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mercoledì 21 agosto 2019

Due milioni di dominicani sono ipertesi. Pochi di meno i diabetici. Novità per i fumatori: la hooka. Alcol e bibite energizzanti


L’ipertensione arteriale colpisce il 31% dei dominicani, l’equivalente di circa due milioni di persone. Di queste il 68,5% sa di avere la malattia e il 60% è sottoposto a trattamento. C’è quindi un 40% che non riceve alcuna cura.
Le donne sono leggermente più colpite con un 33%, il che si spiega per il fatto che hanno un maggiore indice lipidico corporale per cui sono  più obese.
Questi dati sono il risultato di un'investigazione fatta dalla società Dominicana di Cardiologia, finanziata dall'assicurazione nazionale della salute (SENASA) per determinare  la prevalenza e l'incidenza dei fattori di rischio di malattie cardiovascolari nella Repubblica Dominicana.
L’applicazione metodologica è stata a carico dell’impresa di sondaggi Gallup e il campione è stato composto da 2015 persone.
A livello nazionale il team di investigazione è stato diretto dal dott. Donaldo Collado presidente della società dominicana di cardiologia e il costo è stato di circa 2,6 milioni di pesos.
Lo studio ha evidenziato anche che esiste una percentuale di diabetici del 25%. C'è da evidenziare che il 10% di questo 25% sa di essere affetto dalla malattia e il restante 15% no.
Le donne rappresentano anche qui una quota leggermente maggiore. il diabete è più frequente a partire dai 45 anni. All'origine della malattia spesso c'è il sedentarismo. Il 50% dei diabetici è anche iperteso.
Altre rilevazioni
Il consumo di alcol nel paese è di circa 7 litri di alcol puro pro-capite all’anno, occupando nella relativa classifica così la RD l'ottavo posto tra i paesi dell'America Latina. Al primo e al secondo posto si trovano il Paraguay e il Brasile (8,8 e 8,7).
Si calcola che il 70% degli incidenti stradali in RD sia dovuto alla guida sotto gli effetti dell'alcol. Al di là degli incidenti, l'alcol è la causa ogni anno del 7,6% dei decessi tra gli uomini e del 4% tra le donne.
Le bibite energizzanti si vendono per oltre 36 milioni di litri e la parte del leone la fa la colombiana Vive 100 che ha superato di gran lunga la famosa Red Bull austriaca. Il suo maggiore pubblico sono i giovani. La bevono per mantenersi svegli e per avere maggiore resistenza. Insieme all'ingestione di alcol o di altre droghe queste bibite possono avere ripercussioni sul sistema nervoso centrale e sulle funzioni cardiache e possono anche provocare la morte.
Il 12% dei dominicani fuma. In grande prevalenza lo fanno persone maggiori di 40 anni. Esiste però un crescente consumo di hooka tra i giovani dai 18 ai 24 anni di età. Questo dispositivo e i suoi ingredienti oltre agli effetti sul cuore possono trasmettere malattie contagiose.
Per il cardiologo la nuova tipologia di fumo è preoccupante e porta a un maggior numero di casi patologici e a problemi finanziari per i gestori della salute per cui deve essere oggetto di grande attenzione.