa disponibilità di denaro ha promosso delle campagne elettorali a favore di procuratori penali di suo gradimento, vale a dire di “sinistra”. Da allora i ladri e i rapinatori sono diventati a New York e in altre città degli USA dei veri e propri professionisti che operano indisturbati nei loro rispettivi campi delinquenziali. C’è chi è stato arrestato anche 100 volte ed è stato rilasciato altrettante. Più o meno lo stesso succede in Italia da molto tempo. La magistratura di “sinistra” è di manica larga, lo sappiamo, con i delinquenti, soprattutto con gli immigrati e i rom.  

E per la Repubblica Dominicana, cosa dobbiamo dire? La situazione non cambia in un Paese dove regnano sovrane la sinistra e la massoneria. Non si può pensare che qui si cerchi seriamente di combattere la delinquenza. Questa, infatti, altro non è che un modo efficace per mantenere i cittadini in tensione. “La strategia della tensione” ci ricorda qualcosa.

Mal comune mezzo gaudio allora, dobbiamo abituarci a convivere con una situazione di rischio costante