Nell’isola dell’”Encanto”
non è difficile imbattersi con cognomi di origine italiana. In questi giorni ad
esempio dopo la rinuncia del governatore Rossellò, un cognome di origine
catalano, si sta parlando come suo possibile successore di Pedro Pierluisi, un
avvocato e politico 60enne.
L’arrivo della famiglia
Pierluisi insieme a centinaia di altre risale agli inizi dell’ottocento quando
sotto il dominio del Regno di Spagna si decise di promuovere l’immigrazione europea
per contrastare anche le velleità indipendentiste della popolazione autoctona.
Venivano assegnate ai coloni delle terre a cambio di un loro giuramento di
fedeltà al governo spagnolo. Alla fine del novecento si stimava il numero di
discendenti di italiani, esclusi quelli di origine corsa, in circa 10.000 concentrati in particolare a
Ponce e a San Juan.
Verso il 1830 e
fino agli inizi del novecento arrivarono a migliaia nell’isola i corsi anche
loro con cognomi italiani e italofoni in quanto praticamente parlano toscano
oltre alla loro lingua ufficiale che è il francese.
I corsi si sono
stanziati soprattutto nella zona montuosa sudoccidentale e in particolare nelle
cittadine di Adjuntas, Lares, Utuado, Ponce, Coamo, Yauco, Guayanilla e
Guanico. La località con il maggiore stanziamento di corsi fu Yauco per la sua
ricchezza agricola.
I corsi hanno fatto
fortuna e nel 1870 erano già leader dell’industria locale del caffè e
controllavano 7 delle 10 piantagioni dell’isola.
Attualmente si
calcola che mezzo milione di portoricani abbiano ascendenza corsa anche se
tutti hanno dimenticato il dialetto italico (praticamente lo stesso italiano)
dei loro antenati.
Italo-portoricani
famosi:
José Miguel Agrelot, attore
Giannina Braschi, scrittrice
Mara Croatto, attrice
Carmella De Cesare, attrice
Michael De Lorenzo, attore, scrittore e musicista
Benicio del Toro, attore
Jenilca Giusti, cantante e attrice
Pedro Pierluisi, avvocato e politico
Benito Romano, avvocato
Salvador Vassallo, industriale