Con le telecamere di
videosorveglianza del sistema 911posti agli incroci delle strade del Distretto Nazionale
e del Gran Santo Domingo in genere, la polizia ha ricostruito alla perfezione
gli spostamenti dell’autovettura della dottoressa Amell Bogaert guidata sia da
lei che, dopo il suo strangolamento, dal meccanico omicida, nel tardo
pomeriggio e nella notte del 27 luglio scorso. Abbandonata l'autovettura con il
corpo della dottoressa nel Distretto Nazionale nel viale Expreso V Centenario,
il meccanico percorse qualche centinaio di metri a piedi e salì a bordo di un
mototassì che lo portò vicino a un hotel dove contattò una prostituta che
trascorse con lui due ore. Uscito dall’hotel camminò qualche centinaio di metri
portandosi sempre dietro la valigetta con gli attrezzi e contattò un
omosessuale ch portò in un altro hotel dove trascorse altre due ore. Successivamente
si recò a casa sua in Villa Juana. La polizia identificò l'uomo anche grazie alle
testimonianze dei familiari dell’odontologa e lo arrestò dopo avergli fatto una
perquisizione domiciliare che apportò ulteriori prove della sua colpevolezza.
Tutto chiaro tranne
il movente dell’omicidio e il rapporto che c'era tra il meccanico e la vittima.
Nulla è emerso al riguardo finora. Chissà perché, sarà per i cognomi importanti
della signora?