La DGM (Direccion
General Migracion) ha diffuso oggi le cifre delle deportazioni a seguito di
retate e dei respingimenti negli aeroporti di cittadini stranieri non ammessi
nel territorio per ragioni non rese note nel mese di giugno. 7.424 i primi e 2.941
i secondi per un totale di 10.365 con una riduzione complessiva rispetto al
mese precedente di 2.380, 602 deportati e 1. 778 respinti in meno.
Viene da pensare
che la cifra in calo dei respingimenti sia in qualche modo legata agli scandali
mediatici che hanno coinvolto la Repubblica Dominicana recentemente a seguito di
alcuni decessi di turisti americani nel polo turistico dell’est.
Si continua a non
precisare i paesi di provenienza dei cittadini stranieri respinti in aeroporto
e le cause dei respingimenti tra le quali sicuramente si deve tener conto del
soggiorno oltre i 60 gg nel paese senza chiedere la proroga fino a un massimo
di 120 giorni. Questi soggiorni oltre i termini di legge possono comportare pur
in presenza del pagamento della penalità per soggiorno esteso anche il respingimento in occasione di un viaggio
successivo.
Per quel che
riguarda le deportazioni queste hanno interessato oltre gli haitiani che vengono
condotti subito in frontiera, anche cittadini italiani e di altre 5 nazionalità
che esercitavano attività lucrative senza essere in regola con il permesso di
residenza. Le retate hanno avuto luogo in tutto il territorio nazionale. Si
ricorda che i non haitiani arrestati nelle retate vengono condotti
immancabilmente nel “Vacacional de Haina” o Centro di raccolta stranieri, una
vera e propria anticamera dell’inferno, dove rimangono fino a quando non
riescono a pagarsi il viaggio di rimpatrio. Nel comunicato della DGM si fa
riferimento anche a 123 stranieri non in regola che hanno optato per un ritorno
volontario al loro paese di origine. Si ricorda chi esercita un'attività lucrativa senza essere in regola con il permesso di soggiorno se trovato in flagranti viene immediatamente arrestato e condotto al Vacacional de Haina per la sua deportazione.