Non entro nei
dettagli della crisi di governo. Mi soffermo soltanto sul momento, il mese di
agosto. Tutti i parlamentari sono in ferie. Salvini vuole la verifica della
maggioranza che secondo lui non c’è più.
Un fulmine a ciel
sereno. Agosto è sacro. Il Capitano avrà anche le sue buone ragioni, ma cos’è
tutta questa urgenza? Ha appena finito le sue ferie, abbiamo visto le sue foto
in costume da bagno in spiaggia, facendo castelli di sabbia, selfie e ballando
con donne avvenenti.
Gli altri però le
vacanze le hanno appena inziate. O Salvini! Sei ammattito? Chissà quanti
onorevoli vaffa gli sono stati rivolti. Occhio che se sono tanti portano anche
sfiga!
No. Queste cose non
si fanno! Una crisi in agosto non c’è mai stata. Qualche motivo ci sarà. Si può
pensare a un colpo di sole del vicepremier o a un suo bluff, comunque non ci
sono giustificazioni.
Se effettivamente i
parlamentari rientrano tutti dalle loro ferie per la verifica della maggioranza
può capitare che per ripicca facciano qualche scherzo. In fondo sarebbe
comprensibile.
Salvini vuole le elezioni
anticipate. Queste comportano il licenziamento in massa dei 944 parlamentari
che dovranno attingere ai loro risparmi per ricandidarsi, soldi e stress a non
finire, perdita dello stipendio e dello status.
Esiste però la
possibilità non remota che si formi un’altra maggioranza oppure un governo
tecnico. E di quest’ultimo se ne parla già da diverso tempo con Mario Draghi
che finisce il suo mandato presso la Banca Centrale Europea a ottobre, premier.
Mattarella
probabilmente si starà anche sfregando le mani, mentre rimanda al mittente il
decreto sicurezza. Secondo lui le sanzioni alle navi ONG sono eccessive.
Mala tempora
currunt, speriamo in bene… Attento Salvini ai vaffà!